Le indagini dei Carabinieri

L'uomo scomparso a Costa Volpino e l'ombra dello spaccio nel Sebino

L'uomo scomparso a Costa Volpino e l'ombra dello spaccio nel Sebino
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Di Fabrizio Garatti non si hanno più notizie da giovedì 26 maggio. 44 anni, impiegato nell'impresa edile del cognato a Pisogne (Brescia) ma originario di Costa Volpino, Comune che ancora frequentava abitualmente. È proprio a Costa Volpino che si sono perse le sue tracce, infatti: secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, Garatti, il giorno della scomparsa, era tornato a casa a cena, dove era stato un po' con la moglie prima di uscire e recarsi a un bar dove ha bevuto una birra in compagnia di un amico. Proprio questo conoscente è l'ultima persona ad aver visto il 44enne, che una volta uscito dal locale è sparito nel nulla. La denuncia è stata fatta dalla moglie sabato 28 maggio, preoccupata dal non aver notizie del marito da più di 24 ore. I Carabinieri hanno presto trovato il piccolo fuoristrada dell'uomo proprio a 200 metri di distanza dal bar di Costa Volpino dove si era recato la sera di giovedì, lì dove, probabilmente, l'aveva parcheggiato.

 

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[Fabrizio Garatti, 44 anni]

 

Le forze dell'ordine, come sempre in questi casi, mantengono il più stretto riserbo sulle indagini. Quel che si sa è che, per ora, non ci sarebbe alcuna pista privilegiata e che non si esclude alcuna ipotesi, né l'allontanamento volontario né il possibile suicidio. Anche perché il passato di Garatti non è privo di ombre. Nel 2009 l'uomo era stato fermato a Solto Collina mentre trasportava in auto circa 40 chilogrammi di marijuana. Per lui erano scattate le manette, ma soprattutto, da quell'arresto, aveva preso il via l'operazione dei Carabinieri di Clusone e di Breno ribattezzata "Chamaleon", a cui aveva partecipato anche il Ros di Brescia e culminata nella scoperta di un’organizzazione operativa tra l’Alto Sebino e la Val Camonica.

Proprio in seguito all'arresto di Garatti e grazie all'operazione antidroga, il Corriere della Sera Bergamo ricorda che i Carabinieri riuscirono a incastrare il bresciano Massimiliano Blam, accusato di essere uno dei boss del più grande traffico di cocaina del territorio bergamasco-bresciano. In manette ci finì però anche l’olandese Antonides Hol, residente a Riva di Solto, personaggio capace di importare fino a una tonnellata di marijuana o di hashish al mese stando a quanto riportato da un’informativa del Ros. Probabilmente i 40 chili di "erba" rinvenuti nell'auto di Garatti appartenevano proprio a una partita riconducibile a Hol. Il 44enne bergamasco, in seguito a quell'arresto, rimase in carcere quasi un anno e fu condannato sia in primo che in secondo grado. Per settembre è invece fissata l'udienza in Cassazione, da cui dovrebbe arrivare il verdetto definitivo. Le forze dell'ordine non escludono che la scomparsa di Garatti sia legata proprio a questo processo, anche se, secondo il Corriere, i Carabinieri non credono che il 44enne si sia allontanato volontariamente per sottrarsi a una pena definitiva.

 

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Il mistero è fitto. A quanto pare Garatti è scomparso nel nulla una volta uscito dal bar, perché la vettura non pare essersi mossa da dove è stata parcheggiata da Garatti stesso al suo arrivo al locale. Al suo interno sono stati ritrovati il cellulare del 44enne e altri oggetti personali. Li ha abbandonati coscientemente? O non ha fatto in tempo a prenderli prima di fuggire? Potrebbe aver incontrato qualcuno? Tante domande a cui, per ora, non ci sono risposte. Certo le indagini non saranno semplici, visti anche i trascorsi movimentati di Garatti. Intanto le forze dell'ordine lunedì 30 maggio hanno chiesto l’attivazione delle procedure di protezione civile, ovvero la mobilitazione di ogni possibile squadra di ricerca, dal Soccorso Alpino ai Vigili del Fuoco, per scandagliare tutta la zona dell’Alto Sebino, estendendo anche le battute alla Val Camonica. È la seconda volta nel 2016 che le forze dell'ordine si trovano costrette ad attivare una così massiccia operazione di ricerca sul Sebino. A febbraio, infatti, scomparse a Sarnico il muratore Franco Fiorini. Anche di lui si rinvenì soltanto la vettura abbandonata. Da allora, però, nessuna novità.

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