Nessuno va a piedi

Senza vigili è sosta selvaggia fuori dalle elementari di Azzano

Senza vigili è sosta selvaggia fuori dalle elementari di Azzano
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Automobili in divieto di sosta con frecce lampeggianti, portiere spalancate per far scendere i bambini e addirittura bauli aperti per scaricare trolley, zaini e sacche di ginnastica. E dietro lunghe file di guidatori spazientiti, residenti indignati e pedoni che devono fare la gincana tra i suv per riuscire ad arrivare indenni a scuola. È questo lo scenario che ogni mattina si ripropone nelle vie adiacenti alla primaria.

Già, perché i genitori virtuosi che optano per una salutare passeggiata a piedi o che partono con largo anticipo per non lasciarsi sfuggire i posteggi migliori, ormai, si contano sulle dita di una mano. La macchina è il mezzo privilegiato, anche se si abita a pochi metri dall’istituto, soprattutto quando si è di fretta. E così si tentano manovre impossibili pur di arrivare in orario all’apertura dei cancelli. C’è pure qualcuno che furbetto lo diventa per necessità: dopo aver percorso invano il perimetro della scuola a tutta velocità, alla stregua di un circuito di Formula Uno, non trova alternativa migliore che lasciare la propria vettura a ridosso del marciapiede o in curva.

 

 

La situazione è peggiorata da quando i vigili non pattugliano più la zona nelle ore di punta. Fino allo scorso anno c’erano agenti pronti a intervenire alla prima infrazione, rincorrendo con fischietto e paletta chiunque si avvicinasse al ciglio della strada, anche solo per una manciata di secondi. Oggi non è più così. Colpa della carenza di organico che ha messo la polizia locale alle strette, come spiega la comandante Silvia Paladini: «La collega che svolgeva questo servizio è andata in pensione. Con gli orari che facciamo ora è faticoso garantire il pattugliamento della zona. Non ho più i servizi in turnazione per mancanza di personale, quindi quella fascia oraria è un po' sguarnita. Appena riusciremo a sostituire la persona andata in pensione provvederemo a monitorare anche le strade attorno alla scuola elementare».

Intanto molti azzanesi sono già sul piede di guerra e promettono battaglia per riuscire ad arginare questo malcostume. I più adirati sono soprattutto coloro che vivono tra via Arno e via Tevere: «Non riusciamo neppure a uscire di casa, piazzano la macchina a due passi dal nostro cancellino...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 37 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 22 febbraio. In versione digitale, qui.

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