Non ci posso credere

Il paradossale epilogo della chiesa agli ex Riuniti (meglio una moschea)

Il paradossale epilogo della chiesa agli ex Riuniti (meglio una moschea)
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Finalmente il futuro della chiesa agli ex Ospedali Riuniti di Bergamo è stato messo nero su bianco. Più precisamente in un documento di diciotto pagine allegato alla delibera del 20 maggio scorso con cui Regione Lombardia ha dato l’ok all’esercizio di prelazione per l’acquisto dell’immobile. Che, ricordiamo, a ottobre 2018 era stato venduto dall’Asst Papa Giovanni XXIII, ente controllato dalla Regione stessa, all’Associazione Musulmani di Bergamo, che se l’era aggiudicato all’asta per 452 mila euro. Palazzo Lombardia, per riacquistare un bene che era già suo, ha stanziato 501.282 euro (soldi nostri).

Dicevamo, però, del futuro della chiesa, dalla quale il 30 giugno dovranno andarsene i fedeli rumeno ortodossi (nonostante le continue resistenze di padre Gheorghe Velescu). Da un lato, la ex chiesa diventerà sede di una «consulta-osservatorio sul dialogo interreligioso»; dall’altro un museo dedicato a opere e strumenti storici di proprietà dell’ospedale. Quindi, in sostanza, la Regione ha deciso di privare i musulmani (e gli ortodossi) di un luogo di culto per farne un luogo di dialogo tra religioni e un museo destinato al «turismo sanitario e religioso» (davvero eh, lo hanno...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 2 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 20 giugno. In versione digitale, qui.

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