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Il film da vedere nel weekend The Skyscraper, il disastro è servito

Il film da vedere nel weekend The Skyscraper, il disastro è servito
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Regia: Rawson Marshall Thurber.

Con: Dwayne Johnson, Neve Campbell, Pablo Schreiber, Chin Han, Roland Møller.

Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

C’è qualcosa di macabro nel piacere che gli spettatori provano di fronte al cinema catastrofico: veder crollare palazzi e distruggersi intere città è uno di quegli spettacoli che – se normalmente ci farebbero rabbrividire – al cinema diventano immediatamente sublimi. È anche questa la magia del medium cinematografico: scene, eventi e possibilità che nella vita reale vengono considerate più o meno deprecabili, sullo schermo diventano un oggetto spettacolare degno della massima considerazione. Perché questo accada è ancora oggi un mistero, ma è certo che l’industria dell’intrattenimento si è accorta molto presto di questa possibilità e ha cominciato a sfruttarla in maniera intensiva. Si pensi non solo alla facilità con cui grattacieli e architetture si distruggono nei film catastrofici, ma anche alle battaglie campali d film come Transformers o simili (Michael Bay ne ha fatto praticamente un’arte). Certo è che, per essere accettabile sullo schermo, deve trattarsi di uno spettacolo generico, che non faccia riferimento in maniera esplicita alla realtà o ai veri crolli (come quello dell’11 settembre, grande trauma mai completamente rimarginato). Questi film devono quindi sempre possedere un certo coefficiente di genericità e si basano di conseguenza su una serie di situazioni e sequenze piuttosto consolidate, che ne garantiscono la replicabilità e l’immediata riconoscibilità. Non fa eccezione anche il recente Skyscraper, con Dwayne Johnson come protagonista, in versione 2 e 3D.

 

 

Protagonista di questo interessante ibrido fra il thriller e il disaster movie su scala ridotta è un veterano di guerra e agente dei servizi segreti americani di nome Will Sawyer. L’uomo, per quanto assai abile nel suo lavoro, rimane amputato di una gamba sul campo e la sua vita riceve una decisa battuta di arresto. Dieci anni dopo questo trauma, lui e la famiglia vivono in un grattacielo modernissimo a Hong Kong, di cui il Nostro diventa addetto alla sicurezza. Quello che sulla carta era un grattacielo inespugnabile diventa ben presto un inferno di fuoco, divorato da un incendio. Considerato colpevole per negligenza del disastro che si sta compiendo, Sawyer si dà alla fuga per trovare i responsabili e salvare la sua famiglia.

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A prescindere dal genere o dall’ambizione intellettuale, per fare del buon cinema si dovrebbe sempre seguire la regola generale secondo cui bisogna sempre sapere dove collocarsi. A partire da questo posizionamento primario, il film dispiegherà degli stereotipi, indicherà uno stile, etc. Se il desiderio è quello di fare un film di puro intrattenimento – e Skyscraper non fa mistero di volersi presentare come un (valido) titolo di questo genere – si sa che cosa aspettarsi e non è certo un problema se si decide di calcare la mano sui topoi del genere. L’uomo/eroe indistruttibile che salva la famiglia nonostante tutto (e contro tutti) è ovviamente completamente irrealistico. Ma, per così dire, fa parte del genere e dunque non c’è problema a vederlo sullo schermo. The Skyscraper è un film che riprende e amplifica all’ennesima potenza tutti gli elementi fondamentali del suo genere di riferimento, senza pretendere di portarli avanti o di rinnovarli in qualche modo. È un titolo che si accontenta di far divertire il suo pubblico, con quell’intrigo di tensione e spettacolarità che appare così canonico in questi casi. E poco importa che la tensione sia prevedibilmente destinata a risolversi in modo positivo: se nel frattempo ci si è smarriti nel film, l’obiettivo è stato comunque raggiunto.

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