Come sarà l’impianto

Lo stadio dell’Albinoleffe a Zanica continua a far discutere in Consiglio

Lo stadio dell’Albinoleffe a Zanica continua a far discutere in Consiglio
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Torna a far parlare di sé lo stadio dell’Albinoleffe. Nel Consiglio comunale di lunedì 8 è stato l’argomento principe, che ha sollevato diverse polemiche tra la maggioranza e le varie forze di opposizione. I fatti: il 28 gennaio si era chiesto di adottare l’undicesima variante al Pgt, ovvero quella che riguardava il comparto chiamato "Cascina Ceresola" e che prevedeva, tra le altre cose, la possibilità per la società calcistica di costruire uno stadio. La stessa società che, attualmente, occupa quelle aree con il proprio centro sportivo. Come spiegato su queste pagine, l’intenzione dell’Albinoleffe sarebbe quella di costruire un nuovo campo da gioco per le partite ufficiali e diverse strutture a esso collegate. Per farlo, è però necessaria una variante urbanistica al Pgt, che doveva essere appunto adottata lo scorso gennaio. Questa prevede che la società si impegni entro quattro anni dall’approvazione (successiva all’adozione) a costruire una casa di riposo, richiesta dal municipio come standard urbanistico.

 

 

Tuttavia, al tempo della prima approvazione mancarono alcuni pareri da parte di alcuni enti: la Provincia, Snam, l’Ufficio grandi opere, Ats, Arpa, il Consorzio di bonifica e il Plis del Morla. Tutti pareri che sono arrivati e che hanno portato ad alcune modifiche nel progetto: dei circa 23 mila metri quadrati di oneri di urbanizzazione previsti, ne arriveranno ora 25 mila; i 550 parcheggi previsti diventeranno circa 600. Lo stadio avrebbe 1.800 posti a sedere. Le diverse osservazioni hanno imposto al progetto alcune prescrizioni per ottenere l’esclusione dal procedimento di Valutazione ambientale strategica (Vas): oltre a realizzare il raccordo tra via Comun Nuovo e via Stezzano, infatti, la società dovrà provvedere a installare il semaforo all’incrocio che si verrà a creare.

Essendo poi una variante che interessa un’area di più di dieci ettari e avendo più di 500 posti auto, il progetto dovrà subire una Verifica di impatto ambientale (Via). Quindi bisognerà realizzare dei...

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 43 del BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 18 aprile. In versione digitale, qui.

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