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Il film da vedere nel weekend La mummia, action un po' horror

Il film da vedere nel weekend La mummia, action un po' horror
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Regia: Alex Kurtzman.
Con: Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Jake Johnson, Courtney B. Vance, Russell Crowe, Marwan Kenzari, Javier Botet, Jorge Leon Martinez.

 

Quella della mummia è una figura topica del cinema horror-fantastico che, a differenza di molte altre, non affonda le proprie radici (esclusivamente) nella letteratura e nella cultura popolare, ma soprattutto nella storia. È noto che uno degli aspetti più affascinanti dell'antica civiltà egizia abbia proprio a che fare con le loro modalità di rapportarsi al culto dei morti e alla scomparsa dei congiunti. La mummificazione, associata ormai irrimediabilmente a questa antica civiltà, aveva lo scopo di conservare il corpo morto e di preservarlo dalla corruzione della decomposizione. La figura della mummia, comune nella letteratura almeno da Conan Doyle, è stata meno sfruttata dall'industria cinematografica, che ne ha prodotto iterazioni meno comuni ma sempre di grande effetto. La mummia del 1932 è, fra i film simbolo della Universal classica, uno dei migliori esempi.

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I fenomeni cinematografici di questo tipo hanno sempre delle ragioni profonde, che possono riguardare i meccanismi produttivi oppure, più spesso, l'immaginario che mobilitano. La figura della mummia, forse, si presta poco ad abitare l'immaginario contemporaneo anche perché questo appare già dominato da una pletora di entità che hanno a che vedere col tema del revenant, del morto che ritorna. Pensiamo ai fantasmi (oggi più comuni in film orientali che occidentali), ai vampiri (da Dracula a Twilight) e soprattutto agli zombi (da quelli di Romero a quelli di The Walking Dead). Per la mummia, insomma, poco spazio d'apparizione. Almeno fino ad oggi.

È proprio dalla Universal (la stessa che aveva realizzato il film del 1932) che è partito il desiderio di far riemergere dalle sabbie del deserto la figura della mummia, dando il via a un nuovo franchise cinematografico che, come spesso accade, si configura come un ritorno alle origini. Contro lo strapotere dei grandi racconti del cinema contemporaneo ecco riemergere da un lontano passato i mostri che hanno reso celebre lo studio filmico. Sintomatica, da questo punto di vista, la scelta di reclutare Tom Cruise, ancora oggi attore in grado di attirare in sala moltissimi spettatori (al di là delle sue ultime performance non proprio splendenti).

 

 

Come ci si può facilmente aspettare, protagonista assoluta è in realtà il grande nemico, la mummia. Mummia femminile, questa volta. Muovendosi in controtendenza rispetto alla prassi di creare antagonisti di sesso maschile, La mummia ci racconta la storia di una principessa seppellita ingiustamente. Una violenza cieca e risoluta, la sua, con la quale lo spettatore non può che solidarizzare in qualche modo. Una vendetta che, se non proprio giusta, ci appare quantomeno comprensibile.

Soprattutto per quanto riguarda il profilo visivo, il film si lascia apprezzare in particolare per la spettacolarità di alcune sequenze che, anche grazie al sapiente impiego della grafica computerizzata (perfettamente integrata nel testo cinematografico), appaiono non solo del tutto realistiche ma anche di grandissima riuscita. I personaggi si muovono credibilmente in un mondo che viene plasmato dalla forza corruttrice della mummia e che finisce per diventare alieno, inabitabile, estremamente pericoloso. La grande spettacolarità delle sequenze action (che vedono la sensuale mummia opposta all'eroe Cruise) possono ugualmente contare su una qualità decisamente pirotecnica. Il nuovo La mummia, dunque, si presenta come un ottimo film di lancio per un franchise cinematografico che speriamo possa imporsi in futuro come competitivo nel panorama contemporaneo, sempre più affollato.

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