La ripresa dei consumi

Bergamaschi a caccia di saldi (e la festa con lo youtuber Alberico)

Bergamaschi a caccia di saldi (e la festa con lo youtuber Alberico)
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Finalmente i saldi. In alcune regioni più fortunate, Sicilia, Campania, Basilicata e Valle d’Aosta, gli sconti erano iniziati già dal 2 gennaio. Col 5 gennaio si sono estesi anche al resto del Paese, per la gioia di tanti shopping addicted, ma anche di persone che vogliono semplicemente rinfrescare un po’ il guardaroba. Bergamo non deluderà le aspettative: i negozianti e i centri commerciali si sono preparati alla grande ondata dei primi giorni, le associazioni di categoria hanno espresso i loro auspici positivi, anche alla luce di un mese di dicembre che ha segnato una ripresa dopo sette anni di calo. I saldi, lo sperano in tanti, potrebbero sancire in maniera definitiva la ripartenza nei consumi.

Nella Bergamasca il centro più vivace del commercio orobico, Oriocenter, si è preparato al grande momento con un programma speciale. Nei giorni del 4, 5 e 6 i negozi rimarranno aperti fino alle 23 e le serate saranno allietate da vari ospiti: gli youtuber Mat & Bise, Alberico De Giglio (nella terza galleria fotografica), musica dal vivo con diversi cantanti, giocolieri e funamboli su monociclo. Nel giorno dell’Epifania, caramelle e carbone per i bambini e Befane sui trampoli. Dopo l’apertura, che rappresenta un momento decisivo nell’annata lavorativa dei commercianti, i saldi proseguiranno per circa due mesi, ma tutti sanno che per fare gli affari migliori bisogna affrettarsi.

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Consolidare la ripresa. Il periodo degli sconti, come accennato, si inserisce in un quadro complessivo di lieve ripresa, dopo anni davvero grigi. «È stato un buon dicembre – ha detto nei giorni scorsi Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo –. L'ultimo mese del 2015 si è chiuso con un segno positivo, superiore rispetto alle aspettative. Anche le vendite natalizie sono state buone». Rispetto all’anno precedente i consumi bergamaschi di dicembre hanno segnato un + 6% e ora i saldi sono l'«occasione importante per acquisti di rilievo come giacconi e abiti da uomo». Sull’importanza del momento si è espressa anche la Confesercenti: «La speranza è che i saldi contribuiscano a consolidare i segnali di ripresa riscontrati anche durante il periodo natalizio», ha sottolineato Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti Bergamo.

Non bisogna però lasciarsi trascinare da un’eccessiva euforia. È infatti necessario che il cliente faccia valere i propri diritti anche in questi casi. Le associazioni dei consumatori su questo punto sono rigorose: Adiconsum ha diffuso un decalogo per evitare spiacevoli sorprese, nel quale si sottolinea l’importanza di trovare segnato sui cartellini dei prezzi anche il costo originale del prodotto; si mettono in guardia i consumatori dal confondere la merce a prezzo pieno con quella in saldo; si invita a diffidare dai capi che non possono essere provati e a scegliere con attenzione, perché può essere cambiata solo la merce difettosa.

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C’è chi li contesta. Non tutti amano i saldi. Sempre dall’Adiconsum Bergamo arriva un commento critico: «Abbiamo più volte denunciato – sottolinea il presidente Eddy Locati – che i saldi, così come sono ora, non hanno più senso di esistere. La normativa viene disattesa dagli stessi commercianti che, attraverso sms e mail, promuovono dei pre-saldi ai clienti più affezionati, mettendo loro a disposizione la merce migliore e i capi con tutte le taglie, creando in tal modo una discriminazione tra gli acquirenti. Adiconsum da tempo chiede che si giunga ad una reale liberalizzazione del settore per una maggiore tutela dei consumatori e delle aziende sane». Anche la Confesercenti Bergamo ha qualcosa da ridire: «Bisogna capire se si possano ancora definire saldi queste vendite il cui avvio è programmato per l’inizio dell’inverno e non per la fine – spiega Filippo Caselli –. Stiamo ormai entrando in un’ottica che considera normale lo sconto, senza comprendere gli sforzi immani che gli imprenditori del settore devono sostenere per rimanere sul mercato. Dobbiamo avere il coraggio di parlare di vendite promozionali di Natale e non di "saldi di fine stagione", perché all’inizio di gennaio la stagione invernale deve ancora entrare nel vivo». Sulla necessità di affermare poche regole, ma chiare, anche a tutela dei consumatori, Confesercenti non ha dubbi: «Dal Nord al Sud la categoria è compatta nel chiedere una data unica di inizio – conclude Caselli – da far slittare verso la fine della stagione. Su questo è necessario un confronto serio fra tutte le Regioni e lo Stato. Solo arrivando a definire il periodo dei saldi, magari più in prossimità del cambio stagionale, si può pensare di fare incontrare le esigenze imprenditoriali degli operatori commerciali con quelle dei consumatori».

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In Italia e nel mondo. Quando si parla di saldi è ovvio che l’attenzione mediatica si focalizzi soprattutto sulle grandi città e in particolare sui “santuari” dello shopping, dal Quadrilatero della moda a Milano a Via Condotti a Roma, passando per le boutique scintillanti di Via de’ Tornabuoni a Firenze e di Piazza San Marco a Venezia. Ma se ampliamo poi il nostro sguardo all’Europa e al mondo intero, i centri dello shopping compulsivo si fanno ancora più maestosi. A Parigi, città fashion per eccellenza insieme a Milano, i saldi iniziano il 6 gennaio e terminano il 16 febbraio: le vie più importanti in questo senso sono Rue du Faubourg Saint Onorè, Avenue Marceau, Avenue Montaigne. A Londra gli sconti sono iniziati il 26 dicembre, giorno del Boxing Day: immancabili le celebri vie del centro come Oxford Street, Carnaby Street, Regent Street e High Street Kensington. Non meno sfavillanti e affollati i centri commerciali di Westfield e Harrods. In Spagna i saldi iniziano il 6, mentre a Berlino bisognerà aspettare fino al 25 gennaio. Infine New York, forse la città più ricca al mondo: lì i saldi la fanno da padrone già durante il Black Friday (quest’anno era il 27 novembre) e  ripartono poi il 26 dicembre. Ma nella Grande Mela ogni momento è buono per fare vendite promozionali o per comprare.

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