All'appello ne mancano 6 milioni

Il Medardo ritrovato? Un'eccezione Rubate ogni giorno 9 opere d'arte

Il Medardo ritrovato? Un'eccezione Rubate ogni giorno 9 opere d'arte
Pubblicato:
Aggiornato:

Lo chiamano il saccheggio perpetuo dell’arte e per una volta non si esagera. I carabinieri del Comando per la Tutela culturale stanno ancora cercando numerose opere d’arte sottratte alle collezioni e alle strutture museali a cui appartengono di diritto. Il ritrovamento del Bambino malato, la scultura di Medardo Rosso sottratta alla Galleria nazionale di arte moderna di Roma, è stato un caso fortunato. Trovato in uno degli armadietti usati dal pubblico, è stato felicemente ricollocato al posto che gli spetta. La scultura ha un valore di 500 mila euro ed è stato scolpito tra il 1893 e il 1895, in seguito a un periodo di degenza dell’artista in un ospedale francese.

Purtroppo, però, si tratta di un caso isolato. Nella maggior parte dei casi, trascorrono molti anni prima che un’ opera d’arte venga ritrovata dai carabinieri. A volte, la preziose refurtiva non viene nemmeno recuperata e le ricerche si protraggono per parecchio tempo. La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi di Caravaggio, ad esempio, è stata sottratta all’oratorio di San Lorenzo a Palerno il 18 ottobre 1969 dalla mafia e da allora non è più ricomparsa. La stessa sorte ha subito il Ritratto di signora dell’artista viennese Gustav Klimt, esponente di spicco del “Secessionismo”. Il quadro manca dalla Pinacoteca Ricci Oddi di Piacenza dal 19 febbraio 1997. Ancora, il Bambino Gesù dell’Ara Coeli è sparito dal 1994 e un Sarcofago degli Sposi (gli altri sono quelli di Villa Giulia e del Louvre) è stato sottratto al sottosuolo di Cerveteri. Sono stati trovati soltanto piedini delle due figure, recuperati dallo scavo di frodo.

Recentemente, sono state sottratte al Castello Sforzesco di Milano tre piccoli quadri non ancora attribuiti, mentre dalla chiesa di San Vincenzo, a Modena, è stata portata via una Madonna con due santi, realizzata da Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino. Il Generale dei carabinieri Mariano Mossa ha dichiarato che gli scavi di frodo sono aumentati, così come le denunce per falsificazione.

 

medardo-rosso-italy-1858-1928-sick-boy-bambino-malato-1889-cast-by-1927-1346648527_org

 

 

cache_cache_194d8721736f745d388d69d112de08bc_4590d85ac4707445a97fc0bfc46448e1
Foto 1 di 4
Paul+Cezanne+-+Le+Cabanon+de+Jourdan(oil)+
Foto 2 di 4
Vincent_van_Gogh_-_L'Arlesienne_(Madame_Ginoux)
Foto 3 di 4
Vincent_Willem_van_Gogh_054
Foto 4 di 4

L’istituzione di un Comando per la Tutela culturale costituisce un primato italiano e purtroppo riflette una realtà che continua ad affliggere il nostro Paese, depauperato, anno dopo anno, del suo patrimonio artistico. L’Ufficio di Vienna dell’Onu ha denunciato che il traffico illegale dei beni culturali è il quarto mercato clandestino del mondo, quasi a pari merito con lo smercio dei marchi contraffatti. Il primo è quello della droga, seguito dal traffico di armi e di denaro riciclato. Dal 1970 al 2012 sono stati sottratti più di un milione di oggetti d’arte, ma ne è stata recuperata la metà. In Italia, in un mese, i musei vengono derubati due volte, 25 chiese e quasi altrettante abitazioni private dotate di collezioni d’arte subiscono dei furti. Il Lazio è la regione più colpita, seguita dalla Lombardia e dalla Toscana. Nel biennio 2012-2013 sono scomparse nove opere d’arte al giorno.

Se nei musei le misure di protezione e gli allarmi di sicurezza costituiscono una garanzia, nelle collezioni private le opere spesso sono sguarnite di allarmi e i loro possessori non le hanno nemmeno fotografate. Lo stesso vale per le chiese. Nonostante la Conferenza episcopale si sia  prodigata per migliorare la situazione, la situazione continua ad essere drammatica. Al momento, mancano all’appello ancora sei milioni di opere. Lo scenario desta preoccupazione: dovrebbe essere un motivo in più per tenere alta la soglia d’attenzione e per tenerci ben stretti i nostri tesori. Che non devono finire nelle mani sbagliate.

Seguici sui nostri canali