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Gli Usa naturalmente in testa
A Expo è street food mania
Belli, colorati, divertenti e soprattutto molto golosi. Sono i food truck, camioncini o semplici Ape, presenze graditissime dal pubblico di Expo. Sia per la varietà di cibi offerti, sia soprattutto perché a portata di tutte le tasche. Ce n’è per tutti i gusti, e per tutte le latitudini: paese che vai food truck che trovi. Cominciamo dall’Olanda, il paese che forse più ha puntato sullo street food. Nell’area del padiglione è stato previsto uno spiazzo con tanti food truck con hamburger, hot dog di un certo spessore e smoothie (bevande a base di frutta o anche verdura. Si chiamano così perchè smooth in inglese vuol dire “leggero”). Assicurano che il migliore è quello di barbabietole, mela, lime e menta. E poi via a pancake, poffertjes (frittelle), bitter ball (polpette da asporto), patatine fritte biologiche e il Dutch Weed burger con alghe da allevamento sostenibile.
Vicino al padiglione della Cina, invece, il food truck dell'Unico Milano, ristorante stellato di Felice Lo Basso: un bellissimo Citroen H d'epoca, rimesso a nuovo e dotato di una nuova cucina. Qui è molto facile spendere meno di 15 euro. Il menu varia a seconda di ciò che viene trovato sui mercati. Hamburger di tartare di gambero in salsa rosa (8 euro), spalla di maiale a cottura lenta con rafano e mela (7 euro), frittini di verdure (4 euro), crostatina alle fragole e crema pasticcera (4 euro).
[Le proposte del food truck del ristorante Unico di Milano]
Anche il Brasile, padiglione che in queste prime settimane ha strappato maggiori consensi da parte del pubblico, ha allestito i suoi food truck. Li trovate sul retro, e offrono focacce, anche gluten free con mais. In più: panini gourmet come quello salmone, rucola e limone o quello con crema di pomodori secchi, melanzane e caprino. Qui c’è anche il pane da portare via: disponibile anche quello low carb (a basso contenuto di carboidrati), per chi tiene particolarmente alla dieta. Costi abbordabilissimi: 0,50 per il pane, 3 euro per la focaccia. 5 euro per i panini. C’è curiosamente anche il Pan Tanvai, che è una specialità brianzola e che non è un panino, ma un “panettone dei poveri”.
Non poteva ovviamente all’appello la food truck nation, cioè gli Stati Uniti, che hanno schierato per Expo Il BBQ truck (acronimo per barbecue), il Beverage Truck, il Burger Truck, il Seafood Truck e, per finire, il Dessert Truck. Sono stati costruiti per l’occasione e servono tipici cibi da strada americani, sia nelle loro versioni tradizionali, sia secondo nuove interpretazioni creative, con lo sguardo fisso su salute e sostenibilità. I menu del giorno potete conoscerli in anticipo andando sul sito del padiglione. Ecco qualche assaggio per dare l’idea di proposte e prezzi: angus, patatine e drink (10 euro), lobster roll (15 euro, il menu 16), BBQ, cioè proposta di una porzione con tutte i tagli di carne disponibili, in una sorta di “all you can meat” (dai 9,50 ai 22 euro).
La parola del giorno è #lobsterroll @Expo2015Milano @USAPavilion2015 pic.twitter.com/yygYRu5oNL
— ValeMinetti (@ninniciola) 15 Maggio 2015
Ma a Milano il cibo di strada sta diventando un fenomeno anche fuori dai confini di Expo. Infatti, sono cinquanta autorizzazioni messe a disposizione dal Comune tramite bando lo scorso mese di marzo. Dei 50 mezzi, 11 proporranno prodotti di gelateria e pasticceria, 10 spremute frullati e yogurt, 23 panini e focacce con prodotti Dop, 4 prodotti di friggitoria e 2 mozzarella di bufala. Qualcosa di molto diverso dai vecchi camion con panini e salamella all’uscita dello stadio. Qui su promettono prodotti Dop, Igp, Stg e Pat della tradizione e della cultura italiana e lombarda: dai salumi del mantovano, alla raspadura lodigiana passando dalla liquirizia calabra sino ai cannoli siciliani.
