Il rumeno continua a negare

Martellate sul treno, ecco le prove Ma per il pm non è tentato omicidio

Martellate sul treno, ecco le prove Ma per il pm non è tentato omicidio
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Marian Verdi continua a sostenere che su quel treno sabato sera non sarebbe salito. Ma le riprese delle telecamere di Treviglio sembrano dire proprio il contrario, ovvero che il 32enne rumeno sabato sera avrebbe invece preso proprio il convoglio diretto a Milano, lo stesso dove poi sarebbe avvenuta l’aggressione a Sara Arnoldi. A quasi una settimana dal ferimento della 22enne di Ciserano - colpita da alcune martellate per essere derubata della propria borsetta – continuano le indagini sull’uomo indicato dalla stessa giovane come l’aggressore. Decisivi sono stati, fin qui, due particolari: il cappellino giallo e i pantaloni a toppe. Fin da subito la ragazza li ha indicati ai carabinieri, e nel video in possesso ora delle autorità sarebbero proprio indossati da Marian. Il cappellino è stato poi trovato gettato tra i rovi non lontano dal luogo dove poi è stato trovato l'uomo. Sui pantaloni, poi, ci sono alcune tracce di sangue: saranno spedite ai Ris di Parma per essere analizzate. Nel frattempo, però, Verdi dal carcere di San Vittore continua a negare: afferma di essere sempre rimasto nel casolare abbandonato che si trova nei pressi della stazione di Cassano, dove poi gli agenti lo hanno trovato.

 

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Da Milano però paiono abbastanza certi che l’uomo che ha aggredito Sara sia proprio lui. Una persona nota alle forze dell’ordine, racconta il Corriere. Più volte denunciato per resistenza, era conosciuto agli agenti della polizia ferroviaria di Lambrate per alcune molestie a passeggere, biglietti non pagati e altro… Nel luglio del 2015, poi, era appunto stato espulso dall’Italia: il prefetto di Torino lo aveva allontanato per motivi di pubblica sicurezza, ed era stato fatto salire su un volo per la Romania dall’aeroporto di Caselle. Dopo poco, tuttavia, era già in Italia.

 

aggressione treno sara

 

La violenza dell’aggressione di sabato, però, sembra una cosa nuova sulla sua fedina penale, e ieri è stato confermato il fermo a San Vittore per l’aggressore. Tuttavia, nonostante la ferocia con cui Marian ha colpito Sara, il pm di Milano ha scelto di non accusarlo per tentato omicidio, ma unicamente per lesioni gravissime e rapina. I magistrati che stanno analizzando il caso, e che quindi hanno il compito di qualificare il reato in cui è incorso il 32enne rumeno, non visualizzano gli estremi per formulare l'accusa più grave contro il rumeno. La giovane è stata colpita con un martello di acciaio e, in seguito all’aggressione, ricoverata al  San Raffaele di Milano con fratture alla testa e alla mano.

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