È anche presidente di una squadra femminile

Che fine ha fatto Sandro Tovalieri

Che fine ha fatto Sandro Tovalieri
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Atalanta-Cagliari è anche la sua partita. Certamente perché ha vestito entrambe le maglie ma, soprattutto, perché proprio lui, quella fredda sera del 14 dicembre 1995, firmò una delle imprese più folli che la storia recente della Dea ha regalato. Sandro “Cobra” Tovalieri è il protagonista del nostro appuntamento settimanale dal titolo “Che fine ha fatto?” e basta ricordare quell’incredibile 4-2 per rinfrescare emozioni che, al tempo, erano addirittura gelide.

Prima la neve, poi la semifinale. L’Atalanta stava giocando da protagonista l’edizione 1995/1996 di Coppa Italia. Dopo la grande vittoria contro la Juventus grazie al gol di Gallo nel secondo tempo supplementare che valse il passaggio del turno negli ottavi di finale, la Dea perse a Cagliari per 1-0 la gara di andata dei quarti di finale.

Bergamo, quel giovedì 14 dicembre 1995, era sotto la neve ed il rischio che Mondonico e i suoi ragazzi non potessero scendere in campo era davvero concreto. La grande laboriosità dei bergamaschi, però, fece la differenza e, grazie all’intervento dei ragazzi della Curva, in men che non si dica il tereno di gioco venne completamente liberato dalla coltre bianca e il direttore di gara Treossi di Forlì diede inizio alla contesa.

Tovalieri e Morfeo portarono l’Atalanta sul 2-0, le reti dei rossoblù firmate da Bressan e da Silva sembravano destinate a spegnere il sogno ma dal 35’ al 38’ del secondo tempo successe qualcosa di incredibile: Federico Pisani riportò avanti l’Atalanta, il Cobra insaccò subito il 4-2 ribattendo in gol una conclusione parata di Morfeo e addirittura al 42’ una discesa del folletto numero 14 (Chicco Pisani) mise Tovalieri nella condizione di battere Fiori per la personale tripletta: il tocco ravvicinato finì in Curva Nord, ma fortunatamente l’errore non fu decisivo e al fischio finale la Dea poté festeggiare il passaggio in semifinale.

 

 

Pochi lampi, stagione incolore. Emozioni di Coppa a parte, l’annata di Sandro Tovalieri in maglia nerazzurra non fu particolarmente foriera di soddisfazioni. In 32 gare tra campionato e Coppa, il numero 18 nerazzurro segnò appena 8 gol distinguendosi, tra l’altro, per le doppiette realizzate. Oltre a quella con il Cagliari in Coppa, Tovalieri realizzò due reti in casa del Bari nel 3-1 a favore dell’Atalanta ed altre due nel 3-1 interno rifilato al Vicenza.

Gli ultimi due gol segnati dal "Cobra" all’ombra di Città Alta hanno un sapore decisamente diverso. Il 19 novembre 1995 Atalanta-Sampdoria finì 3-2 a favore dei nerazzurri, la rete di Seedorf a metà ripresa cacciò all’inferno la Dea portando in vantaggio i doriani, ma un’autorete di Karembeu e la zampata finale di Tovalieri al 90’ minuto regalarono a Mondonico tre punti molto importanti. Pochi giorni dopo, era il 23 dicembre 1995, la Lazio suonò un perentorio 5-1 all’Atalanta: proprio Tovalieri, ad inizio ripresa, siglò la rete della bandiera.

Ecco tutti i suoi gol in campionato

Bari-Atalanta

 

 

Atalanta-Sampdoria

 

 

Atalanta-Vicenza

 

 

Lazio-Atalanta

 

 

Una carriera lunga e importante. Parentesi bergamasca a parte, la carriera di Sandro “Cobra” Tovalieri è di tutto rispetto. Prima di arrivare a Bergamo, il grande pubblico lo aveva conosciuto grazie a tre splendide stagioni con la maglia biancorossa del Bari: chi non ricorda il famoso “trenino”. Con 82 presenze e 40 gol complessivi, lo score era veramente di tutto rispetto e, infatti, a Bergamo ci si aspettava qualcosa di più dal suo impiego.

Il “Trenino” di Protti e Tovalieri

 

http://youtu.be/DyfYLywbONM

 

In totale, sono 427 le presenze ufficiali di Tovalieri nei campionati italiano con 143 reti realizzate. Nato a Pomezia nel 1965, i primi passi nel calcio che conta li ha mossi con la maglia della Roma nella stagione 1982/1983. Partito dalla Capitale, il giro d’Italia di Tovalieri ha percorso le tappe di Pescara, Arezzo, Avellino, Ancona, Bari, Bergamo, Reggio Emilia, Cagliari, Genova sponda Sampdoria, Perugia e Terni prima di chiudere con il calcio giocato di nuovo a Reggio Emilia nel 2000.

In maglia cagliaritana, Tovalieri ha ritrovato la vena realizzativa dei giorni migliori. Arrivato a metà campionato, purtroppo per lui non riuscì nella grande impresa di salvare il Cagliari: 12 reti in 23 presenze valsero solo lo spareggio con il Bologna. Tovalieri segnò una rete anche in quella gara decisiva, ma alla fine vinsero i felsinei e per i sardi arrivò la retrocessione.

Tra il 2005 e il 2013 Tovalieri ha insegnato calcio nelle formazioni giovanili della Roma. Prima con gli esordienti, poi con i giovanissimi e infine con gli allievi (prima regionali e poi nazionali). L’ex attaccante ha plasmato per tante stagioni giovani ragazzi che si sono poi affermati in serie A (Romagnoli, difensore attualmente in forza alla Sampdoria è una sua creazione). Una riorganizzazione del settore giovanile capitolino lo ha tagliato fuori ma, nonostante alcune offerte (Lazio su tutte), il Cobra ha deciso di dedicarsi al suo progetto di calcio.

Che fine ha fatto, oggi, Tovalieri? Attualmente il “Cobra” (così soprannominato per le sue spiccati doti dentro l’area di rigore) è direttore tecnico della scuola calcio “ASD Racing Club – Sandro Tovalieri” di Ardea, sul litorale laziale. L’iniziativa è nata nel 2000, subito dopo l’abbandono del calcio giocato e ha l’obiettivo di dare a tutti i ragazzi della zona la possibilità di giocare a calcio.

Grazie ad istruttori qualificati, oltre 300 ragazzi dai 5 ai 13 anni possono giocare, allenarsi e divertirsi nello stupendo Centro Sportivo di Tor San Lorenzo. Immersa nel verde della “Pineta di Liberti”, la struttura è molto ampia e, oltre ai campi da gioco in erba sintetica (tutti dotati di illuminazione), ci sono ben 18 spogliatoi, un’area dedicata alle visite mediche e alla fisioterapia e punti di ristoro.

Lo stadio è dedicato alla memoria della moglie di Sandro Tovalieri, Laura Nardoni, prematuramente scomparsa nel 2007 e da sempre al fianco del marito nello sviluppo di attività con i giovani. Da alcune stagioni, Tovalieri organizza con la sua società il memorial dedicato alla moglie Laura e, negli anni, la partecipazione di grandi squadre ha spinto diversi addetti ai lavori a definire la manifestazione “un piccolo Viareggio”.  Nel 2014 il torneo è stato vinto dal Barcellona, nell’albo d’oro della kermesse riservata ai giocatori della categoria Giovanissimi c’è anche l’Atalanta che ha conquistato la finalissima nel 2012.

www.memoriallauranardoni.it  (qui qualche foto)

 

SANDRO TOVALIERI

 

Oltre all’impegno con i giovani, l’ultima attività in ordine di tempo che coinvolge l’ex bomber è la presidenza onoraria della formazione di calcio femminile della Res Roma. La formazione giallorossa milita nel massimo campionato nazionale, l’obiettivo di Tovalieri è quello di contribuire con la sua esperienza ad aumentare il tasso tecnico per portare le ragazze della presidentessa Diana Stefani al top del movimento in gonnella italiano.

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