Un sorriso che vale tre punti «Ho reso felice Bergamo»
Il motto dell'Atalanta, prima della partita contro il Napoli, poteva essere solo uno: impossible is nothing. I pronostici, d'altronde, sono fatti per essere ribaltati. E così è stato, 1-0 alla squadra di Sarri grazie al gol di Petagna al nono minuto di gioco. Fa festa il pubblico nerazzurro, fa festa Gasperini che oggi ha azzeccato tutte le scelte, dalla prima all'ultima: «Sono contento di aver fatto felici i bergamaschi».
E lo si è visto, a fine partita. Mai Bergamo aveva assistito a uno show del genere da parte del tecnico di Grugliasco, che al fischio finale, liberatosi dell'abbraccio dei collaboratori, s'è fiondato in campo per abbracciare e festeggiare insieme ai suoi ragazzi. È andato da tutti, uno per uno. In maniche di camicia ha sfogato la tensione accumulata in settimane e settimane di duro braccio di ferro con l'opinione pubblica, quella (numerosa sebbene non totale) che non riusciva proprio a capire il perché di certe sue scelte. Oggi è la sua rivincita. Piccola, ma c'è. Sky lo tiene mezz'ora buona ai microfoni, Mediaset quasi altrettanto. È l'uomo della domenica, e dei sorrisi finalmente.
La partita. «Speravo di giocarla così bene, perché in allenamento abbiamo provato molte situazioni fin da mercoledì. Stiamo crescendo. Io questo l'ho sempre detto e sono stato frainteso. Non vedo l'ora di poter finire il rodaggio, che è necessario, e poter dar spazio a qualche altro ragazzo. Oggi mancava Kessié, ma c'erano Gagliardini, Freuler che è stato straordinario, poi Caldara, Conti e sono contento per tutti, perché hanno giocato davvero bene. Comincio a vedere una torta che lievita e questo mi dà soddisfazioni».
Su Caldara. «Io scelgo in base a ciò che vedo in allenamento, dove francamente tutti lavorano molto bene, e poi in base a ciò che vedo. Ci sono ragazzi che hanno bisogno di inserirsi, Petagna non era così quando è arrivato. Oggi Conti ha fatto un'ottima partita, seguo anche la loro crescita e il loro sviluppo».
Soddisfazioni. «La porta inviolata è stata per merito anche di Berisha, poi dipende dagli episodi, a volte subisci un tiro e prendi gol. Questo dà soddisfazioni, ma sono ancora più contento per la fase difensiva che è stata ottima oggi».
La società. «Sapevano già chi avrebbe giocato oggi e perché, fin da metà settimana. Mi immagino cosa avrebbe generato una sconfitta, io ho dato solo informazioni alla dirigenza in base a ciò che avrei voluto fare».