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Il film da vedere nel weekend USS Indianapolis, ritorno alla guerra

Il film da vedere nel weekend <e>USS Indianapolis, ritorno alla guerra
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Regia: Mario Van Peebles.
Con: Nicolas Cage, Tom Sizemore, Thomas Jane, Matt Lanter, Weronika Rosati, Cody Walker, Brian Presley, Emily Tennant, Callard Harris, Emily Marie Palmer, Johnny Wactor, Stan Houston, Adam Scott Miller, Mandela Van Peebles, Joey Capone, Justin Nesbitt, Matthew Pearson, Shamar Sanders, Craig Tate, Steven Varnes, Currie Graham, Max Ryan, Gary Grubbs, Zero Kazama, José Julián, Yutaka Takeuchi, Judd Lormand, Mark Falvo, Zachary James Rukavina, Jon Arthur, Mattie Liptak, Ronald Wallace, Sasha Feldman, Patrice Cols, Ladson Deyne, Jon Hayden, Christopher Knittel, Timothy Patrick Cavanaugh, Mark Baynard Baggs, Charles Wiedman, Duane Moseley, Cody Lee, Chris Lott, Brad Spiers, Brandon Lloyd, Casey Myers, Andrew S. Atkinson, Rick Whiston, Patrick O'Driscoll, Joselyne Ridings, Casey Overby, Justin Ewing, Jana Caresse Caton, Kenta William Tomeoki, Xavier DuPriest, Chasen Grieshop, Brian Matney, Lynn Dekle, Jesse Byron, Bill Riales, Brian Middleton, Jonathan Neesmith, Christopher Rumsey, Robert Junkins, Cody Allen Barnes, Casey Barrick, Robert Gill, Eric Van Dervort, Jaime Channing, Joseph Adam Bates, Robert E. Hunter, Amberlee Wesselhoft .
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Che agli americani piaccia fare la guerra è forse uno stereotipo che però la storia ci conferma. Non che la loro partecipazione nei due conflitti mondiali non sia stata risolutiva, tutt’altro. Ma bisogna riconoscere che quando la prima superpotenza globale scende in campo le conseguenze si fanno sempre sentire: l’uso della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki fu solo il primo esempio. Ne seguirono altri, come i ben noti disastri in Vietnam o la scandalosa gestione del recente conflitto in Medio Oriente. Anche per questo (e non solo perché Hollywood è un po’ la patria del cinema commerciale) gli Stati Uniti continueranno sempre a girare e produrre film di guerra. Il che non è necessariamente un male: spesso, nei migliori esempi del genere, il war movie diventa uno strumento che permette di ragionare sulla gestione dell’affare bellico, sull’uso delle nuove tecnologie e sulle conseguenze che la guerra ha sui soldati e non solo.

 

 

Pensiamo al kubrickiano Full metal jacket e al suo impietoso racconto del Vietnam, oppure a Vittime di guerra e Redacted di Brian de Palma, dove la prima vittima della guerra è sempre la verità. Non tutti i film raggiungono questo livello di complessità e spesso si assestano sul mero livello dell’intrattenimento. Niente di male in questo: lo si è visto nel recente La battaglia di Hawksaw Ridge e lo rivediamo oggi con USS Indianapolis, diretto dal messicano Mario van Peebles con un abbastanza convincente Nicholas Cage come protagonista.

La vicenda, resa narrativa di un episodio storicamente attestato, è ambientata nel 1945. La seconda guerra mondiale è quasi al termine e la USS Indianapolis sta portando una delle due bombe atomiche a destinazione, per poter essere usata in Giappone. Sono proprio i giapponesi a far affondare la nave, con grande sorpresa e gravissime conseguenze. La fortezza galleggiante americana cola a picco e il naufragio diviene uno dei più gravi della storia navale americana.

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Il film di Mario van Peebles è un ibrido interessante perché atipico: in maniera schiettamente contemporanea fonde moduli e temi del film di guerra con quello del disaster movie (altro filone tipicamente americano). Ne emerge una pellicola dove il realismo della vicenda è piegato all’incredibilità delle situazioni (non solo l’incrociatore affonda, ma il mare è infestato di squali). Un film insomma che, pur presentandosi (anche nei trailer e nelle pubblicità) come fortemente legato all’episodio storico da cui prende ispirazione, appare in realtà una specie di pseudo-fantasy d’ambientazione realistica.

Il che, messo sul piatto della bilancia, non è neanche male. Infatti USS Indianapolis, considerato come un film di puro intrattenimento (e non come un film storicamente accurato) riesce a divertire lo spettatore, senza offrirgli grosse sorprese ma neppure scontentandolo in qualcosa. Un film forse insincero ma non per questo disprezzabile, dal momento che fa il suo lavoro in maniera pienamente convincente. L’unica nota negativa è, forse, la recitazione un po’ paludata di Nicholas Cage che, però, non inficia la tenuta complessiva della pellicola.

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