Da un articolo di Wired

10 invenzioni che han fatto la storia di italiani sconosciuti (o quasi)

10 invenzioni che han fatto la storia di italiani sconosciuti (o quasi)
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La gloria eterna, tanto cara ai poeti, può venire anche da invenzioni rivoluzionarie, che si legano per sempre al nome del loro creatore. Meucci e il telefono, Marconi e le comunicazioni via onde radio, Volta e la pila; difficilmente queste personalità verranno dimenticate, anche perché ogni nazione spinge per dare il maggior risalto possibile ai geni di casa propria. In casi estremi, nascono questioni internazionali, come quella riguardante Graham Bell e Antonio Meucci, circa l’invenzione del telefono. La genialità è fondamentale per dare lustro a una nazione. Eppure, nel nostro caso, sembrerebbe che molti inventori siano stati dimenticati (o mai conosciuti), nonostante le formidabili idee e le geniali scoperte. Wired ha individuato 50 inventori geniali ma poco noti; noi vi raccontiamo i 10 più clamorosi.

 

1) La lampadina ad incandescenza

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Non solo la pila di Volta; quando si tratta di elettricità, siamo dei campioni. La lampadina è di norma associata a Thomas Alva Edison; ma nel 1880 Alessandro Cruto ideò un filo di grafite e platino che con il passaggio della corrente si illuminava. A Edison ci vollero invece altri 8 anni per giungere al medesimo risultato. Inizialmente Cruto riscosse un grande successo e avviò una produzione su vasta scala di lampadine; ma ben presto litigò coi soci e se ne andò lui stesso dall’azienda. Morì nel 1908 già dimenticato da tutti. A Torino gli sono state dedicate una via e un murale; un altro paio di vie a Roma e a Pisa.

 

2) Il motore a scoppio

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Uno dei pilastri del mondo moderno. Fu perfezionato in contemporanea nel 1880 da Enrico Bernardi e da Karl Benz, ma sappiamo tutti quale dei due è rimasto nei libri di Storia. Entrambi si ispirarono agli scritti di padre Eugenio Barsanti e Felice Matteucci che nel 1853 avevano descritto in modo completo un motore a scoppio. In particolare Bernardi è stato il primo ingegnere al mondo a costruire una macchina azionata da motore alimentato a benzina; ci riuscì nel 1884.

 

3) La macchina espresso

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Altra invenzione che ha segnato una svolta fondamentale della società occidentale. Come faremmo senza il caffè espresso? Deve aver pensato la stessa cosa Angelo Moriondo, nel 1884, quando mise a punto questa invenzione per soddisfare i clienti dei suoi alberghi, che avevano sempre molta fretta e volevano il loro caffè pronto in pochi istanti. Egli non sfruttò mai la sua invenzione a livello industriale; ne fabbricò solo pochi esemplari artigianali, che custodiva gelosamente nei suoi alberghi, sperando in questo modo di attirare molti turisti.

 

4) Fax fotografico

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Ne abbiamo inventate davvero tante. Nel 1906 Augusto Bissiri inviò una fotografia da una stanza all’altra, attraverso un collegamento fatto con cavi di rame. Undici anni dopo, nel 1917, riuscì a fare lo stesso, ma tra la redazione del Daily Mail di Londra e quella del New York Times in America. Con l’avvento di internet è stato decisamente superato, ma per anni il fax ha avuto un ruolo importantissimo. Eppure nessuno ricorda il povero Bissiri.

 

5) L’elicottero

È stato Corradino D’Ascanio a realizzarlo per primo. La costruzione e l’assemblaggio iniziarono nel 1925; i primi prototipi, il D’AT1 e il D’AT2, volarono solo per pochi secondi prima di schiantarsi a terra. Ma col terzo esemplare, nel 1930 furono conquistati vari primati internazionali: durata del volo (9 minuti scarsi), lunghezza (circa 1 chilometro) e ascesa verticale sul punto di partenza (18 metri). Il clamore fu internazionale, tutti copiarono l’idea di D’Ascanio, che l’anno successivo si trovava quasi in condizioni di povertà. Ma dal 1932 cominciò una proficua collaborazione con la Piaggio. Fu lui a ideare la Vespa nel 1945.

 

6) Il cambio della bici

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Pensate un po’ che fatica senza. L’introdusse nel 1935 Tullio Campagnolo, un ciclista di scarso successo sportivo e poi imprenditore decisamente migliore. Un cambio a bacchetta che consentiva di modificare il rapporto senza togliere la ruota della bici. Funzionava grazie a due leve, che spostavano la catena sul pignone adatto al tratto di strada percorso in quel momento. Campagnolo ebbe successo e nel 1979 ricevette dal Presidente Sandro Pertini il riconoscimento di Cavaliere del lavoro.

 

7) La Jacuzzi

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Un nome che sembra esotico, orientale. Invece fu Candido Enzo Jacuzzi, un italiano immigrato negli Stati Uniti, a dare il suo cognome all’invenzione. Una vasca da bagno che desse sollievo a suo figlio Kenny di 15 mesi, affetto da artrite reumatoide. Fu brevettata nel 1956 e commercializzata dal 1968. Negli anni Settanta il brevetto fu acquisito da un’altra azienda; questa assunse Roy Jacuzzi, che millantava di essere l’inventore della vasca. Solo trent’anni più tardi la questione è stata chiarita e il vero brevetto è stato riconosciuto alla Jacuzzi Corporation di Chino, California.

 

8) Il microchip

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Andiamo su cose più recenti. Il microchip di certo non è stato inventato così, all’improvviso, durante una notte insonne. C’è voluto tempo e molte teste che lavoravano assieme; ma a capo del progetto dell’Intel 4004 c’era Federico Faggi, fisico italiano. Erano i primi anni Settanta e quello di Faggin fu il primo microprocessore ad alte prestazioni. Ma il suo genio non si esaurì in quel frangente; oltre dieci anni dopo, nel 1986, fondò Synaptics, l’azienda che sviluppò i primi touchpad e touchscreen. Non è noto al grande pubblico, come altri geni dell’informatica, magari oscurati dai soliti due o tre; tuttavia negli anni ha ricevuto una valanga di premi e riconoscimenti, tra cui cinque lauree e due dottorati honoris causa.

 

9) L’Mp3

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Con l’informatica andiamo benone. Anche qui, il discorso è come sopra. Non un’invenzione solitaria, ma un lavoro di squadra. Negli anni Novanta è stato Leonardo Chiariglione a dirigere il team internazionale MPEG, che ha sviluppato tra le altre cose anche il celebre Mp3. E cioè? Un algoritmo capace di comprimere i file audio mantenendo una qualità accettabile del suono. Ogni volta che usate il vostro iPod o ascoltate musica su smartphone, tablet e pc, ringraziate il buon Leonardo (che parla sette lingue).

 

10) Hyper Search

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Sarebbe? Una componente molto importante dei motori di ricerca web. Nel 1997 fu Massimo Marchiori a ideare Hyper Search, un motore di ricerca che dava risultati non solo sui punteggi delle singole pagine web, ma anche in base alle relazioni tra quella data pagina e il resto della rete. Questo tipo di meccanismo fu poi esplicitamente ripreso da PageRank, che è la parte più importante dell’algoritmo di posizionamento di Google, stando a uno studio del 2013. Nel 2012, Marchiori ha presentato il nuovo motore di ricerca Volunia, ma poi è stato estromesso dal progetto.

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