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Treviolo, impennata delle multe Più sicurezza o più cassa?

Treviolo, impennata delle multe Più sicurezza o più cassa?
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L’impennata delle multe a Treviolo. Nel 2017 l’importo complessivo delle sanzioni si è moltiplicato rispetto agli anni precedenti: circa 225mila euro contro i 41.500 del 2016 e i 54mila del 2015.

La spiegazione del sindaco. Questi dati trovano una spiegazione nelle parole del sindaco Pasquale Gandolfi: «L’ammontare delle sanzioni da divieto di sosta equivale pressoché a quello degli scorsi anni, anzi è in leggera flessione. Le multe sono in qualche modo diminuite, anche perché l’attenzione della Polizia Locale si è spostata a verificare una maggiore sicurezza sulle strade, controllando che i veicoli siano assicurati e che abbiamo passato la revisione. È chiaro che questa tipologia di sanzione ha importi molto più elevati rispetto alla multa per divieto di sosta, e questo è il motivo per cui abbiamo a bilancio un importo così alto». Quindi è il maggior valore delle contravvenzioni che ha fatto lievitare l’importo. «Preferisco fermare un’auto non assicurata sul mio territorio piuttosto che andare a sanzionare un divieto di sosta per 28 euro», aggiunge il sindaco. «Tengo a precisare che non sono i 28 euro che servono all’amministrazione, così come non sono neanche gli 800 euro. Stiamo parlando di sicurezza, vogliamo che ci siano sul nostro territorio macchine assicurate e che abbiamo passato la revisione».

 

Il sindaco Pasquale Gandolfi

 

Questa è sicurezza? Cosa dice l'opposizione. Di parere diverso è il consigliere Fabiano Zanchi, secondo il quale la sicurezza è anche altro. «Il Comune ha fatto una convenzione con Spirano, acquistando questo dispositivo che permette di individuare assicurazioni non pagate e revisioni non fatte, che hanno un alto valore economico di rimborso. Le pattuglie si piazzano al rondò di Curnasco, controllano tutte le macchine che scendono e spacciano questa cosa per sicurezza. Questa non è sicurezza. La sicurezza è un’altra cosa. Per esempio poter stare in casa tranquilli senza bisogno di mettere l’antifurto alle 18 del pomeriggio perché potrebbero entrarmi in casa. Voglio i vigili a controllarmi il territorio, non a fare le multe.

Questa è un po’ l’accusa che abbiamo sempre rivolto all’amministrazione. Va bene l’assicurazione sulla macchina, ma io preferisco non avere segnalazioni continue da parte del controllo di vicinato. Preferisco non avere gente che dorme nei parchi, come sta succedendo. Ecco il motivo dell’accusa rispetto alla riflessione sulla mancata sicurezza. Il sindaco dice che è importante che il mezzo sia assicurato, altrimenti l’assicurazione non risponde. Mentre, secondo noi, sicurezza è prevenire gli incidenti, e non aver diritto al rimborso economico dopo che si sono verificati. In Consiglio abbiamo richiesto anche una maggior correttezza nell’esposizione di queste partite economiche, quali le multe, di cui si sa a priori che ne verranno incassate la metà. A noi della minoranza, che vigiliamo sui conti pubblici, piacerebbe avere una maggiore linearità rispetto al bilancio. Il problema è che questi soldi vanno a gonfiare il famoso fondo crediti di dubbia esigibilità, che il Comune ha dovuto creare per accantonare risorse a livello preventivo, nel caso queste somme non dovessero essere pagate. Quindi, più alto è il numero delle multe, più devo andare ad aumentare questo fondo e quindi il blocco dei soldi che non posso spendere. Per questo secondo noi sarebbe meglio metterne meno a bilancio. Chiediamo quindi che non ci sia di anno in anno un aumento delle partite non incassate, perché questo si ripercuote sulla libertà di movimento del Comune».

 

Fabiano Zanchi, capogruppo del centrodestra

 

La replica del sindaco. La risposta del sindaco: «Quando si parla di sicurezza, occorre sempre parlarne a 360 gradi, e secondo noi avere un auto non assicurata sul territorio è un pericolo. Se per sicurezza si intende che a ogni angolo di strada ci debba essere un gendarme armato pronto a sparare, non la pensiamo allo stesso modo». Per quanto riguarda gli alti accantonamenti al fondo crediti di dubbi esigibilità, il sindaco spiega che «è la legge a imporlo. Questo, secondo le minoranze, vorrebbe dire che, per evitare l’accantonamento, dovrei lasciare andare in giro le macchine senza assicurazione sul mio territorio? Effettivamente poi l’importo riscosso non è più basso. È chiaro che è molto più semplice pagare una sanzione da 28 euro piuttosto che una da 800, questo è normale e fisiologico. Ma non concordo sul fatto che poi queste multe non vengano riscosse. Semplicemente l’amministrazione deve accantonare risorse per essere certa che queste persone paghino le multe. O meglio, prima di spendere i soldi delle multe, deve ovviamente incassarli. Se non li incassi la legge ti dice che devi accantonarli in questo fondo. Semplicemente questo. Non c’è nessuno sfasamento, bisogna solo essere in grado di capire quello che la norma dice e applicarla, ed è quello che facciamo. Dal punto di vista del bilancio siamo perfettamente in regola. Facciamo in modo che tutti paghino per pagare tutti meno. Questa, secondo noi, è la scelta più opportuna. Quello che abbiamo fatto in questi anni è stato andare a recuperare le tasse non pagate negli anni scorsi».

 

 

Per quanto riguarda la questione sicurezza, riferendosi alle contestazioni ricevute, aggiunge: «Sono stati i paladini della sicurezza fino all’altro ieri, dicevano che Treviolo era insicura. Hanno voluto più vigili sul territorio e noi abbiamo portato più vigili. Li abbiamo armati, abbiamo dato loro dei sistemi di comunicazione decenti, abbiamo messo le telecamere, ed è bene che adesso lavorino anche. La macchinetta per rilevare mancate assicurazioni e revisioni è una cosa molto semplice. Si tratta di telecamere piazzate ai varchi di accesso del paese, le stesse che sono presenti anche sulla macchina della Polizia Locale, le quali, con la semplice lettura della targa, sono in grado di dirci se l’auto è stata rubata, se non è revisionata e assicurata. Al verificarsi di una o più delle seguenti possibilità, scatta un’allerta in tempo reale e la pattuglia interviene. È tutto un meccanismo collegato a una banca dati per garantire la maggiore sicurezza sul territorio, e che permette anche di fare un minimo di prevenzione. Infatti, il numero delle auto “segnalate” nella black list è ora diminuito notevolmente in termini di segnalazione rispetto al primo periodo nel quale sono state installate queste telecamere. Anche perché ci sono più pattuglie sul territorio la sera e durante il giorno. Questo ha permesso di fare anche un minimo di pulizia. Sicurezza per noi vuol dire avere un paese sotto controllo. Furti a Treviolo ce ne sono stati, ma secondo i dati della Prefettura, e non del sindaco, sono notevolmente in calo, anche grazie al lavoro di prevenzione che hanno fatto i nostri cittadini all’interno dei controllo di vicinato e collaborando con l’amministrazione. Il mio grazie va anche a loro».

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