Cowboy baffuti e un po’ straccioni di Detroit (Usa), ma suonano da dio

Sbilenchi, freaks un po’ straccioni, al confine del demenziale. Ma con un gran tiro. Personalità, presenza scenica notevole. Se guardate il video vi fate un’idea diretta di quello che si potrà vedere stasera, mercoledì 12 (ore 22, ingresso gratuito), all’Edonè con il concerto della Craig Brown Band da Detroit, Usa. Il suono della band è un miscuglio di tutte le sonorità a stelle e strisce, dal country al rock’n’roll fino al rockabilly, insomma una combriccola di cowboy baffuti che si completa con un paio di coriste che danno quella linea melodica tanto cara al gruppo. In apertura, una delle migliori alternative-rock band locali: gli Hobos in Dust.

Lui chi è. Craig Brown, dopo aver militato in varie formazioni di Detroit, ha messo insieme la «sua» band e immediatamente attratto critica e addetti ai lavori con l’album The Lucky Ones Forget. Una prova? Jack White non solo l'ha scritturato per la sua Third Man Records, ma l'ha messo sotto la sua ala protettiva, portandolo in tour in apertura a molti dei suoi show. Detroit sound, sporcato di country, hillbilly e classic rock, ma soprattutto un songwriting di alto livello. È un lp pieno di canzoni sui cuori infranti, sulla pesca e sui furgoni, basati sul lavoro di quei temerari punk che hanno abbracciato la musica country (Replacements, Meat Puppets, Tom Petty e altri). Ed è uno dei dischi imperdibili dell’anno passato.

Riavvolgimento rapido. Per anni, Craig Brown ha condiviso voci maniacali e squatter della chitarra nella band punk completamente sconvolta, Terrible Twos (Urinal Cake Records). Ha suonato con King Tuff (Sub Pop) e fatto a pezzi  i locali di Detroit con le Brownstown Gals e i Mahonies. Suona contemporaneamente con i Liquor Store del New Jersey. Qualunque sia la band e qualunque sia la strada, Craig porta una musica senza sforzo e il suo clamore honkey-tonk marcio come non mai. Ha la capacità di distruggere le melodie più calde e più gustose mentre ti spezza il cuore con le sue melodie. E nonostante sia stato in band per anni, sta appena cominciando a stupire con la sua eclettica e compiuta capacità di suonare e scrivere canzoni.

L’abito non fa… Dal vivo, la Craig Brown Band potrebbe sembrare un gruppo di freaks straccioni, ma regala un suono sorprendentemente lucido e melodico che costringe anche il più bieco degli spettatori ad alzare lo sguardo dallo smartphone e a battere a ritmo i piedi. I bravi ragazzi della band, Eric, Perry e Block, tengono in scacco il rock classico da-jukebox, compensati dalle melodie melanconiche e perfette delle sorelle Drinkard, Caitlin e Bonnie. La band perfetta che non ti aspetti, una sorpresa per palati più o meno fini.