Un viaggio nell'anima

Un’odissea (in moto) fra i ghiacci Da Stezzano all’aurora boreale

Un’odissea (in moto) fra i ghiacci Da Stezzano all’aurora boreale
Pubblicato:
Aggiornato:

Un viaggio avventuroso tra le bellezze incontaminate dei paesaggi nordici. Un percorso di oltre 10mila chilometri, tra freddo, intemperie, fatica e lontananza da casa, per dimostrare che le sfide non hanno età. A intraprendere questo impervio itinerario, insieme ad altri tre centauri, è stato lo stezzanese Riccardo Piazzoli che, qualche mese fa, è stato selezionato per partecipare a Nordkapp adventures, il nuovo programma televisivo di Marcopolo dedicato agli over 60. Con i suoi compagni di missione Leonardo Pezzoli, Bruno Cappelletti e Corrado Borghi ha condiviso la passione per la moto ma, soprattutto, per le avventure estreme. Per la realizzazione delle sette puntate di questo talent show sono stati coinvolti anche Marco De Domenico, speaker e doppiatore pubblicitario, che con la sua sensibilità è riuscito a cogliere e raccontare tutte le sfumature emotive dei quattro partecipanti, e il coach Maurizio Desio. Un team tecnico e una troupe televisiva hanno accompagnato i concorrenti in una missione ai limiti dell’impossibile: raggiungere in moto Capo Nord in pieno inverno, con temperature polari.

 

 

Le tappe. Nella prima puntata, Riccardo e gli altri protagonisti sono partiti in camper da Monza, in una gelida mattina di gennaio, alla volta di Oslo dove arriveranno tre giorni dopo, attraversando l’Europa. Ma l’avventura vera e propria è iniziata quando i driver hanno appoggiato le gomme chiodate delle loro motociclette sull’asfalto scandinavo ricoperto di ghiaccio. Quello è stato solo l’inizio di un viaggio che li ha condotti fino all’ultimo baluardo di terra prima del Mar Glaciale Artico. «Questa movimentata spedizione tra i ghiacci, guidata dal nostro coach, è partita in moto da Oslo con le sue ricchezze e i suoi bellissimi musei – racconta Riccardo Piazzoli –. Abbiamo visitato il museo Nazionale che custodisce i quadri di Munch tra cui il celebre Urlo, il museo dello sci e il museo delle navi vichinghe. Durante le varie tappe abbiamo avuto la possibilità non solo di metterci alla prova ma anche di scoprire luoghi ricchi di storia e di fascino. Siamo passati per la città Trondheim, abbiamo visitato l’Arctic Cirlce Motorcycle Museum di Mo I Rana. A Fauske, in Finlandia, abbiamo partecipato alla festa nazionale del popolo Sami. Siamo poi passati per Narvik, Tromso, Kilpisjarvi, Alta, Honningsvag. Mi ha colpito anche il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi in Lapponia. Abbiamo attraversato la costa norvegese verso Capo Nord passando attraverso un’escursione con le motoslitte».

 

Prima giornata di sole...

"E' una cartolina quella lì, guarda che roba!" - Per la prima volta il sole fa capolino sulla nostra avventura... ed è subito spettacolo della natura! Non perderti le meraviglie norvegesi, ogni martedì sera su Marcopolo

Pubblicato da Nordkapp Adventures su Venerdì 25 maggio 2018

 

Le difficoltà. Al di là degli aspetti culturali, le vere protagoniste di questa spedizione sono state la fatica, la sofferenza e le temperature glaciali, tutti aspetti che hanno messo a dura prova i quattro driver: «Sono appassionato di motoalpinismo e da strada, quindi sono abituato a sentieri sconnessi e ghiacciati – prosegue Piazzoli –. Però in questa occasione ho affrontato momenti pesantissimi. Ho avuto problemi alle estremità delle dita, avevo i piedi blu. Il primo inghippo si è verificato subito. Dopo 600 chilometri a temperature siderali, guidando per quasi dieci ore filate su uno strato di ghiaccio alto una spanna, siamo arrivati a Trondheim che era notte fonda. È successo di tutto, abbiamo forato gli pneumatici di due scooter ed entrambe le ruote di destra di uno dei carrelli a corredo dei camper di appoggio. Il camper del nostro coach Maurizio Desio, con le tute e i guanti termici a bordo, è rimasto a Oslo per un’avaria alla frizione e ci ha raggiunto soltanto dopo due giorni. Ci dicevano che il freddo vero sarebbe arrivato più in là, verso la Finlandia, invece i primi due giorni c’erano 24 gradi sotto lo zero con vento a 100 chilometri all’ora. Fermarsi nell’unica area di servizio presente sulla strada significava prendersi un attimo di tregua sorseggiando una bevanda calda e scambiando due chiacchiere con il giovane gestore che ci ha spiegato come pronunciare correttamente la parola “Oslo”, sia nel dialetto locale che nel norvegese nazionale».

 

Ce l'hanno fatta!

L'ultimo è stato un "bel chilometro di follia" ma alla fine ce l'hanno fatta ?? Se vi siete persi l'arrivo a Nordkapp o volete rivedere le gesta eroiche dei nostri centauri, l'appuntamento è su Marcopolo, dal 1 luglio ogni domenica alle 21.15.

Pubblicato da Nordkapp Adventures su Martedì 12 giugno 2018

 

Un viaggio dell'anima. Nordkapp Adventures è anche un viaggio nell’anima, un’esperienza mistica che riconcilia con il mondo e mette a nudo le proprie fragilità. Il momento più intenso è arrivato alla fine del viaggio, a Capo Nord, quando i protagonisti si sono ritrovati di fronte all’incantevole spettacolo dell’aurora boreale: qualcuno pregava a mani giunte, molti provavano a fotografarla, i cameraman imprecavano perché una luce così flebile è difficile da filmare, altri tiravano le somme di una vita mai avara di emozioni. «Ricordo che la giornata era bellissima, il cielo terso – dice Piazzoli –. L’aurora boreale è durata un’ora e mezza, forse due. Eravamo solo noi e alla fine abbiamo fatto un brindisi». Per intraprendere questa avventura Piazzoli ha lasciato a casa con il fiato sospeso la moglie e i due figli che hanno seguito passo dopo passo tutte le disavventure di papà Riccardo. «I miei familiari mi supportano sempre. Si fidano di me perché ho 35 anni di motoalpinismo alle spalle. Sono un avventuriero ma vado molto cauto. Oltre all’esperienza ci vuole un po’ di fortuna. Io ho un angelo custode, il mio babbo che dal cielo mi protegge».

Seguici sui nostri canali