Una donna fuori dal comune

Addio Wondy, ci hai insegnato a sfidare il cancro con il sorriso

Addio Wondy, ci hai insegnato a sfidare il cancro con il sorriso
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Wondy non era solo il titolo del suo libro, ma anche il suo soprannome sin dall'adolescenza, in linea con il suo spirito da Wonder Woman. Francesca Del Rosso, nata a Milano nel 1974 e morta la notte del 12 dicembre 2016, era molto più che una semplice giornalista e scrittrice. Da circa sei anni gli era stato diagnosticato un tumore al seno destro che, successivamente, aveva interessato anche il sinistro. Il suo però non è stato un percorso vissuto nell’intimità. Wondy aveva deciso di farsi portavoce delle difficoltà e soprattutto delle speranze di chi, come lei, stava vivendo quella malattia.

 

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Libri ma non solo. La sua positività si percepisce dal suo penultimo libro, Wondy - Ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro, in cui racconta, attraverso un romanzo autobiografico, la sua esperienza da “supereroina” moderna e dove scriveva: «Una Wonder Woman insomma, come ogni mamma che lavora. Quando le vengono diagnosticati due "sassolini" al seno, deve tirare fuori tutta la sua forza, il suo carattere agguerrito, ma anche saper accettare la propria estrema fragilità, per guardare al futuro e affrontare le cure nel migliore dei modi. Chemio, interventi, recidiva… Si può superare tutto, se ci si arma di sorriso». Tra le tante iniziative portate avanti dalla Del Rosso anche #CancroNonParole. Lo slogan, pubblicato sul suo blog per Vanity Fair, sottolineava l'uso improprio fatto da molti (anche dal Papa o Barack Obama) del termine cancro. L'utilizzo di questa parola in contesti esterni a quello medico, secondo Wondy offre un'immagine della malattia ben più tragica di quanto in realtà essa sia: «Le parole sono armi molto affilate e se usate male possono fare molti danni». Ad abbracciare questa campagna, come ricorda La Repubblica, anche la Onlus aBRCAdaBRA, che sostiene le persone che presentano le mutazioni genetiche Brca1 e Brca2 e che predispongono al tumore al seno. Francesca, solo due anni fa, aveva partecipato al programma di Daria Bignardi Le Invasioni Barbariche raccontando la sua esperienza attraverso le pagine del suo libro. Un racconto che dev'esserle costato molto visto che solo tre giorni prima aveva scoperto l'ennesima ricaduta della malattia. A rendere pubblica la notizia della morte il compagno Alessandro Milan, giornalista di Radio24, che ha twittato:

 

 

Straziante anche la lettera, scritta invece su Facebook, per salutare la moglie. Dal ricordo delle ultime parole fino a quello dei suoi amati viaggi: «Ti dicevo di chiudere gli occhi e tenermi per mano sulle spiagge di Samara, in Costarica; [...] tra le pietre millenarie della via Dolorosa a Gerusalemme, insomma in uno qualsiasi degli infiniti luoghi in cui mi hai portato, sempre in cerca di vita e emozioni». Oltre a un flusso di riflessioni e a momenti passati con la sua "Harry Potter" (soprannome che gli aveva affibbiato), molto spazio è anche dedicato ai ringraziamenti a medici e a chi l'ha seguita nel suo difficile cammino.

 

Chi era Francesca Del Rosso (al di là del tumore). Wondy ha iniziato a scrivere fin da giovanissima per il giornalino del suo liceo e, dopo la laurea in Filosofia, ha mosso i primi passi nel professionismo nella redazione televisiva di Sei Milano. A poco più di vent'anni ha collaborato con la Rai e Radio24 - Il Sole24Ore, per cui ancora oggi lavora il marito. Per dodici anni è stata giornalista esperta in contenuti multimediali per Rcs Mediagroup. Nel 2015, con il coraggio e il carattere che l'hanno sempre contraddistinta, ha deciso di lasciare il suo "tempo indeterminato" per diventare una giornalista freelance. Autrice di Radio24, ha collaborato nella squadra di Enrico Ruggeri per il programma Il falco e il Gabbiano e ha partecipato anche alla Rete Due della Radio Svizzera Italiana per alcuni radioreportage. Negli ultimi anni, infine, è diventata famosa grazie al suo blog per Vanity Fair, dove raccontava con sorprendente ironia e arguzia la sua stessa malattia. La sua passione più grande, come ha raccontato lei stessa, sono stati i viaggi che ha compiuto in giro per il mondo.

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