Presente American Sniper?

I Navy Seals, le truppe scelte che fanno impallidire i Marines

I Navy Seals, le truppe scelte che fanno impallidire i Marines
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American Sniper, l’ultimo lavoro di Clint Eastwood uscito due anni fa nei cinema italiani, raccontava la storia reale (con le dovute licenze cinematografiche) di Chris Kyle, una vera e propria leggenda dell’esercito americano. Di professione cecchino, era membro del corpo militare dei Navy Seals, le Forze per Operazioni Speciali della Marina degli Stati Uniti. Un corpo scelto, quindi, chiamato a intervenire nei momenti di maggior delicatezza e pericolo: per intenderci, costituiscono il gruppo che ha trovato e ucciso niente meno che Osama Bin Laden. E sono considerati uno dei corpi militari dall’accesso più difficile, viste le pressoché disumane pressioni fisiche e psicologiche a cui le reclute sono sottoposte; anche perché, una volta divenuti ufficialmente membri dei Seals, la loro vita assume un unico scopo: uccidere.

 

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Il durissimo addestramento dei Seals. Il nome deriva dall’acronimo fra le parole SEa (mare), Air (aria) e Land (terra), ad indicare la loro capacità di operare in qualsiasi ambiente: l’addestramento prevede infatti sessioni di terra, acqua e aria, così da ottenere, alla fine, una sorta di soldato perfetto. Come si accennava, entrare a far parte dei Seals è impresa quasi impossibile: di tutti coloro che iniziano il periodo di addestramento, circa il 95 percento del totale abbandona prima della fine.

Anzitutto, per essere ammessi occorre essere già in possesso di determinate capacità fisiche, come ad esempio riuscire a coprire 450 metri di nuoto in circa 12 minuti, 2,5 chilometri di corsa in 11 minuti, e fare 50 addominali in meno di 2 minuti. Il periodo di formazione vero e proprio dura complessivamente 46 settimane, suddivise in periodi di varia lunghezza. La prima parte si compone di 25 settimane, ed è il momento di maggior scrematura, quello in cui circa l’80 percento delle reclute abbandona.

Questo primo periodo è un massacrante susseguirsi di interminabili allenamenti fisici effettuati sotto le più pressanti condizioni psicologiche, e trova il suo culmine nella cosiddetta “hell week”, solitamente la quinta settimana: consiste in 5 giorni di ininterrotto allenamento, con la possibilità di dormire per sole 2-4 ore nell’arco di tutto il periodo, comprendendo fasi di esercizi fisici compiuti per 72 ore di fila, senza mai interruzioni. Naturalmente, i casi di cedimenti fisici e psicologici sono considerati ordinari, ecco perché il tutto si svolge nel continuo accompagnamento da parte di un team medico.

 

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Terminata questa infernale settimana, le reclute rimaste potranno riposare per due giorni, prima di riprendere l’addestramento che, per le settimane successive, riguarda operazioni in acqua e su terra, in condizioni più che estreme (saper nuotare in acque gelide per almeno 50 metri senza mai prendere fiato è considerato il minimo sindacale).

Terminate queste 25 settimane, alle reclute toccano 21 giorni di paracadutismo, perfezionando così le abilità del soldato. Successivamente, le ultime 15 settimane sono devolute all’ultima fase formativa, in cui vengono insegnati alla recluta gli ultimi dettagli della vasta scienza militare americana. Al termine di questa infinita trafila, il risultato è un soldato perfettamente efficiente ovunque e in ogni circostanza, che vive ormai per un unico scopo: uccidere, e farlo nella maniera più rapida ed efficace possibile. Non c’è spazio per le remore per un Seal, per capire se quello che si ha davanti è effettivamente un obiettivo che vale la pena eliminare: l’unica etica esistente è quella della morte, e se l’ordine è uccidere, uccidere è l’unica cosa da fare.

 

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I Seals nella storia. Le radici dei Seals affondando nella Seconda Guerra Mondiale, dove, pur senza l’odierno nome, venne creata un’unità speciale dei marines con il compito di eseguire le più delicate operazioni navali e sottomarine. Negli anni Sessanta, poi, questi corpi espansero il loro raggio d’azione anche alle azioni di terra e di aria, acquisendo quindi la denominazione che oggi tutti conoscono. La prima operazione ufficiale dei Seals fu in Vietnam, dove vennero inviati con lo scopo di addestrare i militari sudvietnamiti, alleati con gli americani, e successivamente ad espletare vere e proprie operazioni di terra. Nei vari conflitti in cui gli Stati Uniti sono stati (e sono tuttora) coinvolti negli ultimi 20 anni, dai Balcani all’Iraq fino all’Afghanistan, i Seals hanno sempre ricoperto un ruolo fondamentale, essendo peraltro coloro che, come detto, hanno saputo rintracciare ed uccidere il numero uno di al-Qaeda Osama Bin Laden.

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