La canonizzazione in piazza San Pietro

Madre Teresa, ma voi sapevate che non era ancora santa?

Madre Teresa, ma voi sapevate che non era ancora santa?
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Domenica 4 settembre in piazza San Pietro la suora dei poveri, Madre Teresa di Calcutta, sarà proclamata santa da Papa Francesco. È uno degli eventi più attesi del Giubileo della Misericordia. Madre Teresa, che si definiva «una matita nelle mani di Dio», è una delle figure più note nella storia del cattolicesimo del Novecento. Per renderle omaggio ci saranno delegazioni di 15 Paesi del mondo e alla cerimonia sono attese centinaia di migliaia di persone. Telecamere da tutto il pianeta seguiranno la cerimonia. La piccola religiosa albanese era nata a Skopje nel 1910 ed è morta a 87 anni dopo essere divenuta celebre nel mondo per il suo impegno tra i più bisognosi dell'India.

 

Il fatto che una come Madre Teresa venga proclamata santa sembra quasi una non-notizia: chi ha mai dubitato che una come lei non lo sia? La suora albanese è santa da sempre nell’immaginario popolare, dentro e fuori dalla chiesa. Del resto come ci si potrebbe spiegare quella dedizione totale ai poveri più poveri; a quelle centinaie di uomini, donne e bambini a cui non si poteva dare nessuno futuro migliore, ma solo un modo più degno e umano di morire? Per stare tutta la vita vicino ai poveri, senza aver mai la chance di farli uscire dalla povertà bisogna essere un po’ santi.

 

INFOGRAFICA: MADRE TERESA

 

 

Il miracolo. Fatto sta che Madre Teresa per la chiesa sino ad oggi era solo beata, in quanto mancava il miracolo che autorizzasse la canonizzazione: nel dicembre scorso il miracolo è stato riconosciuto e quindi oggi, domenica 4 settembre 2016, la suora di Calcutta salirà agli altari. Il miracolo è di quelli davvero prodigiosi, dal punto di vista delle conoscenze mediche. Riguarda un uomo, oggi quarantatreenne, ridotto in fin di vita da «ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo» e già «sottoposto a trapianto renale e in terapia con immunosoppressori», come recitava la diagnosi impietosa.

 

MADRE TERESA: IL MIRACOLATO, "PIENO DI GRATITUDINE, NON MI SENTO SPECIALE"

 

«Nessuna spiegazione scientifico-medica». Il miracolato, un ingegnere di 35 anni al momento della diagnosi, nel 2008, si era da poco sposato. Gli erano stati trovati otto ascessi al cervello: situazione disperata affrontabile solo con un’operazione chirurgica. Quando il 9 dicembre varcò le porte della sala operatoria era già entrato in coma. L’intervento però subì un ritardo: quando i medici si ripresentarono trovarono il paziente seduto sul lettino, sveglio, asintomatico, ritornato perfettamente cosciente. «Mai visto un caso come questo», ha ammesso il medico curante nella deposizione. «Non posso dare una spiegazione scientifico-medica». Miracolo dunque, perché quel 9 dicembre parenti e amici avevano deciso la strategia della preghiera a Madre Teresa: in particolare la moglie dell’ingegnere, che alla suora di Calcutta era particolarmente devota. La canonizzazione farà felice le 5300 suore che oggi fanno parte delle Missionarie della carità, l’ordine fondato da Madre Teresa. Ma farà felice anche Geraldine Chaplin, che nel 1997, interpretò la sua parte nel primo film a lei dedicato; o Olivia Hussey che invece fu la Madre Teresa (bravissima) nella miniserie televisiva del 2003. O Michele Paulicelli che della storia della suora albanese ha fatto addirittura un musical di successo.

 

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Una santa molto "rock". Perché a dispetto dell’immagine così scavata, esile, solcata da rughe profonde come i drammi che ogni giorno doveva affrontare, Madre Teresa è anche una santa molto “rock”, secondo la celebre categoria di Celentano. È un personaggio che stimola positività, voglia di darsi da fare, apertura verso gli altri, simpatia umana senza riserve e senza etichette. Per questo è una santa al si sopra di ogni sospetto. Se ne era accorto anche uno scrittore poco propenso a concessioni devozionali, come Pier Paolo Pasolini. Il quale durante un viaggio in India negli anni Sessanta, arrivato a Calcutta venne a sapere di quella suora che non si tirava indietro davanti a niente, e volle andare a trovarla. La vide lavorare, darsi da fare senza tregua. Non volle disturbarla. Poi nel libro che raccoglie il diario di quel viaggio, testimoniò tutto il suo stupore per quello spettacolo inatteso e inspiegabile. E scrisse: «Suor Teresa è una donna anziana… di una bontà senza aloni sentimentali, senza attese, tranquilla e tranquillizzante, potentemente pratica… ha l'occhio dolce, che, dove guarda, "vede". Assomiglia in modo impressionante a una famosa Sant'Anna di Michelangelo». Per Pasolini era già “santa” 50 anni fa...

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