Custodi e maestri del gusto

Cose da non perdere a GourmArte

Cose da non perdere a GourmArte
Pubblicato:
Aggiornato:
[Foto in copertina: il Patanegra dell'azienda La Fenice.]

 

Da un’idea di Elio Ghisalberti, un evento - giunto ormai alla sua terza edizione - dedicato al mondo dell’eccellenza enogastronomica. La rassegna GourmArte, organizzata da Ente Fiera PromoBerg, ospita anche quest’anno, dal 29 novembre al 1 dicembre presso la Fiera di Bergamo, quattro grandi categorie di professionisti del gusto.

 

IMG_7013

 

I produttori. Pilastri portanti della manifestazione sono gli stand espositivi, che ospitano il top della produzione lombarda, ovvero 100 operatori di settore, ciascuno con la propria eccellenza. Per stuzzicare la vostra curiosità, ve ne proponiamo uno per ogni categoria.

  • Custodi del gusto. Sono tutti quei produttori che si propongono di preservare gusti antichi. Ad esempio quello della bresaola: difficile che qualcuno non l’abbia mai assaggiata, più facile che pochissimi di voi ne conoscano il sapore autentico. Così, tra i micro-artigiani di Valtellina, Stefano Masanti di Madesimo cerca di riconsegnarne il gusto autentico: garantiscono per lui la lavorazione totalmente manuale, la totale assenza di conservanti e la stagionatura naturale. Da non perdere.
  • Maestri del gusto. Un produttore orobico, il Caffè del Caravaggio: ben dieci anni di sperimentazione sono stati necessari per ottenere un caffè davvero a regola d’arte. Renato Morgandi, presidente di Imetec, garantisce che il suo caffè in cialde sarà il futuro dei bar e della ristorazione. Il caffè perfetto, assicura. Sarà vero? Provare per credere.
  • Esploratori del gusto. I formaggi sono da secoli elemento amato e portante sulle tavole dei bergamaschi. Che di prodotti caseari, in effetti, se ne intendono. Ora, pensate alla tradizione orobica, e declinatela con un elemento totalmente nuovo, il latte di bufala: questa la sfida dei fratelli Gritti, e del loro Caseificio Quattro Portoni (ne avevamo già parlato, qui).
IMG_6977
Foto 1 di 20

Fratelli Gritti, Caseificio Quattro Portoni.

IMG_6978
Foto 2 di 20

Fratelli Gritti, Caseificio Quattro Portoni.

IMG_6982
Foto 3 di 20

Macelleria Motta.

IMG_6983
Foto 4 di 20

Birrificio Indipendente Elav.

IMG_6985
Foto 5 di 20

Azienda Agricola Salera.

IMG_6987
Foto 6 di 20

Latteria di Branzi.

IMG_6988
Foto 7 di 20

Latteria di Branzi.

IMG_6989
Foto 8 di 20
IMG_6990
Foto 9 di 20
IMG_6992
Foto 10 di 20
IMG_6993
Foto 11 di 20
IMG_6999
Foto 12 di 20
IMG_7001
Foto 13 di 20

Ma', Brisaola di Madesimo

IMG_7002
Foto 14 di 20

Ma', Brisaola di Madesimo

IMG_7005
Foto 15 di 20

Azienda Agricola Biava

IMG_7006
Foto 16 di 20

Azienda Agricola Biava, il Moscato di Scanzo premiato con il Taste de vin.

IMG_7009
Foto 17 di 20

Caffè del Caravaggio.

IMG_7010
Foto 18 di 20

Caffè del Caravaggio.

IMG_7011
Foto 19 di 20

Caffè del Caravaggio.

IMG_7012
Foto 20 di 20

Interpreti del gusto. Non solo produttori, a GourmArte, che, anzi, accoglie anche le eccellenze “dietro i fornelli”. Sono 24, infatti, i grandi cuochi - o interpreti del gusto - che partecipano a questa edizione. Tra di loro, molti chef patron di ristoranti stellati. Immancabile la presenza della cucina Cerea (Ristorante Da Vittorio), il tre stelle Michelin fiore all’occhiello della ristorazione bergamasca e italiana.

Sono loro, i grandi professionisti della cucina, ad animare la parte ristorativa - il Ristorante GourmArte -, vero cuore pulsante della manifestazione: una rosa di otto proposte gourmet ogni giorno, 24 per tutta la rassegna, e tutte firmate da grandi chef, che preparano i piatti in diretta, nelle loro nicchie a vista. 15 euro per un piatto salato (compreso di vino in abbinamento), 10 per il dessert (anche qui, vino compreso).

Eventi. A GourmArte, il nome lo lascia intuire bene, non si trovano, però, “solo” stand e ristoratori - seppure di eccellenza -; si propongono anche eventi che valorizzino la cultura del cibo. Così, durante le tre giornate, si tengono corsi di cucina veri e propri (grazie alla collaborazione di Ascom Formazione) e percorsi di degustazione guidata di vini prestigiosi, orobici e non: uno su tutti, il Moscato di Scanzo firmato Biava, vincitore del prestigioso Taste de vin. Il mondo enologico è affidato alla competenza del Comitato Veronelli, che ricorda proprio oggi il decennale della scomparsa di Gino, e ad AIS Lombardia, in particolare a Roberta Agnelli, delegata dell’AIS di Bergamo.

Seguici sui nostri canali