Lobati e Cagnoni

Le candidature regionali di FI e le spine nel fianco di Franco

Le candidature regionali di FI e le spine nel fianco di Franco
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Dal nazionale alla Lombardia. Se per le candidature al Parlamento i giochi si sono chiusi lunedì 29, domani (sabato 3 febbraio) saranno definitive anche le candidature alle regionali, che si terranno sempre domenica 4 marzo. Il primo partito ad essersi mosso in vista della corsa alla Regione è stato Forza Italia, che da circa un mese ha già bella che pronta la sua lista di candidati, composta da amministratori strettamente legati al territorio. Ma, nei giorni scorsi, è arrivato lo scossone: Alessandro Sorte, infatti, ha deciso (o è stato spinto?) di correre per la Camera, liberando così l’importante casella di capolista.

Casella che è stata prontamente riempita da Paolo Franco, segretario provinciale degli azzurri. In realtà, circa 350 amministratori locali di Forza Italia, la scorsa settimana, avevano recapitato a Mariastella Gelmini una lettera in cui chiedevano a gran voce la candidatura a Roma del segretario provinciale, che invece s’è dovuto accontentare di correre per un posto al Pirellone. Un repentino cambio di rotta che non fa dormire sonni tranquilli a Franco.

 

Jonathan Lobati e Riccardo Cagnoni

 

Alle regionali, infatti, le preferenze contano ancora e nel fianco dell’azzurro ci sono due spine parecchio fastidiose: il compagno di partito Jonathan Lobati e Riccardo Cagnoni, le cui quotazioni si sono impennate nelle ultime ore e che dovrebbe correre nella lista di Noi con l’Italia, la cosiddetta quarta gamba del centrodestra. Lobati è fortissimo in Val Brembana, dove è l’apprezzato sindaco di Lenna, mentre Cagnoni ha un grande seguito in Val Seriana, dove è stato sindaco di Vertova e dove da tempo combatte per allungare il tracciato del tram che collega quel territorio alla città. I due potrebbero fare seriamente man bassa di preferenze proprio in quelle valli in cui Franco si ritiene più forte.

Il 30 gennaio è stato invece il Pd a chiudere i giochi interni...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 12 e 13 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 8 febbraio. In versione digitale, qui.

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