La festa della Vergine dell’integrazione

La processione dai mille colori dei boliviani nel cuore di Bergamo

La processione dai mille colori dei boliviani nel cuore di Bergamo
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La città di Ferragosto si è fermata ad ammirarli con le loro giacche verde smeraldo, arancione abbagliante, con i cappelli neri e dorati, gli stivaletti, i passi di danza... i boliviani di Bergamo (diverse migliaia) anche giovedì, come ormai da alcuni anni, con una processione del tutto particolare hanno festeggiato la Virgen de Urkupina, la Vergine dell’integrazione, una delle ricorrenze religiose più importanti della Bolivia. La “processione” si è distinta in due parti, la prima la sera del 14, dalla chiesa di San Lazzaro fino al Duomo. Poi giovedì messa solenne in Duomo alle 12.30 e quindi processione a scendere fino alla Fara, a Sant’Agostino per finire in città bassa, attorno a Piazza Pontida, fino di nuovo alla chiesa di San Lazzaro.

 

 

Il corteo si è aperto con il simulacro della Vergine portato da quattro uomini, preceduto da donne e bambini che sventolano le bandiere della Bolivia e dell’Italia. E poi dietro questi gruppi che ballano, coloratissimi, con ballerine e ballerini che vanno dai dieci agli ottant’anni. C’è posto per tutti. Per la ragazza bellissima e per la signora anziana che fatica a tenere il passo. Ma è la Vergine dell’Integrazione e allora vecchi e giovani, uomini e donne, tutti vanno comunque insieme, tutti coloratissimi, ognuno con la propria capacità.

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