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Anche nell'hinterland di Bergamo si fanno sempre meno figli

Anche nell'hinterland di Bergamo si fanno sempre meno figli
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Ma se la città continua a invecchiare e a fare meno figli, la corona dei paesi attorno come si comporta? Questi paesi sono ancora il territorio preferito dei giovani che intendono metter su famiglia? Così così. La “periferia”, l’hinterland, è stata la terra promessa dei promessi sposi dagli anni Settanta al principio del Duemila: i paesi della corona sono stati al centro di una immigrazione sia dalla città (per via dei costi troppo alti), sia dalle valli (per portarsi più vicini ai luoghi di lavoro e di studio). In realtà le cose si sono modificate. In tanti paesi il ricambio si è fermato, di giovani non ne arrivano più, le famiglie stanno invecchiando.

In numeri. È il caso di Torre Boldone, per esempio, dove lo scorso anno abbiamo avuto 74 nascite e ben 123 morti, quasi il doppio. Segno che l’età media del paese è ormai alta. Il rapporto fra nati e morti è vicino a quello della città, un dato molto negativo. Da un lato indica l’età media elevata, ma dall’altro significa che anche le giovani coppie prima di mettere al mondo un figlio ci pensano dieci volte. La natalità si fa sempre più bassa. La tendenza negativa si ripete a Orio al Serio (dieci nati e quindici morti), a Dalmine (178 nati e 206 morti, la tendenza negativa è in atto ormai da alcuni anni), ad Azzano San Paolo (46 nati e 64 morti), a Stezzano (106 nati e 113 morti), Curno (50 nati e 62 morti). Negli altri paesi tiene ancora il segno più. Più nati che morti. Meno male.

 

 

Un Comune in positivo. Da questo punto di vista il paese più giovane e più prolifico è Comun Nuovo dove nel corso del 2017 sono venuti alla luce 46 bambini mentre sono state soltanto 21 le persone che ci hanno lasciato. È un numero record, una percentuale da Anni Sessanta (del Novecento, gli anni del boom). Per la verità, il paese aveva superato le sessanta nascite nel 2011, poi c’è stato un calo relativo. La popolazione è in costante salita, ora si attesta sui quattromila e cinquecento abitanti, ma nel 2011 eravamo a quattromila e duecento, in pochi anni una salita del dieci per cento. Al secondo posto fra i paesi in attivo dal punto di vista demografico c’è, a sorpresa, Gorle, con 53 nati e 41...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 27 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 22 marzo. In versione digitale, qui.

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