Un amaro 2-1

La ricetta nerazzurra post-sconfitta

La ricetta nerazzurra post-sconfitta
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Trasferta amara per gli ottantanove tifosi atalantini al seguito della squadra a Roma. Sul campo della Lazio, l'Atalanta ha subito la quarta sconfitta esterna della stagione, ma il racconto della domenica nerazzurra vista dagli occhi degli appassionati è sicuramente emozionante. Mentre chi è rimasto a casa ha battagliato sui social e si è arrovellato sulla polemica per il mercato, chi era sulla strada o sulle rotaie di ritorno verso casa si stava godendo la coda di una trasferta iniziata di buon mattino e finita, per gli ultimi, a notte inoltrata.

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Macchine, treni e van: come si sono mossi i tifosi. L’organizzazione della trasferta, quando si gioca a Roma e in generale così lontano da Bergamo, non è semplicissima. I più fortunati hanno sfruttato i biglietti a buon prezzo del nuovo Frecciargento che partiva da Bergamo in mattinata (6.41) e hanno fatto rientro attorno alle 23. Altri sono stati costretti ad accontentarsi dei treni in partenza da Milano, mentre chi si è organizzato in comitiva aveva due scelte: Club Amici Atalanta e Chei de la Coriera. Il torpedone del centro di coordinamento è partito da Parre intorno alle quattro del mattino con gli appassionati di Parre, Boccaleone, Telgate, Dalmine e Lupi del Serio. I ragazzi di Chei de la Coriera hanno invece optato per un van a nove posti e una macchina privata con a bordo ragazzi e ragazze (16 anni il più giovane, 63 il più vecchio) provenienti da diverse città della provincia. Considerando anche chi si è mosso in auto in modo autonomo, rispetto al passato il numero dei sostenitori è stato comunque buono. C'erano poi pochi fortunati in Tribuna Monte Mario, che hanno portato il totale dei nerazzurri presenti a circa quota cento.

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Pastasciutta in autogrill e colazione con Bombardino. La levataccia di buon mattino ha stuzzicato ingegno e spirito di organizzazione. Chei de la Coriera, dopo la partenza alle 5.30, hanno fatto "tappa colazione" intorno alle 7.30 con brioches caffè e Bombardino mentre alle dieci è stato il momento della "sosta merenda" con pizza e focacce. Il clima nelle aree di sosta visitate durante il viaggio è stato positivo e a pranzo l’ingegno ha toccato i massimi livelli. Se Chei de la Coriera se la sono cavata con uno spuntino a base di sandwiches e mandarini offerti da uno dei partecipanti, i Club amici si sono attrezzati con tavolo da birreria, pasta al ragù, salame, tiramisù, pizza, macedonia e altri dolci, tutto rigorosamente “on the road”. Grazie ad un fornellino da campeggio e ad un pentolone è stato possibile cuocere tutto sul posto e il risultato è stato decisamente apprezzato, accompagnato da alcune immancabili bottiglie di buon vino.

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La partita: Giovanni, l’aquila Olimpia e la sconfitta. Dentro lo stadio Olimpico, dopo perquisizioni e controlli alla barriera di Roma Nord e il trasferimento assolutamente tranquillo verso l’impianto capitolino, il clima era tutt’altro che incandescente. Prima del match i tifosi bergamaschi hanno visto da vicino la splendida aquila Olimpia grazie al suo addestratore Giovanni. La gara è stata ben giocata dall’Atalanta, il vantaggio di Petagna è stato accolto da un mini boato e nonostante la buona volontà è stato complicato far sentire la propria voce dentro al grande catino romano. I cori sono stati pochi e poco udibili e dopo la bella spinta del secondo tempo, al momento del rigore di Immobile, dal settore ospiti è arrivato un messaggio eloquente: «Siamo dei polli». Effettivamente, rivedendo l’intervento di Berisha la definizione sembra decisamente azzeccata. Nel finale, con la squadra stanca, l’unica gioia vera sono stati i cimeli regalati da Caldara e Grassi. Maglia e pantaloncini se li sono aggiudicati alcuni fortunati, ma complessivamente la sensazione è che questo stop non cancella, di fatto, i sogni europei.

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Post-partita culinario: grande cena ad Arezzo. Mentre quasi tutti i tifosi al seguito sono saliti su auto, bus e treni verso casa, quei "mattacchioni" dei corieristi hanno chiuso la gita fuori porta con un’altra mangiata. Capitanati dal solito instancabile Marco, gli amici di Chei de la Coriera si sono fermati al “Podere le Caselle” di Marciano della Chiana (Arezzo) per affogare i dispiaceri della sconfitta nel cibo. Il menu, ancora una volta, è stato da applausi e il rientro a Bergamo alle 2.30 del mattino è sembrato meno complicato. In Toscana i tifosi hanno cenato con maccheroni panna e salsiccia, pappardelle al ragù di cinghiale, costata alle erbe cotta su pietra, dolce e caffè. Aggiungete un po’ di ottimo vino toscano, tanta allegria e qualche bottiglia di Moscato di Scanzo a bagnare il dolce e capirete bene quanto una trasferta simile, nonostante gli zero punti in classifica portati dal gol di Petagna, resta una bella occasione da ricordare per le quasi 24 ore passate al seguito dell’Atalanta con tanti amici vicino.

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