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Il film da vedere nel weekend Animali fantastici e dove trovarli

Il film da vedere nel weekend Animali fantastici e dove trovarli
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Regia: David Yates.
Cast: Ezra Miller, Eddie Redmayne, Colin Farrell, Ron Perlman, Jon Voight, Samantha Morton, Gemma Chan, Katherine Waterston, Carmen Ejogo, Dan Fogler, Christine Marzano, Lasco Atkins, Alison Sudol, Peter Breitmayer, Jenn Murray, Lucie Pohl, Jason Newell.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

È fuori discussione che la saga letteraria di Harry Potter sia stata una fra le più fortunate e osannate della storia della letteratura. I romanzi di J. K. Rowling, ambientati alla scuola di magia di Hogwarts e incentrati sull’omonimo protagonista, sono stati un testo fondamentale per intere generazioni. Gli adattamenti cinematografici, è ormai un fatto acclarato, sono di solito meno efficaci delle opere da cui sono tratti ma bisogna onestamente riconoscere che, salvo qualche eccezione, i lungometraggi ispirati ai libri di Harry Potter sono sempre stati in grado di visualizzare per immagini il mondo magico ma al contempo molto concreto in cui i protagonisti si muovono. E se l’uscita di The Cursed Child (sceneggiatura dello spettacolo teatrale che fa da sequel ai testi canonici) non ha mancato di far storcere qualche naso, ecco che con Animali fantastici e dove trovarli inizia ufficialmente un rilancio del mondo incantato creato dalla Rowling, ambientato ben prima dei più noti eventi di Hogwarts.

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A dirigere il film è stato chiamato nuovamente David Yates, che aveva già lavorato a diversi degli adattamenti di Harry Potter proprio come regista. A muovere questo scoppiettante meccanismo narrativo è l’arrivo in America di Newt Scamander, che per errore si trova privato di un preziosissimo carico di creature magiche. A farne le spese è il babbano Kowalski, che apre erroneamente la valigia e dà il via ad una successione imprevedibile di eventi che porteranno il delicato equilibrio fra maghi e babbani ad incrinarsi pericolosamente.

Umberto Eco ha scritto, in alcuni brillanti passaggi di Sei passeggiate nei boschi narrativi, che una delle qualità più interessanti della narrativa è quella di essere – quando è veramente di qualità – eternamente citabile, espandibile, manipolabile, plasmabile senza tradirne le caratteristiche fondamentali. Questo film di David Yates, primo di una prevista pentalogia, ce lo dimostra ancora una volta, considerando con quanta ispirazione è stato composto un film basato su un testo di fatto inesistente come il bestiario usato per gli studenti di Hogwarts. Animali fantastici e dove trovarli è in effetti un film profondamente legato all’universo narrativo condensato da Rowling nei suoi romanzi, ma che riesce nel non facile compito di mantenere una propria identità, facendo sperare in una serie fortunata e felice anche più di quella originale.

 

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Il regista muove con grande capacità i fili di una sceneggiatura che ben presto abbandona i toni scanzonati e si fa anzi piuttosto cupa, con grande abbondanza di citazioni disposte come easter eggs per gli appassionati. Tuttavia, e qui sta forse il suo merito più grande, il film è anche in grado di essere un’unità autosufficiente, salvandosi così dal rischio di risultare ermetico ai non avvezzi alla magia. Il mondo che ci viene proiettato davanti agli occhi è al contempo vecchio e nuovo ed è molto graziosa la scelta di marcare con una certa insistenza la differenza fra l’idea di magia di Hogwarts (britannica, quindi) e quella americana.

Dunque un film dalle grandi potenzialità che, a dirla tutta, non lesina neppure sotto il profilo del tentativo di leggere il contemporaneo: fra le righe del mondo magico da cui le creature di cui nel titolo provengono, si leggono alcune interessanti considerazioni sulla società del nostro tempo, quella da cui vengono gli spettatori. È giusto che i babbani e i maghi non possano sposarsi? Quale uso fare della magia, diversità preziosa ma pericolosa? Spunti di riflessione preziosi, che non solo non inficiano ma se possibile potenziano l’efficacia del film.

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