Il centro di Stezzano

Due Torri, derubata nel parcheggio E non è la prima volta che succede

Due Torri, derubata nel parcheggio E non è la prima volta che succede
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Aveva appena messo nel baule i sacchetti, dopo aver fatto la spesa alle Due Torri di Stezzano, quando un uomo di carnagione olivastra le ha soffiato da sotto il naso la borsa, con portafogli e documenti. L’appello di Rita è di quelli un po’ senza speranza, come sa bene anche lei: «Lo so che è impossibile, ma se qualcuno trovasse magari buttata da qualche parte una borsa verde con manici gialli marca O bag, oppure un portafoglio da donna marrone, sappia che sono miei. Lasciamo perdere il contenuto, soldi, carte, foto, o mazzo di chiavi con attaccato un metro. Il tutto gentilmente rubato sul piazzale dell’Esselunga del centro commerciale le Due Torri, alle 19 del 15 luglio. Un uomo di carnagione olivastra mi è salito in macchina e ha portato via tutto».

Aggiunge poi alcuni dettagli: «Spesa già nel baule, appena salita in macchina, tempo di appoggiare la borsa e inserire la chiave, ha aperto la porta lato passeggero ovviamente a volto scoperto senza tanti problemi e mi ha portato via tutto. Ho tentato di trattenerla, ma non c'è stato verso. Una macchina lo aspettava con un altro personaggio a bordo; sono spariti nel nulla. Il parcheggio era quello dell’ingresso principale dell’Esselunga, neanche tanto nascosto».

 

 

Le telecamere del centro commerciale non sembrano poter aiutare molto: «Ho fatto denuncia ai carabinieri che potranno visionare i filmati delle telecamere dei parcheggi, ma avevano anche la targa coperta, mascalzoni». I concittadini hanno espresso solidarietà alla donna e anche una certa indignazione per lo spiacevole fatto. Alice dice la sua: «Il controllore nei parcheggi alle Due Torri spesso avvisa, soprattutto le donne, di stare attente. Anche mentre si mette il carrello a posto o mentre si mette la spesa nel bagagliaio, loro ti tolgono la borsa dal sedile davanti. Insomma, occhi davanti e dietro e qualche piccola precauzione». Le ha risposto Rita: «Il problema è che la borsa era con me sia quando caricavo sia quando portavo il carrello, perché so che succede. Ero già in macchina e stavo chiudendo, questione di pochi secondi».

Daniel le ha consigliato dove cercare i suoi documenti: «Prova a guardare nei campi vicino all'Esselunga, camminando ho visto spesso vestiti e borse, sicuramente rubate alle piscine. Quando trovo documenti o carte di credito di solito li porto ai carabinieri o ai vigili. Se vuoi fare un tentativo puoi cercare nei campi adiacenti, fino alla ferrovia (fra le piante che separano i vari campi sopratutto) oppure in zona Movendo e sottopasso che porta sulla via Arrigo Boito dove ci sono altri campi».

 

 

Simona racconta la sua esperienza, simile: «A me stessa cosa tre anni fa. Ero con la mia bambina nel parcheggio interrato. Ai tempi non c’erano telecamere né controlli. Ho bloccato tutto ma sono riusciti a prelevare con il bancomat. La telecamera della banca li ha individuati ma avevano il volto coperto. Brutta gente!». Stessa cosa per Raffaella: «Hanno prelevato dal bancomat a Dalmine mentre io bloccavo la carta. Non mi ha mai rimborsata la banca: tra borsa, telefono, chiavi eccetera mi era costato tremila euro quello scherzo». Simona: «Oltre al valore economico, anche e soprattutto quello affettivo. Ho perso tutte le foto del telefono perché non facevo il backup da tanto tempo. Che rabbia, persone orrende».

L’indignazione è assai diffusa: «Che gente, non possiamo nemmeno andare in giro tranquilli»; «Dico solo che è uno schifo. Bisogna aver paura ad andare in giro alle 19 alle Due Torri? Ma come minimo una mazzata in testa»; «Neanche a fare la spesa si può stare tranquilli»; «Che schifo. A me è successo al Famila due anni fa: tutti i miei ricordi, soldi, documenti. Ho pianto un pomeriggio». Molti altri stezzanesi hanno espresso il loro dispiacere, condividendo l’appello di Rita per cercare di ritrovare almeno i documenti.

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