C'è anche un'altra novità, però...

Cani e gatti seppelliti con noi? Ora in Lombardia si potrà fare

Cani e gatti seppelliti con noi? Ora in Lombardia si potrà fare
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Tra poche settimane in Lombardia chi lo vorrà potrà farsi seppellire al fianco del proprio cane o gatto. È una novità introdotta nella recente riforma funeraria approvata dalla Regione grazie a un emendamento proposto da Simona Tironi, consigliera di Forza Italia, vice presidente della Commissione Sanità. «Spero che il provvedimento faccia da apripista in tutta Italia - ha commentato soddisfatta Tironi -. Confido nel fatto che altre regioni d’Italia seguano l’esempio della Lombardia, prendendo atto del rapporto speciale che intercorre tra un essere umano e il suo amico a quattro zampe». Il nuovo regolamento prevede tuttavia alcune condizioni. Una su tutte: l’animale dovrà essere cremato e solo a quel punto sarà possibile tumulare l’urna nella tomba del defunto.

 

 

La categoria interessata è quella degli “animali da affezione”. «Milioni di italiani considerano gli “animali da affezione” come membri della propria famiglia», ha commentato una soddisfatissima Michela Vittoria Brambilla, l’esponente di Forza Italia che da anni porta avanti la sua battaglia animalista. Che aggiunge: «L’amore e la fedeltà superano anche la soglia della morte». Attualmente non esiste una legge nazionale ma solo delle linee guida del Ministero della Salute che consentono il seppellimento degli animali di compagnia in terreni privati o in cimiteri appositi. Ora la norma approvata dalla Regione Lombardia cambia lo scenario. In realtà, già dal 2015 il Comune di Milano aveva emanato un regolamento che prevedeva la possibilità, a particolari condizioni, di avere le ceneri del proprio amato cane o gatto vicine alla propria tomba: una pratica molto diffusa nei Paesi anglosassoni e nelle grandi città come New York e Londra. Ovviamente, è vietata la posa nella stessa fossa dove viene calato il feretro: le ceneri dell’animale possono essere posate in sicurezza sopra la tomba con accorgimenti che ne impediscano l’accidentale asportazione, o sulla lapide nel caso dei colombari.

 

 

Non tutti hanno digerito questo provvedimento. Un sacerdote bresciano, don Marco Mori, parroco de La Conversione di San Paolo a San Polo (in città), via Twitter ha lanciato un pacifico avvertimento: «Se qualche mio parrocchiano vuole farsi seppellite con il suo cane o il suo gatto, con tutto il rispetto per gli animali, si trovi un altro prete che lo porti al cimitero. Anche io ho una dignità». Naturalmente è difficile che il caso si ponga, visto che, per quanto ci sia simbiosi tra l’animale e il suo padrone o padrona, le rispettive morti hanno tempi distinti. Però la reazione del sacerdote è emblematica. Anche perché nella stessa riforma lombarda è prevista un’altra novità: cade l’obbligo di seppellimento per i feti. Servirà l'esplicito consenso «della donna o di chi è titolato alla decisione» perché un embrione, in seguito a un’interruzione volontaria di gravidanza, possa essere sepolto in un cimitero e possa essere individuabile e riconoscibile anche nella sua ultima dimora. C’è dunque chi sale e chi scende nella scala dei valori umani…

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