Europei di Berlino

L'Italia brilla sulle lunghe distanze Merito di due ragazzi adottati

L'Italia brilla sulle lunghe distanze Merito di due ragazzi adottati
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Era da tanto che l’Italia non correva così sulle lunghe distanze. Dopo tanti anni dalle mitiche medaglie di Alberto Cova o Salvatore Antibo, ci sono voluti due ragazzi adottati, ambedue nati in Etiopia, per riportare il tricolore sul podio, seppur sul gradino più basso. Yemaneberhan Crippa, detto Yema, è arrivato terzo nei 10mila metri, mentre Yohanes Chiappinelli ha raggiunto lo stesso risultato nei 3000 siepi.

Yohanes. Yohanes è nato ad Addis Abeba il 18 agosto 1997. Ma nel 2004 è stato adottato da una coppia di genitori senesi, i coniugi Chiappinelli, Rita e Raffaele, ambedue professori di analisi matematica all’Univesità di Siena. Lo chiamano familiarmente Yoghi, e ha due sorelle gemelle, italianissime. Una delle due, oggi 32enne, vive proprio a Berlino. E quindi era sugli spalti a seguire in diretta l’impresa del fratello. Mamma Rita ha spiegato che dopo le due bambine avrebbe voluto un altro figlio. Ma non veniva. Così hanno deciso per l’adozione, con domanda depositata nel 2001 e traguardo raggiunto il 2 marzo 2005 quando Yohanes è entrato a far parte della loro famiglia.

 

Yohanes Chiappinelli

 

Yemaneberhan. Più romanzesca invece la vicenda di Yemaneberhan Crippa, che è nato sempre in Etiopia, a Yollo, nel 1996, in una zona poverissima di un paese già poverissimo, su un altopiano a 3mila metri di altezza. Quando i genitori muoiono di malattie i tre bambini vengono portati nell’orfanotrofio di Addis Abeba, gli altri tre vengono affidati a degli zii. Ed è qui che arrivano Roberto e Luisa Crippa, una coppia di Milano. Avviano le pratiche di adozione per tre bambini, tra cui  Yemaneberhan, ma quando scoprono che ci sono anche altri fratelli, li adottano tutti e si trasferiscono dalla Lombardia in Trentino, a Montagne, un piccolo comune di 200 abitanti nella valli Giudicarie, a un’ora da Trento. E a loro, per completare l’opera, decidono di aggregare anche tre cugini, per un totale di nove figli adottati. L’idea di andare via dalla città è per fra crescere i ragazzi in un clima più sereno.

 

 

Hanno tutti una naturale propensione allo sport. Così Yemaneberhan e suo fratello Nekagenet si lanciano nell’atletica dopo aver giocato a calcio. E scoprono di essere dotati. E molto. Si allenano sotto la guida di Massimo Pegoretti. Sia nel cross e la corsa in montagna. Nella categoria juniores Yema è stato campione europeo di cross, mentre Neka, classe 1994, ha vinto il titolo mondiale di corsa in montagna nella stessa categoria. A loro tre anni fa un regista, Matteo Valsecchi, ha dedicato anche un film, Yema e Neka. Adesso i ragazzi si sono fatti quasi tutti una vita indipendente. C’è anche una sorella, Elisabet, che ha scelto di tornare in Etiopia per aiutare il suo Paese d’origine a uscire dalla lunga povertà. Solo mamma Luisa, la mamma adottiva, ha alzato bandiera bianca e nel 2013 ha deciso di tornare a Milano. Così nelle foto da medagliato Yema compare solo con papà Roberto. Chissà se a quel bronzo aggiungerà qualcos’altro questa sera dove è in gara per i 5mila metri…

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