Una squadra eccezionale

Dai, basta parlare di favola Qui si scrive la Storia del calcio

Dai, basta parlare di favola Qui si scrive la Storia del calcio
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Ennesima vittoria in rimonta, 71 gol campionato e 97 stagionali per una squadra che solo gli stolti continuano a definire una favola. Dopo lo svantaggio iniziale firmato Parolo, una splendida Atalanta vince per 3-1 in casa della Lazio e blinda la prossima Europa: la Lazio finisce a -7, il Torino a -5 e oltre a blindare il quarto posto i nerazzurri arrivano pure a -1 dal terzo posto dell’Inter. Per i conti e le tabelle ci sarà tempo nei prossimi giorni, di certo la Dea a Roma dimostra di essere la squadra più in forma di tutte e conquista la vittoria numero 18 in 35 gare di campionato grazie a Zapata, Castagne e all’autorete di Wallace. Unica nota stonata? Masiello, Mancini e Gomez erano in diffida e contro il Genoa non ci saranno. Pazienza, ormai siamo a un passo da qualcosa di enorme.

 

 

Tutto confermato, o quasi, per Gasperini rispetto alle attese della vigilia. La scelta di Inzaghi di proporre il 3-5-2 con Caicedo e Immobile fa optare il tecnico di Grugliasco per Djimsiti e Palomino, in campo assieme con Masiello davanti a Gollini (fuori Mancini). Sulla linea di mezzo giocano Hateboer e Castagne esterni con de Roon e Freuler in mezzo mentre davanti gioca Ilicic vicino a Zapata con Gomez a supporto. Nella Lazio Marusic gioca a sinistra per Lulic, in mezzo manca Milinkovic Savic, ma la coppia d’attacco è quella pesante con Correa in panchina.

 

 

Come capita molto spesso, l’avvio di gara della Dea è un po’ a rilento e nella prima occasione utile è la Lazio a passare in vantaggio. Leiva viene contrastato da Freuler al cross (3’), la palla cade dalle parti di Caicedo che controlla appoggiando a Parolo e il sinistro del numero 16 biancoceleste si infila all’angolino: Gollini non ci arriva, ma il suo errore è più grave un attimo prima quando abbozza l’uscita e non la completa. I nerazzurri al 7’ cercano di mettere fuori la testa con Gomez che combina insieme a Zapata, ma conclude alto di destro, lo stesso numero 10 della Dea ci prova all’11’ ma è Gollini ad essere protagonista al 14’ quando respinge in tuffo il destro a giro di Immobile.

Il primo squillo nel match di Zapata arriva al 18’, azione manovrata e insistita in pieno “Atalanta Style”, Castagne mette dentro per il colombiano che controlla alto da ottima posizione fallendo il pareggio. Il numero 91 della Dea si fa perdonare però quasi subito, al 22’ Freuler cerca il destro dal limite ma il tiro è debole e viene intercettato da Zapata incredibilmente libero: controllo e appoggio in rete sono da manuale e fanno 22 gol in campionato. La Dea nella parte finale del primo tempo sfiora pure il vantaggio, al 29’ Gomez disegna una bellissima traiettoria in area per Ilicic, ma lo sloveno conclude di sinistro incrociando troppo il tiro e fallendo solo davanti a Strakosha.

 

 

In avvio di ripresa i nerazzurri mettono subito in chiaro le cose manifestando la propria voglia di vincere, Ilicic (46’) si incunea e dopo aver superato Bastos conclude con il destro morbido, ma Strakosha è bravissimo e respinge da campione a mano aperta. Lo sloveno sembra trasformato rispetto al primo tempo, gli orobici spingono e Gomez diventa protagonista: al 54’ si prende un giallo pesante (era diffidato, salterà il Genoa), ma al 58’ è bravo a intercettare il tocco scellerato di Wallace e rifinire poi per Castagne l’azione che vale il 2-1.

La Lazio è in ginocchio, al 72’ Correa mette nello spazio per Marusic ma la posizione è irregolare (la conclusione finisce comunque alta) e allora i nerazzurri piazzano il colpo del ko tornando al gol su calcio da fermo dopo un sacco di partite: angolo di Gomez, al centro Djimsiti stacca in modo perentorio e la palla finisce in rete (76’). Il replay però dimostra come il protagonista negativo sia il solito Wallace che firma l’autorete e chiude virtualmente il match. Nel finale, recupero compreso, non succede più nulla e al fischio finale di Calvarese la sentenza è scritta: questa Atalanta stramerita di andare in Champions League, per l’altra Europa manca solo la matematica e adesso c’è pure l’Inter nel mirino. Signori, non siamo una mina vagante: la Dea è la squadra più bella del campionato.

 

 

Lazio – Atalanta 1-3

Reti: 3’ Parolo (L), 22’ Zapata (A), 58’ Castagne (A), 76’ Aut. Wallace (L)

Lazio (3-5-2): Strakosha, Wallace, Acerbi, Bastos (78’ Neto), Romulo, Parolo, Lucas Leiva (78’ Badelj), Luis Alberto, Marusic, Immobile, Caicedo (55’ Correa). All. S. Inzaghi

Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Palomino (46’ Mancini), Masiello, Hateboer, de Roon, Freuler (85’ Pessina), Castagne, Gomez, Ilicic, Zapata. All. Gasperini

Arbitro: Calvarese di Teramo (Carbone e Peretti; Manganiello; Massa e Di Liberatore)

Ammoniti: 26’ Bastos (L), 36’ Masiello (A), 41’ Caicedo (L), 54’ Gomez (A), 60’ Leiva (L), 83’ Mancini (A), 87’ Correa (L)

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