Un successo oltre ogni aspettativa

Il trionfo di The Floating Piers Il Sebino è nel turismo mondiale

Il trionfo di The Floating Piers Il Sebino è nel turismo mondiale
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Il successo è stato aldilà di tutte le aspettative. I numeri sfiorano il milione e mezzo di visitatori in 16 giorni: medie molto simili ad Expo, ma grazie all’attrazione di un unico “padiglione”, quello immaginato e realizzato da Christo, artista e infaticabile utopista. Qualcuno si è azzardato a fare calcoli un po’ mercantili: ma un’operazione di marketing territoriale come questa viene valutata oltre i 50 milioni di euro: basti pensare che il New York Times ha messo il Lago d’Iseo tra le mete imperdibili del 2016. Con passerella o senza.

Nei conteggi economici vanno poi inserite le ricadute, nient’affatto virtuali, derivate da parcheggio, ristorazione, accoglienza (booking.com, il sito più frequentato per le prenotazioni alberghiere dava l’occupazione delle camere di Brescia al 95 percento: percentuale assolutamente record): anche per l’indotto si è ipotizzata una cifra vicina ai 50 milioni di euro (valutazione Il Sole 24Ore).

 

L’organizzazione è stata all’altezza, il dispiegamento delle strutture di servizio è stata eccezionale. Anche nei momenti di maggiore affollamento trovare un bagno o cercare qualcosa da mangiare non ha comportato grandi problemi. Per questo domenica sera i cittadini di Sulzano e di Montisola hanno voluto festeggiare, con i loro sindaci in testa, rispettivamente Paola Pezzotti e Fiorello Turla, con un cordone umano sul ponte, poco prima di mezzanotte. Un gesto che è risuonato un po’ come una promessa: non lasciamoci scappare l’incredibile tesoro accumulato in queste giornate. Oggi comincia lo smontaggio, con il taglio dei primi venti metri di passerella a Sulzano, così da impedire al pubblico di salire. Per togliere tessuto e cubi galleggianti ci vorrà tutto luglio. Per le àncore qualche settimana in più.

Ma la grande domanda che tutti si fanno è una sola: come non lasciare che The Floating Piers viva soltanto nella memoria virtuale di Google Street View? Come tener viva la spinta data da questo evento eccezionale? È chiaro che l’immagine di Iseo e del suo lago a livello globale si è connessa con un grande evento di arte contemporanea e che quindi questo legame non deve essere rescisso. Iseo e il suo lago come ha detto Umberta Gnutti Beretta, la fortunata padrona dell’Isolino di San Paolo e della grande villa che in questi giorni è stata circondata dalle passerelle di Christo, devono vivere sulla scia di questo evento e diventare un polo capace di attrarre i più importanti artisti del mondo. «Bisogna mettere a frutto questo straordinario spot pubblicitario: tutti quelli che hanno camminato su Floating Piers - il 20 percento stranieri devono ritornare per riscoprire un territorio splendido», si è ripromesso il primo cittadino di Montisola, Fiorello Turla.

 

 

L’isola ha svelato tutta la sua bellezza e deve fare però i conti con le sue potenzialità: ha capacità ricettive limitate (200 posti letto), ma ha un patrimonio di 400 case abitualmente sfitte. È su questo che si deve puntare per attirare un turismo di qualità, tipo quello che ha fatto la fortuna dei laghi maggiori. Perché è chiaro che da oggi i laghi lombardi che tanto piacciono al turismo globale non sono più i soliti tre. Si è aggiunto anche un quarto incomodo: il più piccolo, il più tagliato fuori che è stato baciato dalla dea fortuna, palesatasi nelle forme di un artista dall’aspetto profetico. Da oggi Iseo non è più il Calimero dei laghi lombardi.

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