Dopo Atalanta-Shakhtar 1-2

«Meritavamo di più, almeno un pari» Gasp amaro. E Castagne è duro

«Meritavamo di più, almeno un pari» Gasp amaro. E Castagne è duro
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«Dobbiamo fare mea culpa per questo ko arrivato a cinque secondi dal termine». Dispiaciuto e visibilmente amareggiato, Gian Piero Gasperini commenta così la sconfitta dell’Atalanta contro lo Shakhtar Donetsk. «Questa sera siamo stati di livello, ma poi il risultato può finire in un altro modo. Siamo stati alla parti dei nostri avversari, in alcune situazioni anche meglio, ma è andata così. Loro sono una buona squadra. Ripeto, il risultato corre il rischio di non dare valore alla prestazione fatta, il che è l'unico aspetto della sconfitta che non mi piace perché siamo stati positivi contro una squadra forte. Entrambe hanno giocato per vincere, ma queste sfide viaggiano su un sottilissimo filo e sono i dettagli a determinarne l’esito finale. Esperienza? Avessero fatto gol prima forse sì. Hanno aspettato proprio il momento giusto, a cinque secondi dalla fine. Ho rivisto gli highlights e non credo sia questione di esperienza».

Analizzando poi la partita, il tecnico parla dei cambi: «Prima è uscito Ilicic, poi ci siamo ricompattati e Muriel ci ha dato più pericolosità, più profondità. Ci sono aspetti da migliorare, come le le seconde palle che spesso finivano a loro, soprattutto nella ripresa. Ilicic? Ha fatto una buona gara, ma forse il rigore gli ha un po' abbattuto il morale. Ha indubbiamente fatto cose buone, ma non sempre tiene l’intera durata degli incontri. Le grandi rotazioni sono sempre lì, a questi livelli bisogna sprintare, dribblare e via dicendo. Poi stavamo soffrendo in mezzo e ho voluto cambiare». Dando uno sguardo alla classifica, l’Atalanta è ferma ancora al palo nel girone di Champions: «Anche il pareggio avrebbe avuto un altro significato, così è tutto in salita. Ma queste due sfide sono state fondamentali. Tifosi? Eccezionali, come sempre. Ora torniamo sul campionato. Domenica c’è il Lecce e in caso di vittoria arriveremmo alla sosta come terzi. Va bene così».

Amaro il commento dei protagonisti in campo. «Non si può prendere un gol così - esordisce Timothy Castagne ai microfoni di Sky -. Dovevamo assolutamente fare fallo e impedire loro di segnare e questa è la differenza tra una squadra forte e una di alto livello. Non dovevamo perdere così, ma non cerchiamo alibi sul fatto che sia la seconda gara in Champions League perché noi dovevamo fare meglio. Abbiamo ancora quattro partire per fare il massimo dei punti, ma ora concentriamoci sul Lecce». «Adesso è tutto più complicato - afferma Duvan Zapata sempre a Sky -, ma proseguiremo a lottare pur sapendo che non sarà facile. Siamo stati da Champions, abbiamo fatto bene, ma abbiamo perso all’ultimo minuto. Questo match ci ha detto che dobbiamo continuare così, ma con maggiore intensità. Impareremo anche da questa partita».

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