Una classifica del Touring Club Italiano

I 10 carnevali più curiosi d'Italia

I 10 carnevali più curiosi d'Italia
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In tanti sapranno che il Carnevale è una festa dalle origini molto antiche, la cui nascita viene fatta risalire ai saturnali romani o alle dionisiache greche. La parola Carnevale, però, deriverebbe dal latino carnem levare ("eliminare la carne") dato che con questa ricorrenza si voleva indicare il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), giornata che da tradizione precede il periodo di astinenza e digiuno della quaresima. Abbiamo scelto, per prepararci ai festeggiamenti imminenti, di riproporvi l’interessante classifica dei carnevali più curiosi d’Italia stilata dal Touring Club Italiano.

 

1) Étroubles (Valle d’Aosta)

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Questo piccolo borgo ospita un particolare carnevale dove le maschere presenti indossano costumi tipici con ricami, lustrini, coccarde e specchietti, ancora oggi confezionati dalle abili mani di alcuni mastri esperti, e che hanno lo scopo di rievocare il passaggio delle truppe napoleoniche. Nei giorni di Giovedì e Venerdì grasso il corteo gira per la cittadina preceduto da un porta-bandiera, seguito dai musicisti, dall'arlecchino e dalla "demoisella" (damigella).

 

2) Borgosesia (Piemonte)

Borgosesia

Il Mercu Scûrot è senza dubbio la più importante e antica manifestazione del Carnevale di Borgosesia. Qui, infatti, ogni Mercoledì delle ceneri, primo giorno di Quaresima, quando la maggior parte dei Carnevali ha già concluso il suo corso, a Borgosesia si celebre l’antica festa del Mercu Scûrot. Si tratta di una giornata ricca di appuntamenti che vanno dal tipico corteo carnevalesco ad assaggi di fagiolate e numerose premiazioni. La festa termina in tarda serata con la lettura del testamento del “Peru”, con il tradizionale spettacolo pirotecnico ed il rogo della maschera che sancisce la fine di ogni edizione del Carnevale.

 

3) Sauris (Friuli-Venezia Giulia)

Sauris

La manifestazione "La Notte delle Lanterne", è l’evento culminante del Carnevale saurano. In questo giorno, che si svolge nel sabato che precede il mercoledì delle Ceneri, i figuranti si ritrovano nella piazza di Sauris di Sopra, accompagnati dalle due maschere tradizionali del “Rölar” e del “Kheirar”. Terminato il giro tra le vie della città, il gruppo prosegue la sua marcia notturna nel bosco dove ogni partecipante illumina il proprio percorso con alcune lanterne costruite per l’occasione.

 

4) Busseto (Emilia Romagna)

Busseto

A Busseto, dal 1881, si festeggia il Gran Carnevale Storico della Risata. Tra le vie della città sfilano grandi carri, oltre che bande e gruppi folkloristici provenienti da tutta Italia. Non bisogna dimenticarsi che questa cittadina ha dato i natali al grande Giuseppe Verdi, per questo è inevitabile che la manifestazione si sia in qualche moda legata anche ad eventi musicali oltre che a numerose e divertenti performanance carnevalesche.

 

5) Castiglion Fibocchi (Toscana)

Castiglion Fibocchi

A Catiglion Fibocchi ogni anno va in scena il “Carnevale dei Figli di Bocco”. Questa festa è una manifestazione molto antica, la sua origine, infatti, risale a diversi secoli fa. Qui, oltre ai tradizionali carri che si muovono per le vie della città, un nutrito corteo di persone, vestiti con costumi fantastici e con il volto nascosto da maschere di cartapesta si fa spazio tra la gente creando scompiglio e allegrezza.

 

6) Fano (Marche)

Fano

Il primo documento nel quale vengono descritti i festeggiamenti carnevaleschi in questa città risale al 1347. Da quell’epoca il Carnevale di Fano ha costruito nei secoli una sua caratteristica tradizione che si è mantenuta viva fino ai giorni nostri. Una tra le tante è la musica arabica, in cui la banda utilizza strumenti ricavati da oggetti di uso comune, come latte e lattine, caffettiere, coperchi e brocche per rallegrare la folla con musiche e ritornelli dai torni orientali. Un altro tratto distintivo del carnevale di Fano è il “vulon”, un pupo che rappresenta la caricatura del personaggio più in vista della città.

 

7) Acquapendente (Lazio)

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Ad Acquapendente il Carnevale coincide con la Sagra della Fregnaccia, ovvero una frittella preparata con acqua, farina e grasso di maiale, fritta nell'olio e guarnita in modo dolce o salato. Si tratta di un piatto molto povero che però punta ad avere un gusto saporito e gustoso. Negli anni, Fregnaccia è diventato un famosissimo modo di dire per indicare una sciocchezza di poco conto che vorrebbe invece essere importante.

 

8) Rocchetta al Volturno (Molise)

Rocchetta al Volturno

A Rocchetta di Volturno va in scena il rito dell'Uomo Cervo. Si tratta di una figura antica e bestiale, mezzo uomo e mezzo animale, che emerge dal bosco portando scompiglio e paura. Simboleggia il freddo, la fame, le privazioni dell’inverno. Ad allontanarlo definitivamente sarà un’altra maschera, quella del Cacciatore.

 

9) Putignano (Puglia)

Putignano

Il Carnevale di Putignano detiene il simpatico record di essere il più lungo d’Europa e ha una storia secolare che ha il suo inizio nel lontanissimo 1394. La maschera ufficiale di questo carnevale è chiamata Farinella e nasce negli anni Cinquanta ad opera del grafico Mimmo Castellano. Farinella è il nome di un antico cibo contadino tipico della gastronomia locale, ovvero una farina ricavata da alimenti poveri come i ceci e l’orzo.

 

10) Sardegna

Sardegna

In tutta l’isola sono presenti tantissime diversi tipi di Cernevale e ognuna ha le sue peculiarità e tradizioni. Le più famose sono forse la Sartiglia di Oristano e il raduno dei tamburini a Gavoi, nel Nuorese. L’elemento che accomuna tutte le varie celebrazioni è una sentita partecipazione collettiva e le antiche origini di ogni festa.

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