La strana emergenza

Viale Pirovano è stato "bombardato" dalla cacca di migliaia di storni

Viale Pirovano è stato "bombardato" dalla cacca di migliaia di storni
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Pareva una cosa da poco, a dirla tutta. Ché di uccelli ne è pieno il mondo, figurarsi le città. Piccioni a Milano e Venezia, finanche gabbiani a Roma. Bergamo, invece, ha gli storni. È una cosa relativamente nuova. O meglio, la loro presenza è diventata un problema soltanto di recente. Nel tardo inverno, infatti, gli storni son sempre passati di qua, solo che poi se ne andavano verso altri lidi, più caldi. Invece quest’anno no: il clima mite dell’inverno ancora in corso ha convinto i pennuti che fosse inutile fare tanti chilometri, si stava bene pure qua. E così, già da un mesetto buono, il cielo sopra Bergamo si è riempito di stormi di storni che disegnano ammalianti coreografie volanti.

 

 

Il fenomeno, che è stato notato un po’ da tutti (basta fare un giro sui social per accorgersene), pareva essersi allentato di recente. Ma non, a quanto pare, in viale Pirovano. Lungo la strada che porta al cimitero cittadino, infatti, i numerosi cipressi che costeggiano la carreggiata sono diventati la casa di tantissimi storni. Con tutte le conseguenze del caso, ovvero la sporcizia. Perché per quanto siano animali piacevoli da vedere mentre planano e accarezzano le nubi, pure loro necessitano di espletare i loro bisogni fisiologi. Per il principio di consequenzialità, essendo molti gli uccelli, pure le conseguenti deiezioni sono numericamente elevate. Con il risultato che viale Pirovano è ormai costantemente sporco. Una vera e propria latrina per pennuti. A lamentarsi sono i residenti della zona, che sottolineano come le deiezioni degli storni non sporchino soltanto strada e marciapiedi, ma anche le tante auto parcheggiate lungo la via, rovinando pure, con la loro acidità, le carrozzerie delle vetture. Una situazione solitamente sopportabile, ma diventata ora insostenibile. E così alcuni cittadini hanno fatto presente il problema al Comune. Il quale, come prima risposta, s’è accordato con Aprica (la società che si occupa della pulizia a Bergamo) per intensificare il lavaggio della via. Ma non è abbastanza. Anche se si lavano le strade, infatti, gli storni restano. E i loro bisogni pure. I cittadini più esasperati sono arrivati addirittura a richiedere al Comune lo sradicamento dei cipressi, così da “togliere casa” agli uccelli. Una soluzione ovviamente non percorribile.

«Terremo la situazione sotto controllo», ha commentato l’assessore all’Ambiente di Palazzo Frizzoni, Leyla Ciagà, la quale ha coinvolto nella questione anche la garante degli animali del Comune, Paola Brambilla. Quest’ultima, non più tardi di una settimana fa, aveva però sminuito la cosa, cercando di vedere il buono di questa “invasione”: la presenza di così tanti storni, in realtà, sarebbe indice di salute urbana e di biodiversità. «Circa le auto sporcate, basta utilizzare un telo per coprirle», aveva poi aggiunto. Commenti che hanno...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 9 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 14 marzo. In versione digitale, qui.

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