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Un'avveniristica base marziana sbarcherà in quel di Curno

Un'avveniristica base marziana sbarcherà in quel di Curno
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Alla volta del Pianeta Rosso, partendo da... Curno. Lo scorso febbraio la missione nel deserto dell’Oman, con esperimenti per future esplorazioni spaziali, e ora la possibilità di creare una città marziana, in scala, proprio nella Bergamasca. Stiamo parlando delle attività della Mars Society, associazione no profit internazionale che ha come scopo l’esplorazione e la colonizzazione di Marte. Fondata negli Usa nel 1998 da Robert Zubrin, attualmente conta ramificazioni in numerosi paesi del mondo. Tra questi c’è anche l’Italia, con la Italian Mars Society, fondata dall’ingegnere Antonio Del Mastro, con sede proprio a Curno, poi ribattezzata «Mars Planet».

Ne abbiamo parlato con il vicepresidente Eugenio Sorrentino, giornalista aerospaziale e scientifico, responsabile della comunicazione. «Tutto è nato nel 2005 dall’idea di Antonio Del Mastro di riprodurre un habitat marziano in un’area ad alta concentrazione industriale come quella lombarda, ricreando lo stesso tipo di sabbia e certe condizioni atmosferiche in cui eseguire una serie di test per le tecnologie da sviluppare in funzione delle missioni su Marte. Io mi sono formato alla scuola di ingegneria aerospaziale dell’Università Federico II, lo stesso ateneo da cui proviene Del Mastro. Una delle attività principali di Mars Planet è lo sviluppo di soluzioni e applicazioni di realtà virtuale legate all’ambiente spaziale, con possibilità di ricadute su altri settori disciplinari quali la telemedicina, il training di operatori che devono usare macchinari complessi, e lo studio di fattori ergonomici di interazione tra oggetti tecnologici e utenti.

 

 

La realtà virtuale è interessante, per esempio, per la riabilitazione di chi ha avuto dei traumi e deve riprendersi, o per chi ha delle difficoltà congenite, magari motorie o neuromotorie, e potrebbe essere molto utile per abituare il corpo del soggetto ad assumere movimenti e posture corrette. Questo è un progetto che si sta perseguendo con alcuni istituti specializzati in disabilità. La realtà virtuale serve per imparare a muoversi in un ambiente, il che non è sempre facile. Ricordiamo che quando ci imbattiamo in assenza di gravità o in gravità ridotta (su Marte è un terzo di quella terrestre), abbiamo un comportamento che risente delle condizioni diverse da quelle in cui siamo abituati a vivere e a operare. Per cui è fondamentale imparare a conoscere a priori l’ambiente in cui si deve vivere e lavorare. La realtà virtuale è importante soprattutto in funzione di training, in tutti i sensi».

«Nel 2009 abbiamo ospitato a Bergamo, al Centro Congressi Giovanni XXIII, la prima conferenza europea della Mars Society – prosegue Sorrentino –, che è stata ospitata anche nel 2016, questa volta con una valenza internazionale per la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Mars Society americana Robert Zubrin. Ora ci accingiamo a organizzare un’altra conferenza molto importante, l’11 e 12 maggio, al Palazzo della Regione Lombardia, che si intitola Mars to Earth, da Marte alla Terra. Servirà a presentare tutte le tecnologie che si stanno sviluppando per supportare le...»

 

Per leggere l’articolo completo rimandiamo a pagina 39 di Bergamopost cartaceo, in edicola fino a giovedì 5 aprile. In versione digitale, qui.

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