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Il film da vedere nel weekend Il Campione, il calcio e i suoi valori

Il film da vedere nel weekend Il Campione, il calcio e i suoi valori
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Regia: Leonardo D'Agostini.
Con: Stefano Accorsi, Andrea Carpenzano, Ludovica Martino, Mario Sgueglia, Camilla Semino Favro.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Se c’è uno sport che unisce le passioni nazionali, al di là dei colori della squadra per cui si tifa, è senza dubbio il calcio. Popolarissimo in Europa e praticamente sport nazionale italiano (non ce n’è un altro in grado di mobilitare gli stessi numeri e di accendere gli animi nella stessa maniera), il calcio è un efficacissimo produttore di immaginari, anche se non ha mai goduto di una attenzione specifica da parte del cinema. Come molti altri sport, infatti, anche il calcio sembra essere un’attività ben poco cinematografica, poco incline cioè a lasciarsi catturare dallo sguardo della macchina da presa, come se fosse proprietaria di un tempo diverso, troppo rapido e poco contemplativo. infatti, non troppo sorprendentemente, il calcio è prima di tutto qualcosa che ha a che vedere con la televisione e con la diretta in particolare. Quando il cinema o il video intervengono in questo mondo, lo fanno o per omaggiare lo statuto divistico degli atleti (Sognando Beckham) oppure per deostruire i suoi meccanismi (come nell’installazione Zidane, un ritratto del XXI secolo).

 

 

È quindi almeno un po’ sorprendente vedere arrivare in sala un film come Il campione, diretto dall’esordiente Leonardo d’Agostini, opera narrativa fortemente convenzionale e dotata di una morale edificante completamente legata al mondo del calcio e in particolare a una squadra (la Roma) che vanta una tifoseria affezionatissima e che quasi sa costituirsi a vero e proprio fenomeno di culto. Il protagonista è Christian, giovane stella della Roma proveniente da un quartiere periferico e degradato della Capitale e dotato di un’indole poco accomodante, che lo porta a lanciarsi in bravate e imprese pericolose per se stesso e per la sua reputazione. Così, il presidente della società decide di obbligarlo a fare l’esame di maturità e a questo scopo ingaggia il prof. Fioretti, che lo accompagnerà in questo percorso. Si tratterà di un momento di crescita per entrambi. Lo sport movie (film ad ambientazione e tematica sportiva) è un oggetto che ha pochissimo mercato in Italia ma che vanta invece una tradizione di tutto rispetto nella cinematografia statunitense. Si tratta quasi sempre di opere fortemente convenzionali nello stile e nelle soluzioni di regia, che adoperano il pretesto dello sport per celebrarne i valori e segnalare l’importanza di un approccio etico alle attività agonistiche e alla vita in generale. Solitamente, in conformità con la storia dello sport americano, sono film che affrontano di petto temi quali l’integrazione e il razzismo. Così Il campione risulta un film inaspettato ma particolarmente efficace, che abbraccia uno stile piano e trasparente per lasciare lo spettatore concentrarsi sulla vicenda narrata e sul patrimonio valoriale implicato nel gesto calcistico.

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Tutta la dinamica del film poggia sul confronto fra i due protagonisti, provenienti da mondi diversi e ritenuti solitamente incomunicabili. Eppure la fiamma della passione che li abita finirà con l’avvantaggiarsi dal loro incontro/scontro imprevisto: Christian affronterà un percorso di crescita difficile confrontandosi con una figura paterna che non aveva mai avuto modo di vedere e Fioretti vedrà il piacere dell’insegnamento tornare a manifestarsi nella sua indole ormai ampiamente disillusa. Il campione è un esempio felice di come un film “facile” ed educativo possa essere piacevole e anzi meritare tutta la nostra attenzione. Il regista affida tutto ai suoi due attori protagonisti (Andrea Carpenzano e Stefano Accorsi) per costruire una narrazione che possa farsi fonte d’ispirazione e imitazione per il pubblico di riferimento. La dimostrazione concreta di come si possa efficacemente tradurre un genere tipicamente americano nel mercato cinematografico nazionale, arricchendolo con alcune specificità locali.

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