M5S chiede spiegazioni

Al Bolognini sarebbe tutto pronto ma la pediatria resta ancora chiusa

Al Bolognini sarebbe tutto pronto ma la pediatria resta ancora chiusa
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Pediatria fantasma a Seriate. In realtà il reparto esiste su carta e anche sul sito, dove addirittura è presente l’elenco di tutto lo staff medico. E non solo: lo stabile per il reparto c’è, ed è anche di recente inaugurazione. E allora qual è il problema? Il caso appare come un déjà vu: la polemica si era scaldata già nel 2014, quando, da ben quattro anni, la pediatria non era attiva, a causa dei lavori di ristrutturazione del padiglione che avrebbe dovuto accogliere il reparto. Lavori finiti, grande inaugurazione, chiusura estiva nell’estate 2015, che in realtà si è prolungata sino a oggi. Risultato? Oggi come allora la soluzione è stata ed è ripiegare su quella di Alzano Lombardo.

M5S in fermento. La questione è stata ripetutamente portata all’attenzione del consiglio comunale di Seriate dal Movimento 5 Stelle che, insieme alle opposizioni, il 28 ottobre 2015 aveva discusso in merito alla riapertura del reparto, chiedendo al sindaco di interessarsi alla questione, indagando su quali fossero i motivi del ritardo. Alla richiesta rispose il dottor Andrea Mentasti, direttore generale pro tempore dell’Azienda ospedaliera Bolognini: «La Pediatria di Alzano risulta sottoutilizzata: ha 22 posti letto, e da gennaio di quest’anno (era il 2015 ndr) ha avuto un tasso di occupazione pari al 33,6 per cento. Da parte della direzione dell’Azienda ospedaliera risulta quindi fondamentale una riflessione sull’opportunità di mantenere due reparti a distanza di soli sei chilometri l’uno dall’altro». «Vorremmo capire se la Pediatria a Seriate verrà mai riaperta, visto che sono anni che ci trasciniamo la questione: sono stati spesi oltre 4 milioni per ristrutturarla e già l’anno successivo era ferma», sottolinea il consigliere comunale Alvaro D’Occhio.

 

 

Dal Comune alla Regione. Ora però il problema approda anche in Regione: Dario Violi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia, ha infatti presentato un’interrogazione sul problema della chiusura al governatore Roberto Maroni e all’assessore al welfare Giulio Gallera. Ribadisce il consigliere Violi: «Esiste uno staff pediatrico, presente sulla pagina del sito dedicata al reparto, che in realtà non lavora lì, ma ad Alzano: insomma, il reparto è chiuso, ma hanno fatto una fotocopia del personale per far figurare “su carta” che sia attivo, raccontando alle persone che c’è un servizio… Che però non esiste». E, sempre in merito al sito, Violi dice: «Sulla pagina si trovano anche altre indicazioni, sempre riferite al reparto di Pediatria, tra cui il numero di telefono. Se però si prova a chiamare, la persona che risponderà, dall’altro capo del filo, vi dirà con grande vostro stupore che il reparto di pediatria è chiuso. L’unica attività, che ancora è attiva, è il Pronto soccorso pediatrico».

 

 

«Non si riesce a comprendere la scelta della direzione generale del presidio ospedaliero di Seriate: la chiusura di questo punto di riferimento sul territorio ha portato e porterà inevitabilmente anche alla sospensione di un servizio importante per i piccoli pazienti della zona. In questo caso ci riferiamo alla terapia intensiva che era presente presso il reparto pediatrico». Violi chiede dunque «quali atti si mettano in campo per ovviare al disagio che stanno affrontando le famiglie dei piccoli pazienti, che sono costrette a rivolgersi ad altri presidi». Violi evidenzia poi come l’inaugurazione abbia avuto enorme rilevanza a livello mediatico e comunicativo, ma ora la gente si chiede dove sia il famigerato reparto: «Il Bolognini si è fatto bello due anni fa per l’inaugurazione: anche se i 4 milioni sono stati spesi per tutto lo stabile, hanno preferito pubblicizzare che il denaro fosse stato speso per la Pediatria, una Pediatria che si è ritrovata chiusa di nuovo dopo poco. E la gente è costretta a recarsi ad Alzano Lombardo: trovo inconcepibile che una struttura grande come quella di Seriate possa non avere una Pediatria».

Locati si è recentemente difeso appellandosi alla mancanza di personale medico pediatrico, ma Violi ribadisce: «Non ho dubbi che i numeri chiusi abbiano bloccato il reperimento del personale, ma io sono abituato a una logica del “prima faccio e poi comunico”, pertanto è inutile pubblicizzare grandemente un servizio che in realtà non c’è e non si sa se sarà mai attivato». Riguardo alla risposta di Locati all’interrogazione portata in Regione, afferma Violi: «Sto ancora attendendo risposta: Locati mi ha comunicato che a breve mi farà avere la sua risposta. Resto in attesa».

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