Alla Sicilia lo scettro degli sprechi

In Italia 868 opere incompiute Ma a Bergamo sono solo 2 (quasi 1)

In Italia 868 opere incompiute Ma a Bergamo sono solo 2 (quasi 1)
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Il Codacons denuncia l’aumento di opere pubbliche incompiute in Italia. Nell’ultimo dato fornito dall’Anagrafe delle opere, relativo all’anno 2014 (pubblicato il 30 giugno 2015), l’ammontare complessivo ha toccato quota 868, in deciso aumento rispetto ai 692 dell’anno precedente. Si spiega che il mancato completamento di questi lavori pesa su ogni famiglia per 166 euro e va ad accumulare uno spreco (ossia un mancato sfruttamento) di ben 4 miliardi di euro. Per completare il tutto basterebbero “soltanto” 1,4 miliardi. Tuttavia, spulciando le tabelle dettagliate si scopre che la bergamasca è una terra virtuosa, con soltanto due opere pendenti, una delle quali verrà completata nei prossimi mesi. C'è poi un terzo cantiere indicato in tabella, concluso però lo scorso giugno.

 

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[Curno, biblioteca e auditorium]

 

La nostra Provincia. Partiamo da ciò che ci riguarda: dei 35 lavori interrotti della Regione Lombardia, soltanto 3 riguardano il nostro territorio. La prima voce sono i «lavori di completamento della nuova biblioteca comunale con annesso auditorium», presso il Comune di Curno. Lavori interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione. Un’opera da 1 milione e 980 mila euro, completata al 95,50 percento. Mancano quindi circa 90mila euro; il cantiere è fermo da anni perché il Comune non può attingere ai propri fondi a causa del patto di stabilità. Un assessore ha però affermato che vorrebbero completare almeno l’auditorium prima della fine del mandato (2017).

La scuola di Curno. Seconda voce, ancora Curno: un progetto importante, ossia i «lavori di realizzazione nuova scuola elementare», interrotti oltre il termine contrattuale. Un costo di 2 milioni e 600 mila euro; nel giugno 2015 lo stato dell'opera era fermo al 40 percento. Ma in seguito, tramite il finanziamento del decreto scuole hanno riaperto il cantiere, lo scorso anno. Nel 2016 è partita la seconda fase dei lavori, quindi confidano di chiudere entro l’inizio del prossimo anno scolastico, o qualche mese dopo. Delle due opere in fieri presenti a Curno, almeno una è in fase di completamento.

Il parcheggio ultimato. L'ultima voce della Provincia di Bergamo riguarda il Comune di Carvico: «Parcheggio antistante la chiesa parrocchiale “Via San Martino”, lavori di realizzazione modifica ingresso del parcheggio». I lavori in questo caso sono stati interrotti entro il termine contrattualmente previsto, «non sussistendo allo stato le condizioni di riavvio degli stessi». Costo complessivo: 47.020 euro. Percentuale di avanzamento: 95 percento. Ma il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Carvico ha spiegato che il parcheggio è stato nel frattempo ultimato: bisognava semplicemente aspettare il momento dell’anno adatto. Quindi in questo caso la statistica segnala qualcosa che nei fatti è stato invece portato a termine.

 

CRESCE ITALIA OPERE INCOMPIUTE. SONO 868. SPRECO DA 4 MLD

 

La Lombardia. Allargando l'angolo dell'inquadratura, tutte le opere pubbliche incompiute della Regione ammontano a un totale di 35, in aumento rispetto alle 19 del 2013. La classifica delle province vede dominare Milano, con 8 opere, subito seguita da Brescia con 7. Sul terzo gradino del podio c’è Monza e Brianza, con 5 lavori interrotti. Segue Mantova (4), Pavia a pari merito con Bergamo a 3, Cremona 2; felicemente ultime in classifica, con una sola opera incompleta, Lodi, Lecco, Como e Sondrio. Una classifica che in realtà dice poco, perché i lavori rientrano in casistiche diverse: ci sono quelli avviati e interrotti oltre il termine contrattuale, quelli interrotti ma ancora nei termini, o ancora quelli ultimati ma non ancora collaudati. Anche le cause di incompletezza variano da cantiere a cantiere: dalla mancanza di fondi ai motivi tecnici (come quelli della Bergamasca), dal sopravvento di nuove norme al fallimento dell’impresa appaltatrice, per finire con il mancato interesse al completamento da parte dell’ente.

L’Italia. Diverse autorità si sono espresse circa l’argomento: Il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ha stigmatizzato la cosa, affermando che le opere incompiute rappresentano «la rottura del patto di fiducia tra la pubblica amministrazione e i cittadini», aggiungendo che «dobbiamo attuare un piano che ci porti fuori dall'inconcludenza». Toni simili nella parole di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione: «Le opere incompiute rappresentano un grave danno di immagine per il Paese». Dando uno sguardo alla situazione nazionale, emerge il poco gratificante primato della Sicilia, con ben 215 opere incompiute. Non navigano in buone acque nemmeno la Calabria, con 93 lavori pendenti (64 nel 2013), la Puglia, 81 (da 59) e l’Abruzzo, 40 (33 l’anno prima). Il record assoluto dello spreco spetta alla Città dello sport di Tor Vergata a Roma (nella prima foto dell'articolo), costata finora oltre 607 milioni di euro. Ciò che resta ad oggi della struttura è lo scheletro della Vela di Calatrava, un ecomostro.

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