"Figlioccio" di Fedez e J-Ax

Chi è Fabio Rovazzi, la nuova star che comanderà la nostra estate

Chi è Fabio Rovazzi, la nuova star che comanderà la nostra estate
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Noi ci abbiamo provato a predire il futuro. Ci abbiamo provato a "indovinare" i tormentoni dell'estate 2016, le canzoni che allieteranno (o tormenteranno, appunto) l'estate appena cominciata. Sofia del bell'Alvaro, Vorrei ma non posto della coppia musicale di fatto Fedez/J-Ax, Duele el corazon dell'immancabile Enrique Iglesias. E probabilmente queste canzoni ci accompagneranno sul lungomare e nelle serate di feste e luna piena, ma ce n'è una che nessuno aveva predetto, nemmeno noi, e che alla fine potrebbe rivelarsi il vero grande successo di quest'anno: Andiamo a comandare di Fabio Rovazzi.

 

 

Un successo... storico. Viso e corporatura da nerd fatto e finito, in realtà il pezzo è stato lanciato a febbraio, ma il successo vero e proprio è arrivato soltanto nelle ultime settimane. E non un successo qualunque, visto che Andiamo a comandare è entrato di diritto nel grande libro della storia musicale nostrana. È, infatti, la prima canzone del mercato discografico italiano a conquistare il disco d’oro solo grazie allo streaming. Il singolo è disponibile su iTunes solo da venerdì 17 giugno e poche ore dopo l’uscita ha raggiunto la seconda posizione della classifica singoli. Il video del brano ha inoltre sfondato il muro delle 22 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il pezzo sta funzionando anche su Spotify, dove rimane stabile alla posizione n.10 della classifica Top 50 Italia. Numeri pazzeschi, che hanno reso Fabio Rovazzi il nuovo fenomeno della rete. Merito dell'innegabile simpatia del pezzo, demenziale e ballabile al punto giusto; della simpatia del cantante, decisamente lontano dall'immagine del rapper a cui siamo abituati; ma anche dell'abito che è stato cucito addosso alla perfezione sia al personaggio che alla canzone, ideato guarda caso da due maestri dei tormentoni, ovvero Fedez e J-Ax.

 

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Chi è Fabio Rovazzi. Ma chi è questo 22enne milanese che tutto pare fuorché un cantante di successo? Fabio Rovazzi nasce (il 18 gennaio 1994) e cresce nel quartiere di Lambrate. Sin da giovanissimo si avvicina al mondo del web come videomaker e autore, collaborando con alcuni dei più importanti youtuber nella realizzazione dei loro video, e coltiva la sua passione per la musica elettronica. Nel 2014 apre la sua pagina Facebook e inizia a realizzare i propri video. Lo stile ironico e comico-demenziale piace sin da subito e i suoi sketch, che si fanno beffa di disavventure quotidiane e di atteggiamenti diffusi, diventano rapidamente virali. Si inizia ad occupare anche dei video di artisti come Merk & Kremont, il duo di dj/producer italiano che nel 2014 è stato inserito nella top 100 dei dj mondiali stilata da DJ Magazine, e Fred De Palma, oltre che per importanti brand italiani. Il suo lavoro, e soprattutto la sua rapida ascesa social, non passa inosservata e due artisti attenti al mondo di Facebook e dintorni come Fedez e J-Ax si accorgono di lui. Dall'amicizia alla richiesta di collaborazione il passo è breve. Come già successo con altri giovani artisti, il super tatuato giudice di X Factor e l'ex frontman degli Articolo 31 iniziano a lavorare per costruire un'immagine di Rovazzi sempre più forte. Lui, dal canto suo, ricambia realizzando video per entrambi. Nel 2016 il grande passo: Fabio affida il proprio management alla label Newtopia, sotto l’egida di Fedez e J-Ax, e pubblica Andiamo a comandare.

 

 

Perché piace Andiamo a comandare. Come scrive Dagospia, il brano di Rovazzi «imita, ma con stile, l'Harlem shake, che ha prima esaltato e spaccato le palle a mezzo mondo nel 2012, una canzone con all'interno un beat che ti dà la scusa di scatenarti in modo incontrollato e cazzone, perfetto per feste e discoteche. Lo stesso principio che era dietro a Macarena e Asereje, con la differenza che i maschi possono ballare senza vergognarsi, anzi, si scatenano con lo spirito cameratesco e un po' bauscia di Andiamo a comandare. Geniale». Il successo del brano probabilmente si nasconde in questa sua leggerezza, anche se lo stesso autore, intervistato da RTL 102.5, ammette di non aver ancora ben capito il motivo di tanto clamore: «La musica elettronica penso sia molto ben prodotta e comunque, in sé, la canzone è orecchiabile. C'è poi il video che ha tante caratteristiche che possono catturare l'attenzione. Però intendiamoci, non so ancora oggi il perché di tutto questo successo». Di certo il ragazzo (che vive solo già da 3 anni) ha messo tanto di sé nella canzone. Un testo controcorrente, dove canta "Non mi fumo canne / Sono anche astemio / Io non faccio brutto": «È quello che sono io - spiega -. Ho iniziato come videomaker per i locali e ho girato parecchio nei locali. Posso dire che non mi piacciono gli eccessi ed è anche per questo che sono rimasto nauseato da certe cose». Ora ha ammesso di stare lavorando al suo secondo brano. Il tormentone dell'inverno?

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