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6 serie tv per cui Netflix vale la pena

6 serie tv per cui Netflix vale la pena
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Netflix, dopo essersi affermato negli Stati Uniti, è finalmente arrivato qualche mese fa in Italia e, anche se non ha ancora un catologo ricco come quello d'Oltreoceano, propone molti contenuti di qualità che meritano di essere considerati. A due mesi dal lancio è ancora possibile usufruire di un mese gratuito di prova, queste cinque serie tv costituiscono altrettanti buoni motivi per sceglierlo.

 

1) Marco Polo

Marco Polo è una serie televisiva prodotta direttamente da Netflix. L'azienda, dopo qualche anno, ha deciso di investire in prima persona per la produzione di contenuti, da rilasciare in esclusiva sulla propria piattaforma. Com'è facile intuire, il protagonista di questa serie televisiva è l'esploratore italiano Marco Polo, interpretato da Lorenzo Richelmy, che si trova suo malgrado ad essere ostaggio del Gran Khan della Mongolia, nipote del mitico Gengis. Il ragazzo, poco più che ventenne, giunge in oriente insieme al padre Niccolò, interpretato dal grande Pierfrancesco Favino, ed è proprio quest'ultimo a barattare la libertà del figlio, almeno temporaneamente, in cambio del libero accesso alla famosa Via della Seta.

La storia vedrà Marco implicato nelle congiure e nelle guerre dell'Impero Mongolo. L'obiettivo del Khan è infatti quello di continuare l'espansione del proprio territorio, conquistando ciò che rimane dell'impero cinese, governato dalla Dinastia Song. I costumi sono davvero curati, mentre le ambientazioni, molto coinvolgenti, aiutano a calarsi nella realtà raccontata quasi immediatamente, grazie anche ad una fotografia di alto livello. Il ritmo incalzante degli avvenimenti e gli intrighi, degni del Trono di Spade, rendono questa serie decisamente valida. Pure i personaggi sono ben caratterizzati e interessanti, ognuno con una propria personalità, capace anche di evolvere in seguito agli eventi più significativi.

 

2) Narcos

https://youtu.be/U7elNhHwgBU

Si tratta di un'altra serie prodotta da Netflix che si ispira a un personaggio realmente esistito e alla sua incredibile storia. In questo caso, il protagonista ha vissuto in un periodo ben più vicino al nostro, si tratta infatti del famoso Pablo Escobar, il più noto narcotrafficante della storia. Le vicende raccontate riguardano proprio la Colombia, terra di Pablo, dove è nato il cartello di Medellin, capace di creare un mercato paragonabile a quello di molte multinazionali, ma dedicato ai traffici illegali di droga.

Le gesta di Pablo sono già di per sé abbastanza incredibili per appassionare chi si interessa alla sua storia, ma questa serie, con un abile intreccio di verità e finzione, rende la narrazione davvero avvincente. La figura del "Padron" viene ben delineata, a partire dalla sua glorificazione da parte del popolo, a cui Pablo spesso donava beni di prima necessità e anche scuole e ospedali, fino ai suoi tratti più oscuri. L'attore che lo interpreta, Wagner Moura, è molto bravo a cogliere l'espressività di Escobar, una persona tormentata, divisa tra la necessità di affermarsi come padrone assoluto del suo Paese e il desiderio di riscattarsi di fronte al proprio popolo, che con il passare degli anni e con il susseguirsi di episodi di violenza ha man mano perduto quell'immagine da salvatore.

La scelta di mantenere i dialoghi tra colombiani in spagnolo, con l'ausilio dei sottotitoli, pur risultando in prima battuta impegnativa, è assolutamente azzeccata per coinvolgere lo spettatore nell'ambientazione.

 

3) Jessica Jones

https://youtu.be/Jgi6F75oxjM
La serie tv, sviluppata direttamente per Netflix dai creatori di Daredevil, si basa sull'omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics, di cui mantiene l'ambientazione noir e metropolitana del Marvel Cinematic Universe (MCU), la spettacolarità degli scontri corpo a corpo e la vena ironica e fascionosa del protagonista (ricordate Wolverine?). In questo caso, della protagonista.
Jessica ha tutte le carte in regola per piacere: è una bella mora con degli occhi indimenticabili, convinta e malinconica bevitrice di whisky, ex-supereroina e agente investigativo imbattibile, scaltro e letale, nonché dotato di strani poteri e di un outfit perfetto per il ruolo, sui toni del nero-pelle-stivaletto. C'è ovviamente l'inquietante nemico numero uno (capace di leggere e controllare la mente umana) e un'infuocata storia d'amore.
Menzione d'onore per l'approccio a temi delicati come lo stupro, gli abusi sessuali e il PTSD.

4) Ray Donovan

Diversi critici hanno definito Ray Donovan una sorta di erede della celeberrima serie I Soprano, che ha fatto la storia agli inizi degli anni 2000, e questa è già di per sé una garanzia del prodotto creato da Showtime. Il protagonista, Ray Donovan, lavora come socio in un'importante agenzia di Hollywood, che gestisce tra i più grandi attori e cantanti di Los Angeles. A differenza di alcuni suoi colleghi che svolgono un'attività abbastanza "normale" e per la maggior parte del tempo legale, Ray è una sorta di tuttofare in grado di risolvere ogni genere di problema, con ogni mezzo possibile. Ha un passato difficile a Boston, dov'è cresciuto tra la criminalità, ed è perciò esperto di estorsioni, ricatti e pestaggi, tanto da eccellere in queste attività anche in un ambiente patinato, dove i principali problemi sono l'adulterio e l'abuso di droghe.

La sua vita subisce una forte scossa al ritorno del padre con cui ha un rapporto burrascoso, Mickey Donovan, interpretato da Jon Voight (il padre di Angelina Jolie), uscito dal carcere dopo 20 anni, probabilmente grazie all'aiuto di qualche pezzo grosso delle forze dell'ordine. La trama si sviluppa tra la scoperta del torbido passato di alcuni dei protagonisti, primi tra tutti proprio Ray e Mickey, e la comprensione della situazione attuale, con una vera e propria associazione a delinquere che si nasconde dietro a quella che sembra una normale agenzia di Hollywood.

 

5) Archer

L'offerta di Netflix comprende anche numerose serie animate, alcune per bambini e altre destinate ad un pubblico adulto, con contenuti decisamente sconsigliati ai più piccoli e dialoghi ricchi di doppi sensi e tagliente ironia. È questo il caso di Archer, una serie animata assolutamente originale, i cui disegni ricordano i fumetti degli anni Cinquanta e Sessanta, con un'impronta del tutto personale, e che si presenta come un'eccezionale parodia degli spy-movie. È una serie irriverente ma assolutamente esilarante, non adatta agli amanti del politically correct, ma in grado di competere con creazioni ben più blasonate come i Griffin o South Park.

Il nome della serie riprende quello del protagonista, Sterling Archer, un agente segreto che incarna tutti gli stereotipi degli 007 conosciuti fino ad oggi, ma con una forte dose di ironia e sfacciataggine. Sterling è considerato il più grande agente segreto del mondo, infallibile con in mano un'arma, esperto di arti marziali ed in grado di cavarsela anche nelle situazioni più disperate, assaltato da decine di nemici e magari disarmato. È però anche un inguaribile latin lover, bello e con un ego smisurato, tanto da rischiare di sabotare il suo stesso operato o di abbandonare un proprio compagno nel momento del bisogno quando si tratta di corteggiare una bella donna. Il suo peggiore incubo è il suo capo, che è anche sua madre, spesso più preoccupata a sedurre potenti uomini d'affari piuttosto che a salvaguardare la vita del figlio, cresciuto senza padre e con numerosi quesiti irrisolti a proposito della propria infanzia.

 

6) BoJack Horseman

Anche BoJack Horseman è una serie animata, prodotta a Netflix, che racconta la storia di un cavallo antropomorfo che vive a Los Angeles, godendosi i guadagni milionari derivati da una sit-com di grande successo trasmessa negli anni Ottanta. È ambientato in una realtà surreale dove umani e animali antropomorfi convivono con naturalezza, ma è molto divertente verificare come ogni personaggio animale, pur comportandosi e avendo diverse parti del corpo da umano, sveli in realtà una parte caratteriale riconducibile all'animale stesso. Vedremo quindi un cane-attore che mentre sfreccia con la sua auto decide di fermarsi per rincorrere il postino, eterno nemico dei quadrupedi domestici, o un gatto-agente in grado di saltare da una macchina in corsa semplicemente appallottolandosi e rotolando come il più agile dei felini.

Dietro a dialoghi divertenti e situazioni al limite dell'assurdo, ci sono anche personaggi caratterizzati con grande cura e spunti di riflessione non certo banali, con la rappresentazioni di situazioni in cui lo spettatore non fatica a rispecchiarsi. L'intera serie è sicuramente una critica a tutto ciò che rappresenta il mondo di Hollywood, al cinema ed allo star system, in grado di creare idoli, portati in trionfo per alcuni anni ma poi totalmente dimenticati. Nel corso della storia BoJack cercherà costantemente di tornare in sella e riprendere le redini della sua vita, con nuovi progetti che gli permetterebbero di tornare ad essere famoso ed amato dal pubblico.

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