Ferragosto in un altro posto

Cinque gite fuoriporta last minute Da 20 minuti a 4 ore di distanza

Cinque gite fuoriporta last minute Da 20 minuti a 4 ore di distanza
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Lo si sente ovunque, da qualche estate a questa parte, come un mantra: «Le ferie sono sempre più brevi». Molti poi non le fanno perché mancano i soldi - prosegue il tormentone -, i più vanno via per una sola settimana, altri si salvano con un weekend fuoriporta a Ferragosto. Tutto vero. Il 15 del mese più atteso diventa allora un’ancora di salvezza che può però trascinare a fondo. Per evitare attacchi di agorafobia, salassi finanziari e banalità le destinazioni last minute non mancano. Ne abbiamo scelte alcune partendo da un dato fondamentale: il tempo di guida utile per raggiungerle. Code permettendo.

 

Venti minuti

Un tuffo non al mare ma in un’idea antica di capitalismo illuminato. Crespi d’Adda, frazione di Capriate, è un gioiello urbanistico e architettonico di fine ‘800. Inserito dal ’95 tra i siti protetti dall’Unesco, è la più importante testimonianza in Italia del fenomeno dei villaggi operai. Imperdibili l’ingresso del cotonificio, quasi una cattedrale dell’industria, la villa-castello dei signori Crispi, trionfale e tempestivo monito della presenza del padrone, le file di case operai disposte ordinatamente, le ville di direttori e impiegati, il cimitero. Chiusura al traffico dalle 13 alle 19, come per tutti i giorni festivi.

 

Un’ora

Il Parco Natura Viva di Bussolengo, nel Veronese (uscita Sommacampagna dell’autostrada A4) è considerato il migliore parco faunistico italiano. Ospita circa 1.500 animali appartenenti a 280 diverse specie tra cui spiccano l’Orso dagli occhiali, la Tigre dell'Amur, il Lupo dalla criniera, il Lemure del Madagascar e il Leopardo delle nevi. Offre inoltre l'ebbrezza di un safari africano in piena regola: con la propria auto, o su jeep a disposizione in loco, si incontrano giraffe, zebre, antilopi, rinoceronti, ippopotami, ghepardi e leoni. A Ferragosto i visitatori potranno aiutare il personale del parco a preparare le merende-gioco per scimpanzé e bertucce. Ore 9-19.30, info www.parconaturaviva.it.

 

Due ore

Secondo Paolo Conte, come per noi «che stiamo in fondo alla campagna», Genova potrebbe essere «un’idea come un’altra». C’è il mare, certo, ma anche lo splendido parco di Villa Durazzo Pallavicini, a Pegli. È stato progettato da Michele Canzio, scenografo del teatro Carlo Felice. I lavori, realizzati tra il 1840 e il 1846, portarono alla realizzazione di un'opera considerata oggi tra le più alte espressioni di giardino romantico ottocentesco: un parco con un preciso impianto scenico, studiato proprio come un'opera teatrale in tre atti, con un prologo introduttivo e un epilogo ludico. Apertura 10-19, Per info e prenotazioni tel. 010.4076473.

 

Tre ore

Vigneti e castagneti, rupi, masi, pascoli verdeggianti, villaggi medievali, un panorama mozzafiato in bilico tra le Alpi Sarentine e le Dolomiti. La bellezza di Chiusa, Klausen in tedesco, illumina il centro della Valle Isarco, una trentina di chilometri a nord di Bolzano. Nel 2002 è entrata nel club «I borghi più belli d’Italia». Il suo monastero benedettino domina la vallata ed emana suggestioni che non hanno nulla da invidiare alle Meteore greche.

 

Quattro ore

«A Ferragosto si mangiano piccioni arrosto», dice il proverbio. Ma non certo a Bergamo. Anzi, l’idea fa venire i brividi se si pensa a quelli che girano tra piazza Duomo a Milano e piazza San Marco a Venezia. L’usanza, un tempo diffusa in buona parte d'Italia, pare sia nata in Toscana, in epoca carolingia. A Montecchio di Cortona, provincia di Arezzo, nella Valdichiana più celebre per la chianina, il piccione arrostito lo si può ordinare negli agriturismi nella zona: tra fine luglio e inizio agosto ci fanno addirittura una sagra. A una ventina di minuti a sud c’è anche il lago Trasimeno: le acque sono tutte balneabili, le attività antropiche punteggiano le colline, l’area è una sosta obbligata per gli uccelli migratori e sede vitale di importanti specie ittiche.

 

Tour fra i dolci

L’anice come fulcro della festa. Sull'Appennino tosco-emiliano, per Ferragosto, è tradizione sfornare e consumare ciambelle dolci arricchite dall’aroma associato mentalmente al colore azzurro, variamente confezionate. A Grizzana Morandi, poco sotto Bologna, si mangia lo Zuccherino montanaro bolognese, al centro di una sagra che si tiene dal 1951 proprio a cavallo tra il 14 e il 15 agosto. Nel comune, in località Ponte, si trova la Rocchetta Mattei, dimora del conte Cesare Mattei e splendido esempio di eclettismo ottocentesco dai richiami moreschi. Molto più in giù, nel Grossetano, spopola il Biscotto di mezz'agosto di Pitigliano, un ciambellone  con diametro attorno ai 30 centimetri. Esternamente bruno, all’interno è giallo e morbido, caratterizzato da uno spiccato sapore di anice e di vino fresco. Pitigliano, poi, è un borgo scenograficamente unico, scavato interamente nel tufo. Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme per la storica presenza di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale. Due ore e mezza il tempo di percorrenza previsto per arrivare a Grizzana Morani, cinque le ore per Pitigliano.

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