Una storia comune a molti

L’inquilino ha occupato casa!

L’inquilino ha occupato casa!
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Quando lo capisci, è tardi. Non c’è contratto che tenga. A lungo termine, breve, classico, di casa normale o casa vacanza. Non importa. Quando gli hai affidato un appartamento e consegnato le chiavi, non ti resta che fare il segno della croce. Perché è di questo che si tratta: di un Calvario. A un certo punto la famiglia, cui hai affittato casa, comincia ad accampare scuse. A dilatare i pagamenti fino a non pagarti più e, soprattutto, alla data convenuta decide di non consegnarti le chiavi. E ti senti persino dire: «Non avvicinarti; ora questa è casa mia». Giuseppe si è fidato e ora si trova a lottare una battaglia durissima che non sa quando vedrà la fine. Intanto è andata a farsi benedire la serenità familiare e le notti sono guastate da sogni interrotti da ansia mista a rabbia. «Ti scatta l’istinto da Rambo - dice -. Vorresti far giustizia da te. Ma sai che non lo puoi fare, perché rovineresti la tua vita più di quanto già non lo sia».

 

 

Inizia così un lungo braccio di ferro con la controparte, prima per farti pagare; poi l’aspetto economico passa in secondo piano: pensi solo a riappropriarti del bene in oggetto. Che faccio? Tolgo corrente, acqua e gas? («No - dice l’avvocato - scatta il penale»). Mi caccio in casa e li butto fuori di forza? («No - dice l’avvocato - scatta il penale»). Cambio la serratura? («No - dice l’avvocato - scatta il penale»). Ti senti perso contro qualcuno che - hai scoperto - queste cose le fa di “mestiere” e su di te ha un vantaggio anche psicologico. Passa tranquillamente da uno sfratto giudiziario a un altro con una facilità disarmante che ti chiedi come possa la società sopportare questa ingiustizia. Gli «occupanti abusivi» spesso hanno figli minori a carico. E su questo giocano la partita: li usano come «scudi umani».  Giuseppe ha trovato gente che millanta fantomatici e improbabili lavori, conti in Svizzera e che vanta annosi crediti da clienti.

 

 

Quando cominci a realizzare e a non credere più alle balle che ti raccontano, allora il registro cambia. I modi accomodanti di prima, si trasformano in minacce. E ti senti impotente. La questione si è ribaltata: da vittima, ora sei diventato il carnefice che vuole cacciare di casa e mettere su strada una famiglia con figli minori. Che fai? Ti rivolgi alle forze dell’ordine. «Caro signore, la questione è di natura civile - ti senti rispondere -. Noi non possiamo fare niente se non c’è nulla di penalmente rilevante. Certo che avrebbe potuto capire prima a chi stava dando le chiavi di casa». Grazie. Il fatto è che sentite anche tante altre vittime, la storia si ripete uguale per tutti. Quando la gente si presenta ha sempre crediti da vantare, figure professionali di alto profilo, modi impeccabili che lasciano pochi dubbi. Il pagamento è puntuale. Loro sanno come conquistare la tua fiducia, tu, invece, che concedi casa tua in affitto non è che di mestiere fai l’investigatore. Giuseppe ha saputo che persino in Questura qualcuno è stato gabbato a sua volta e nonostante il...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo alle pagine 4 e 5 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 25 luglio. In versione digitale, qui.

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