Cervelli in fuga

Fabio, dal conservatorio a Bergamo al tour con l'orchestra rock in Russia

Fabio, dal conservatorio a Bergamo al tour con l'orchestra rock in Russia
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Ha messo il violino in valigia e ha lasciato Trezzo e l’Italia, patria della musica classica, per girare il mondo e trovare fortuna in Russia come direttore di una singolare orchestra, capace di  miscelare sapientemente le melodie sinfoniche a quelle rock in grado di riempire anche stadi da 12mila spettatori. Il cervello in fuga della musica classica è nato il 29 novembre del 1979 sulle rive dell’Adda nel vicino ospedale Crotta Oltrocchi di Vaprio e si chiama Fabio Pirola. È un trezzese doc, la sua famiglia vive ancora in città, dove lui è cresciuto e ha frequentato le scuole dell’obbligo. Dopodiché è andato a Bergamo per compiere e perfezionare i suoi studi musicali e diplomarsi all’istituto musicale «Gaetano Donizetti» e poi a Milano all’accademia internazionale della musica «Claudio Abbado». A quel punto il trezzese ha deciso di compiere il grande salto. «Anche se l’Italia è la patria della classica sapevo che dovevo andare all’estero per progredire il percorso professionale», ha ammesso il giovane, ma già affermato musicista e direttore d’orchestra. Negli Stati Uniti ha frequentato  la «Juliard school» di New York e in Russia il conservatorio statale «Rimsky-Korsakov» di San Pietroburgo. E, dopo una breve parentesi in Oman, a insegnare ai più piccoli l’innovativo metodo «Dalcroze», ispirato al suo inventore (l’omonimo pedagogo svizzero), che utilizza la musica per sviluppare coordinazione, psicomotricità, condivisione e lavoro di gruppo, si è trasferito a San Pietroburgo.

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Nella capitale russa del balletto e della seconda arte è diventato il direttore musicale del progetto «Concord Orchestra». «Raggruppa una formazione che varia da un minino di 20 a un massimo 50 musicisti professionisti, provenienti da tutti gli stati dell’ex Unione Sovietica a cui a volte si aggiunge anche un corpo di ballo - ha spiegato - Il repertorio varia in base al progetto, considerando generi musicali come il rock, il pop, il folk, ma anche il tango e le colonne sonore cinematografiche». Si è infatti da poco conclusa una tournée dedicata al rock sinfonico che ha visto il direttore trezzese e la «Concord Orchestra» esibirsi in 44 città sparse per tutta la Russia, e raggiunte con un autobus che ha viaggiato per 25mila chilometri, per un totale di circa 40mila spettatori. Nei video che si trovano in rete si vede il trezzese che, invece, del tradizionale completo da direttore d’orchestra sfoggia un giubbotto di pelle e dirige con disinvoltura sia l’orchestra che il gruppo rock. «Grazie al progetto Concord siamo inoltre riusciti a portare in Russia, nella sala del Cremlino di Mosca, dopo 30 anni di assenza, il compositore Maurizio Fabrizio e il cantante Riccardo Fogli, per un tributo alla canzone pop italiana». I prossimi progetti che vedranno impegnato Fabio Pirola e la sua orchestra saranno dedicati alle colonne sonore del compositore d’Oltralpe Michel Legrand, vincitore di tre premi Oscar, e a un viaggio con Ken Hensely nell’hard rock anni Settanta per omaggiare le sonorità degli «Uriah Heep». Dopodiché, quando per lui sarà venuto il momento di posare la bacchetta e di andarsene in ferie, tornerà nella sua Trezzo per riabbracciare i suoi cari e ricaricare le energie all’ombra della Torre viscontea.

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