Riparte nel 2018

Il cantiere della scuola a Treviolo Pronti a rimuovere tutte le scorie

Il cantiere della scuola a Treviolo Pronti a rimuovere tutte le scorie
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La caratterizzazione al polo scolastico di Treviolo ha dato i suoi esiti, confermando in sostanza la presenza di cromo, vanadio e arsenico oltre i limiti consentiti o comunque su livelli critici. Ventimila tonnellate di materiali da rimuovere in gran parte. A giorni arriverà il piano di bonifica, che verrà condiviso con la conferenza dei servizi. L’amministrazione è fiduciosa nella partenza dei lavori entro i primi mesi del prossimo anno.

In Consiglio è stata approvata la quinta variazione al bilancio di previsione, per ventimila euro. «È legata al discorso del polo scolastico - ha spiegato l’assessore Antonio Sciolti -. Si è resa necessaria a seguito del deposito del piano di caratterizzazione. Abbiamo avuto contatti con gli operatori, la Ced e la procedura concorsuale dell’impresa Locatelli, ricevendo il loro benestare di massima a sostenere le spese di bonifica». Per la quale si sta preparando il progetto vero e proprio: «Una volta consegnato quello, l’amministrazione dovrà convocare la conferenza dei servizi, che vedrà al tavolo la Provincia, Arpa, Ats. Una volta approvato questo piano di bonifica, ci auguriamo che si potrà dare il via ai lavori».

 

 

L’urgenza nel prevedere questo maggior stanziamento di spesa nasce dal fatto che, essendo in fase di chiusura la procedura concorsuale dell’impresa Locatelli, c’è la necessità di definire quanto prima i costi per poter consentire alle due imprese, Ced e Locatelli, di chiudere tra loro ogni aspetto commerciale e quindi avere i fondi necessari per procedere con le opere di bonifica. «La variazione riguarda infatti uno stanziamento per il progetto, che prevede maggiori spese per ventimila euro e maggiori entrate la medesima cifra, poiché questi soldi verranno rimborsati dall’operatore».

Il sindaco Gandolfi ha dato ulteriori dettagli, consegnando ai capigruppo una copia dei risultati della caratterizzazione: «La prima parte del documento riporta le prove fatte dal geologo incaricato dal Comune, mentre la seconda dà conto di quelle fatte da Arpa Lombardia, in contraddittorio. Nella relazione finale di Arpa si legge della presenza di cromo esavalente, cromo 6 e il superamento dei limiti soprattutto per quanto riguarda il vanadio. La situazione è critica anche per quanto riguarda l’arsenico». Ci sono però anche aspetti positivi: «Allo stato attuale non c’è inquinamento dell’acqua di falda. Questo piano va in gran parte a confermare quanto era stato detto a suo tempo anche da chi era intervenuto per conto della Procura».

 

Il sindaco Pasquale Gandolfi

 

Sulla base di questo documento è stata anche stima la quantità di materiale depositato: «Stiamo parlando complessivamente di circa tredicimila metri cubi, cioè ventimila tonnellate. Nel piano di bonifica, che stiamo attendendo a giorni, il geologo prevede la rimozione del materiale che non può essere in sicurezza. Una parte dunque verrà protetto, in modo tale che non vada a inquinare; verranno fatti dei trattamenti o delle coperture. La gran parte del materiale andrà invece rimossa e smaltita». Dal punto di vista contrattuale: «Siamo riusciti a far sì che la Locatelli si sobbarcasse le spese, non solo per la bonifica di quest’area, ma anche per la rimessa in cantiere dell’opera. In questi cinque anni di fermo il cantiere ha subito dei deterioramenti che hanno in parte degradato i materiali. Questi sono stati quantificati da tecnici delle due parti e stimati in 125mila euro di danni.

La bonifica prevede invece una spesa di circa duecentottanta, trecentomila euro. Il costo complessivo di questa ad oggi è a carico completo della Locatelli spa, in accordo con la Ced. A giorni dovrebbe arrivare il progetto di bonifica, da condividere con la conferenza dei servizi. Sarà poi necessario un bando specifico, che ci auguriamo possa essere redatto entro fine anno, per vedere partire la bonifica entro l’inizio del 2018. Che significa veder partire il cantiere in generale. E quindi bisognerà individuare un professionista che faccia un progetto di completamento della scuola, capendo quanto è stato fatto e quanto manca, se quanto fatto è compatibile con le norme attuali e dare una quantificazione del costo complessivo dell’opera. Solo allora si capirà se le somme a disposizione della Ced sono sufficienti per completare il polo scolastico. Siamo tendenzialmente ottimisti. Il curatore fallimentare della Locatelli è un osso duro ma fino ad ora s’è dimostrato disponibile».

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