Intervistati da Jacobelli (Bergamopost)

Festa della Dea, faccia a faccia fra Colantuono e Mondonico

Festa della Dea, faccia a faccia fra Colantuono e Mondonico
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Sono giorni senza fiato per l'Atalanta che ha iniziato la preparazione precampionato a Rovetta dopo avere ricevuto un formidabile incoraggiamento dai cinquemila tifosi radunati ieri mattina allo stadio Achille e Cesare Bortolotti di Bergamo (per noi e per i tifosi nerazzurri, questo è il suo vero e unico nome, come ricorda la targa affissa in Viale Giulio Cesare).

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A Orio al Serio, intanto, bisogna dare i numeri per rendersi conto di quanto grande sia il fenomeno Atalanta anche in questa estate 2014. Quasi 50 mila presenze nelle prime quattro serate, un calore e una passione senza precedenti, la voglia irrefrenabile di stare insieme sotto il segno del club di Percassi: la tredicesima edizione della Festa della Dea (OrioCenter, 17-22 luglio) si prepara ai botti finali in un clima decisamente entusiasmante. La serata vedrà protagonista Beppe Carletti, leader dei Nomadi, che si esibirà in alcuni celebri brani dello storico gruppo con l’accompagnamento di un chitarrista d’eccezione, Emiliano Mondonico. Un appuntamento imperdibile sia per i tantissimi fans dei Nomadi che per i tifosi atalantini.

E, dalle 22, sul palco salgono Stefano Colantuono (con il suo staff), Emiliano Mondonico, Bergamopost e Xavier Jacobelli che intervisterà i due mitici mister.

Colantuono, 51 anni, 2 promozioni dalla B alla A, un ottavo posto quale miglior piazzamento della sua gestione, il record storico di 52 punti conquistati sul campo nell'anno della penalizzazione di 6 punti, ha inaugurato la settima stagione atalantina della sua carriera: è il Ferguson di Bergamo, è il tecnico di serie A che vanta il più lungo rapporto con la stessa squadra. Colantuono ha accettato di tornare a Bergamo,in serie B, nell'annus horribilis 2010, quando esplose il calcioscommesse e l'incolpevole società pagò un prezzo durissimo per il comportamento dell'ex capitano Doni. I tifosi nerazzuri non hanno mai dimenticato.

Anche Mondonico, 67 anni, ha guidato la Dea per sette anni: dall'87 al '90 e dal '94 al '98, con il fiore all'occhiello della storica semifinale di Coppa delle Coppe nell '88, l'anno della riconquista della serie A.

Ma Mondonico è stato protagonista anche di un'eccezionale e coraggiosa lotta contro il cancro che l'assalì quando era alla guida dell'Albinoleffe e che ha vinto con una forza d'animo straordinaria.

Anche per questo, Bergamopost, stasera, sarà particolarmente lieto di incontrare due autentiche bandiere dell'Atalanta, due uomini veri.

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