L'uomo era già stato espulso dall'Italia

Sta meglio la ragazza di Ciserano aggredita a martellate in treno

Sta meglio la ragazza di Ciserano aggredita a martellate in treno
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Sta meglio oggi Sara, la 22enne di Ciserano che sabato sera è rimasta vittima di un'aggressione su un treno partito da Treviglio e diretto a Milano. Al San Raffaele di Milano, dove è stata subito trasportata, ha subito un'operazione che le ha permesso di ridurre la frattura alla testa e alla mano. La paura, invece, rimane ancora tanta dopo quanto accaduto all’altezza della stazione di Cassano, dove un uomo di 32 anni di origine rumena l'ha aggredita alle spalle, colpendola più volte usando il martelletto frangi vetro reperito sul treno stesso. A bordo del convoglio, al momento, la giovane era sola, e dopo essere caduta sul pavimento ha cercato di proteggersi con le braccia dall’uomo, che infatti le ha rotto una mano. L’aggressore è poi riuscito a strapparle la borsetta (che conteneva 15 euro e un cellulare) per poi scappare. La giovane ha poi allertato il capotreno, che a sua volta ha chiamato carabinieri e 118.

L'aggressore era già stato espulso. Quanto all’aggressore, è riuscito a scendere dal treno proprio alla stazione di Cassano, dove però gli agenti lo hanno scoperto nascosto in una struttura abbandonata proprio nell’area della stazione. Adesso è in stato di fermo, e attende l’udienza di convalida al tribunale di Milano. L’uomo era già stato arrestato per altri episodi di violenza, e lo scorso anno (era il luglio 2015) aveva già subito un provvedimento di espulsione: ciononostante si trovava ancora in Italia. «Espulsione o lavori forzati!», ha tuonato su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini. Duro pure il commento del parlamentare leghista Paolo Grimoldi: «È inaccettabile, questo criminale aveva precedenti per reati violenti e nel 2015 era già stato accompagnato alla frontiera in esecuzione di un ordine di espulsione dall’Italia eppure si trovava ancora qui, in territorio lombardo: presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro degli Interni per sapere per quale ragione questo delinquente si trovava ancora sul nostro territorio. E coglierò l’occasione per ribadire al ministro Alfano che in Lombardia servono più uomini, più risorse e più mezzi per meglio pattugliare il nostro territorio e prevenire episodi di violenza inaudita e immotivata come questo di Cassano d’Adda».

Il M5S attacca Sorte. A reagire è stato anche l’Assessore Regionale alle infrastrutture, Alessandro Sorte: «L’aggressione alla ragazza di Treviglio – alla quale facciamo i più affettuosi auguri di rapida guarigione – è davvero inquietante. Oltre che per la gravità del fatto, perché l’episodio denuncia lo stato di abbandono della legalità che si vive anche nella nostra regione. Un Paese senza certezza di legalità non fa bene ai propri cittadini e l’aggressione di Cassano, ancora una volta sui treni regionali, dimostra che Stato e Governo sono totalmente assenti». Ma le parole dell’assessore hanno suscitato la reazione arrabbiata del Movimento 5 Stelle, che ha attaccato apertamente Sorte: «Non più tardi di venerdì 18 marzo, l’Assessore è venuto a rispondere alla nostra interrogazione sul piano di sicurezza adottato da Trenord sulle linee ferroviarie. In quell’occasione, abbiamo denunciato l’operazione di mera facciata propagandistica del “Security Team” di Trenord, composto da 150 operatori che l’Assessore e lo stesso Governatore Maroni avevano spacciato come “vigilantes” e che invece, per sua stessa ammissione, erano semplici “assistenti alla clientela” assunti senza alcun titolo per prevenire ed intervenire in caso di aggressioni e rapine sui treni e senza indizione di bando di gara». I grillini sottolineano come questo corpo sia costato ai lombardi 7 milioni di euro: «Con 7 milioni di euro, si potevano assumere guardie giurate, abilitate ad intervenire in flagranza di episodi di aggressione ed attivando un piano di prevenzione».

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