Puniti da Higuain e Dybala

Atalanta-Juve, il risultato mente

Atalanta-Juve, il risultato mente
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Tu puoi fare una prestazione stellare, puoi giocare oltre i tuoi limiti, andare in vantaggio dopo aver pure sbagliato un rigore, ma quando l’avversario ha dei campioni che, pur non essendo in giornata, vengono favoriti dalla fortuna (il gol del pareggio di Higuain) e da una “non decisione" inspiegabile del direttore di gara (sul fallo di mano all’inizio dell’azione da cui nasce il 2-1) diventa difficile parlare del risultato. Atalanta-Juventus finisce 3-1 per i bianconeri, ma i complimenti se li merita tutti una Dea che per almeno 75’ minuti ha schiacciato nella propria metà campo la capolista della serie A. I bergamaschi perdono la seconda gara interna di fila, ma non c’è nulla che si può dire ai giocatori scesi in campo. E gli applausi, sinceri, sono arrivati anche a fine gara da uno stadio che ha visto e ha capito.

 

 

Zapata out? Ti aspetti in campo Muriel dall’inizio e invece il tecnico Gasperini si conferma stratega di alto livello scegliendo Barrow. Insieme al gambiano scendono in campo Pasalic e Gomez, nella linea di mezzo ci sono Hateboer e Gosens, mentre al centro torna Freuler che affianca de Roon. In difesa conferma in blocco per Palomino, Toloi e Djimsiti che hanno fatto molto bene sia con il City che a Genova. Masiello e Kjaer vanno in panchina dove ci sono anche i Primavera Piccoli, Da Riva, Traore e Colley. Nella Juventus gioca Cuadrado dall’inizio, con Higuain e Dybala in attacco supportati da Bernardeschi. Stadio completamente esaurito, quasi ventunmila spettatori presenti nonostante la pioggia battente caduta fin dal mattino.

Una coreografia mozzafiato - che ha coinvolto tutto lo stadio con bandierine bianche, nere e blu -, accoglie le squadre in campo. La gara inizia con l’Atalanta in pieno controllo della situazione, un dato importantissimo se si considera l'assenza di gente come Ilicic, Zapata e Malinovskyi, oltre al fatto che Muriel sia partito dalla panchina. Al 4’ la Dea sfiora il vantaggio con un poderoso stacco di testa di Djimsiti che supera di un niente l’incrocio dei pali (angolo di Gomez). Il controllo delle operazioni è tutto per l’Atalanta che dopo un paio di mezze occasioni firmate Barrow (8’) e Toloi (14’) beneficia di un calcio di rigore per fallo di mano di Khedira su cross di Gomez. Il replay mostra un leggero tocco di piede da parte del numero 6 bianconero, Rocchi non ha comunque dubbi e sul dischetto si è presenta Barrow: conclusione potente, Szczesny spiazzato, ma il pallone va a sbattere sulla traversa e torna in campo, con Pasalic che manda sul fondo il tap-in.

Nonostante il colpo morale del rigore fallito, l’Atalanta continua a giocare un gran calcio di occasioni ne arrivano parecchie. Al 23’ Gosens mette dentro un cross pennellato per Pasalic, il croato stacca bene e costringe Szczesny alla grande parata in tuffo; lo stadio ci crede, un minuto più tardi Gomez pennella un cross a pelo d’erba che Szczesny smanaccia nella zona di Hateboer: la conclusione a colpo sicuro del numero 33 olandese viene salvata da De Ligt in scivolata. Al 36’ il solito De Ligt (gran primo tempo del numero 4 della Juventus) toglie dal piede di Barrow il cross di Gomez (siamo a un metro dalla linea) e al 38’ la Juventus costruisce l’unica mezza palla gol di tutto il primo tempo con Dybala e Higuain: Palomino salva sul fondo. Il primo tempo si chiude dopo 3’ minuti di recupero e della Juve si ricorda solo un brutto gesto di Dybala che al 27’ non restituisce la palla all’Atalanta dopo che i nerazzurri si erano fermati per l’infortunio a Bernardeschi: lo stadio inizia a fischiare il numero 10 a ogni possesso ed è difficile dar torto ai tifosi.

 

 

Nella ripresa la gara presenta lo stesso copione: l’Atalanta spinge sull’acceleratore e di occasioni se ne vedono solo dalle parti di Szczesny che al 56’ deve capitolare sul colpo di testa di Gosens: il cross di Barrow è perfetto, il numero 8 della Dea si fa trovare pronto sul secondo palo e la deviazione di testa fa esplodere lo stadio. La prestazione della Dea è stellare, al 62’ Gomez riparte veloce e serve Muriel nello spazio con il solito De Ligt che, in spaccata, salva tutto. Fino al 75’esimo l’unica formazione in campo è l’Atalanta, ma alle grandi squadre basta un attimo (e un colpo di fortuna grande come una casa) per uscire da situazioni di evidente inferiorità: flipper in area, sinistro di Higuain dal limite che pare innocuo e deviazione decisiva di Toloi che manda il pallone nell’angolino alle spalle di Gollini.

Il finale di gara è rovente, al 77’ Muriel ci prova dai trenta metri con Szczesny che mette in angolo, ma tra l’80’ e l’82’ ci sono un paio di episodi che lasciando molte perplessità. Prima Emre Can devia con il gomito alto il pallone crossato da Hateboer (80’) e Rocchi viene anche richiamato al monitor per rivedere l’azione. Il direttore di gara, nonostante la review, non cambia idea e un minuto più tardi arriva la situazione più difficile da spiegare. A metà campo Cuadrado mantiene il possesso del pallone con un netto ed evidente tocco di mano a terra, l’azione si sviluppa e lo stesso esterno colombiano si propone poi nello spazio per l’assist che Higuain insacca. La posizione è regolare (le immagini sono chiare), ma quel tocco di mano a centrocampo, prima o poi, qualcuno dovrà spiegarlo.

Subito il gol dello svantaggio la Dea non ha più la forza di arrivare con pericolosità nell'area avversaria e in pieno recupero Higuain e Dybala costruiscono l’azione del 3-1 che premia oltre misura una squadra che ha campioni in grado di risolvere in ogni momento la gara. Quando poi beneficia anche di episodi a favore, diventa davvero tutto molto complicato. Dopo 6’ minuti di recupero Rocchi manda tutti sotto la doccia, l’Atalanta esce sconfitta ma tra gli applausi della sua gente. E sono meritatissimi. Ora testa a martedì, c’è una finale da vincere. Avanti Atalanta.

 

 

Atalanta – Juventus 1-3

Reti: 56’ Gosens (A), 74’ e 82’ Higuain (J), 92’ Dybala (J)

Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Toloi, Djimsiti, Palomino, Hateboer, de Roon, Freuler (85’ Traore), Gosens (71’ Castagne), Pasalic, Gomez, Barrow (57’ Muriel). All. Gasperini.

Juventus (4-3-1-2): Szczesny, Cuadrado, Bonucci, De Ligt, De Sciglio, Khedira (70’ Emre Can), Pjanic, Bentancur (58’ D. Costa), Bernardeschi (26’ Ramsey), Higuain, Dybala. All. Sarri

Arbitro: Rocchi di Firenze (Peretti e Cecconi; Doveri; Aureliano e Carbone)

Ammoniti: 7’ Higuain (J), 10’ Palomino (A), 27’ Dybala (J), 41’ Freuler (A), 45’ Gosens (A), 45’+2 Cuadrado (J), 62’ Toloi (A), 82’ Gollini (A)

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