Il 2-2 con i bianconeri

Alla fine c'è voluto Ronaldo per fermare questa Atalanta

Alla fine c'è voluto Ronaldo per fermare questa Atalanta
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Prima del fischio d’inizio, sarebbe stato oro colato pensare di poter strappare un punto alla Juventus di oggi. Poi invece, quando per un lungo periodo accarezzi il sogno di farne addirittura tre, pensi al colpaccio e il punto che porti in cascina ti lascia comunque un po’ di amaro in bocca. Ciò non toglie meriti a una grande Atalanta che è stata in grado di giocare e lottare ad armi pari con una Juventus che sta ammazzando il campionato. La Dea deve solo fare mea-culpa per quella disattenzione difensiva generale che ha portato al 2-2 firmato da Cristiano Ronaldo, un vero fuoriclasse al quale non va concesso mezzo metro perché poi sa come punirti. Per il resto i nerazzurri hanno dimostrato che la gara di Genova è stata solamente un incidente di percorso e che nonostante le tante assenze possono affrontare chiunque.

 

 

A sorpresa Castagne. In uno stadio completamento esaurito in ogni settore, Gasperini si ritrova a schierare l’obbligata retroguardia a tre con Djimsiti e Mancini chiamati a sostituire gli squalificati Palomino e Toloi, punta su Pasalic in mediana al posto dell’indisponibile de Roon e sorprende con l’inserimento di Castagne a sinistra per Gosens e per l’esclusione di Rigoni dall’elenco dei convocati. Per il resto conferma di Berisha fra i pali, ritorno di Masiello in difesa e tridente Zapata-Gomez-Ilicic con Hateboer sulla destra e Freuler in mezzo a completare lo schieramento iniziale. Nessuna novità invece nell’undici della Juventus con il tanto atteso Cristiano Ronaldo che inizia in panchina la sfida di Bergamo a favore del tris Douglas Costa-Dybala-Mandzukic con Khedira, Can e Bentancur in mediana, De Sciglio e Alex Sandro sugli esterni.

 

 

Avvio sfortunato. Il match prende però immediatamente una bruttissima piega con la Juventus che si ritrova in vantaggio già dopo soli novanta secondi. Un traversone di Alex Sandro viene deviato da Freuler, la sfera probabilmente compie un anomalo rimbalzo che tradisce Djimsiti: il difensore albanese svirgola il rinvio e spedisce la palla alle spalle di Berisha. I bianconeri provano ad approfittare del momento di stordimento della Dea e al 5’ vanno vicinissimi al raddoppio con un tiro di Bentancur che costringe Berisha al volo con deviazione sulla traversa. Smaltito lo sbandamento iniziale, l’Atalanta inizia a macinare provando ad approfittare di qualche porta di troppo lasciata aperta dalla squadra di Allegri. Il primo sussulto è di Zapata (6’), ma il tentativo si spegne sull’esterno della rete. I nerazzurri premono e vanno vicinissimi al pareggio al 15’ quando Zapata manca di un soffio la deviazione ravvicinata su cross di Gomez. Il pari arriva al 24’ quando il Papu serve in verticale Duvan che aggira Bonucci come fosse un birillo da bowling e fulmina Szczesny con una potente conclusione. La Dea preme con Alex Sandro molto bravo a recuperare su Hateboer (27’), ma lascia qualche pertugio alla Juventus che però non ne approfitta con Bentancur (tiraccio al 28’) e Douglas Costa (32’, esterno della rete).

 

 

Sorpasso nerazzurro. Dopo una prima frazione di gioco in cui entrambe le formazioni non si sono risparmiate - nemmeno in termini di contrasti duri, leggasi il tabelino delle sanzioni - il match prende una piega favorevole all’Atalanta già all’8’ quando la Juventus rimane in inferiorità numerica. Bentancur - già ammonito e graziato in chiusura di primo tempo - commette un ingenuo fallo che gli costa il secondo giallo e la conseguente espulsione. E la Dea approfitta immediatamente del vantaggio raddoppiando all’11’ con un colpo di testa di Zapata. Il nono centro stagionale in campionato - l’ottavo nelle ultime cinque uscite - arriva su azione d’angolo con il bomber nerazzurro abile a eludere la marcatura di Emre Can e a trafiggere Szczesny per la seconda volta con un colpo di testa ravvicinato.

 

 

Pari di Ronaldo e assalti finali. Allegri si gioca le carte Pjanic per Douglas Costa, al fine di aggiungere qualità in mediana, e Ronaldo per Khedira, con Gasperini che inserisce Gosens per Pasalic per dare maggiore protezione. La Juventus prova ad offendere, ma la miglior occasione è per l’Atalanta con Gosens che, dopo una serie di rimpalli in area, non riesce a inquadrare lo specchio della porta (34’). Gol sbagliato e gol subito perché un giro di lancette più tardi, sugli sviluppi di un corner, la retroguardia atalantina si fa trovare impreparata con Ronaldo che sbuca dal mucchio e trafigge Berisha. La Dea però non ci sta, vuole i tre punti e una vittoria che in campionato manca dal 2001, e dopo il tentativo di Gomez (36’) Gasp si gioca anche la soluzione Barrow per Masiello. Ma dopo la telefonata aerea di Mancini (88’), c’è solo il gol di Bonucci (91’) annullato per fuorigioco del difensore bianconero.

 

 

Atalanta-Juventus 2-2

Reti: 2’pt aut. Djimsiti (J), 24’pt Zapata (A), 11’st Zapata (A), 33’st Ronaldo (J)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Masiello (40’st Barrow), Djimsiti, Mancini; Hateboer, Freuler, Pasalic (22’st Gosens), Castagne; Gomez; Zapata, Ilicic (31’st Pessina). All. Gasperini. A disposizione: Gollini, Rossi, Valzania, Reca,Tumminello, Peli, Kulusevski, Okoli, Delprato.

Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (20’st Ronaldo), Can, Bentancur, Douglas Costa (12’st Pjanic), Dybala, Mandzukic. All. Allegri. A disposizione: Pinsoglio, Perin, Benatia, Rugani, Spinazzola, Kastanos.

Arbitro: Banti di Livorno

Note: espulso Bentancur all’8’st per doppia ammonizione. Ammoniti Zapata (A), Mancini (A), Chiellini (J), Hateboer (A), Mandzukic (J), Freuler (A) per gioco scorretto

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