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Il film da vedere nel weekend Justice League, blockbuster DC

Il film da vedere nel weekend Justice League, blockbuster DC
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Regia: Zack Snyder, Joss Whedon.
Con: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Gal Gadot, Ezra Miller. «continua Jason Momoa, Ray Fisher, Jeremy Irons, Diane Lane, Connie Nielsen, J.K. Simmons, Amber Heard, Willem Dafoe, Daniel Stisen.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Lo si è atteso a lungo e finalmente il lungometraggio della DC e dedicato alla Justice League è arrivato in sala. Bisogna ammettere che, all’interno di un genere ormai centrale come quello dei supereroi, lo strapotere della Marvel iniziava a farsi sentire. Solo negli ultimi anni il mondo di Batman & co. ha ripreso piede, dopo essere stato intoccabile per un po’di tempo (anche per rispetto all’ottimo lavoro fatto da Nolan con la trilogia del Cavaliere Oscuro). L’arrivo di questo mega blockbuster DC è in effetti una specie di boccata d’aria in un mercato cinematografico che appariva ormai saturo e rispetto al quale anche gli ultimi prodotti Marvel (Thor: Ragnarok), per quanto buoni, non erano certo eccellenti.

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La sfida più grande, in un mercato così concorrenziale, è senza dubbio quella di realizzare un film che sia all’altezza delle sfide lanciate dall’avversario ma che, al contempo, riesca ad essere riconoscibile, a ritagliarsi una sua identità definita. Per fortuna Justice League ci riesce perfettamente, anche approfittando della natura particolare dei supereroi che la compongono. L’eroe Marvel è molto spesso un giovane adulto, qualcuno per il quale il diventare un eroe va di pari passo con l’esigenza di intraprendere un percorso di formazione e costruzione del proprio sé (Spiderman è esemplare da questo punto di vista). I difensori del bene targati DC sono solitamente già adulti, più travagliati e per questo suscettibili di un maggiore (anche se spesso tragico) approfondimento psicologico.

Non a caso il film si apre con la morte di Superman: evento sconvolgente che scuote nel profondo le regole dell’universo narrativo di riferimento. Proprio a partire da questo trauma sarà Batman a radunare intorno a sé altri eroi con lo scopo di contrastare una nuova (ma antichissima) minaccia. A partire da qui il film scorre veloce, sicuro, inanellando scene di grande ispirazione e senza indulgere troppo nel colpo di scena (che rischia sempre di trasformarsi in cliché). È proprio in questa apparente semplicità che forse si annida la caratteristica vincente del film: anziché puntare sul “tutto subito” tipico dei film Marvel, Justice League si rivela un film diretto e ben realizzato. E tanto basta per dargli un’identità propria, forte e capace di distinguersi da quanto prodotto dalla casa avversaria negli ultimi anni.

 

 

Abbandonata la pirotecnica delle esplosioni (pur senza rinunciare a un certo uso della CGI) il film sembra volersi presentare come un fumetto sullo schermo, una sorta di nostalgica operazione di ritorno alle origini che, pur rischiando di far storcere il nasco a qualcuno, ha il pregio indubitabile di essere profondamente personale e ragionata. Alla regia sono stati chiamati (dopo dubbi, avvicendamenti e chi più ne ha più ne metta), Zack Snyder (L’alba dei morti viventi, 300) e Joss Wheldon (The Avengers e il suo sequel Age of Ultron).

Una coppia che naviga nel settore da tempo e che senza dubbio ha saputo cucire sul film e sui suoi personaggi una identità ispirata e piacevole. Nel complesso un film che, pur non proponendosi di cambiare le carte in tavola, risulta un prodotto largamente sopra la media del genere. Alla Marvel faranno meglio ad affilare le unghie.

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