I 150 tifosi

La Juve non ci ha tolto il sorriso

La Juve non ci ha tolto il sorriso
Pubblicato:
Aggiornato:

È iniziata con un bel sole a baciare i seggiolini vuoti dello Stadium, è finita con una coda biblica di rientro da Torino per un viaggio di circa tre ore e mezza in cui è stato possibile sviscerare e rimuginare sulla sconfitta per 2-0 maturata contro la Juventus senza trovare nemmeno un motivo per essere tristi. Una bella Atalanta ha perso in casa della Vecchia Signora regalando ai circa 150 tifosi presenti nel settore ospiti una prestazione da applausi; ora che l’ostacolo più difficile è alle spalle, tocca mettere nel mirino il Verona, senza dimenticare che Sampdoria e Milan (le avversarie per l’Europa League) devono ancora passare sia da Torino (sponda Juventus) che da Bergamo.

 

 

L’arrivo a Torino: traffico fuori, deserto dentro. La partita con la Juve alle 18 della sera di un normale mercoledì lavorativo non può richiamare chissà quante migliaia di tifosi. Avvicinarsi a Torino con il sole alto in cielo e le Alpi a fare da cartolina è sempre suggestivo; il problema vero è indovinare l’Autogrill giusto, perché tra atalantini (due bus al seguito, quelli di “Chei de la Coriera” e del Club Amici) e juventini (cinque o sei i torpedoni incrociati) diventa impossibile andare in bagno o bere un caffè. Il viaggio verso il capoluogo piemontese è trascorso senza grandi problemi, l’unico frammento di strada trafficato è stato quello a ridosso dello Stadium, ma nel giro di venti minuti (con un semaforo verde per quindici secondi ogni tre minuti) l’operazione di avvicinamento è stata completata sia per i tifosi che per i giornalisti al seguito. Come ogni volta, l’impatto visivo dello stadio juventino è splendido, ma la mancanza del consueto brulicare di tifosi ai cancelli ha fatto subito pensare ad una sfida da giocare di fronte a pochi intimi.

Le formazioni: Juve top, Dea con il Papu. Mentre nel bar della sala stampa i colleghi si rifocillavano con il solito catering di alto livello, noi di BergamoPost siamo stati ospiti di Jtv, canale ufficiale della Juventus. Un po’ tutti, chissà poi perché, erano convinti che la formazione ufficiale fosse quella pubblicata dalla Gazzetta dello Sport in mattinata con Gollini in porta, Cornelius centravanti e Haas in mezzo, ma è bastato esordire con un «Papu Gomez gioca dall’inizio» per scombussolare i piani della grafica e far sobbalzare i (tanti) tifosi nerazzurri sintonizzati sul divano. Mentre si disquisiva dei meriti nerazzurri con Moreno Torricelli (vecchia bandiera juventina) che ha riempito di elogi Gasperini e i suoi ragazzi, dal campo è arrivata la conferma ufficiale che Allegri avrebbe affrontato la gara con tutti i migliori e, a quel punto, molti hanno pensato: chissà quanto tempo riusciremo a reggere contro uno squadrone simile. Per fortuna, il calcio non si fa solo sui giornali o nelle chiacchiere da bar e ben presto, in campo, si è vista una grande Atalanta.

JUAT5562
Foto 1 di 20
JUAT5570
Foto 2 di 20
JUAT5579
Foto 3 di 20
JUAT5586
Foto 4 di 20
JUAT5595
Foto 5 di 20
JUAT5601
Foto 6 di 20
JUAT5606
Foto 7 di 20
JUAT5610
Foto 8 di 20
JUAT5615
Foto 9 di 20
JUAT5622
Foto 10 di 20
JUAT5624
Foto 11 di 20
JUAT5632
Foto 12 di 20
JUAT5639
Foto 13 di 20
JUAT5640
Foto 14 di 20
JUAT5651
Foto 15 di 20
JUAT5658
Foto 16 di 20
JUAT5667
Foto 17 di 20
JUAT5687
Foto 18 di 20
JUAT8900
Foto 19 di 20
JUAT8909
Foto 20 di 20

La partita: belli, bellissimi, ma vincono loro. Con le tribune davvero poco popolate e la musica a palla a nascondere un silenzio che sarebbe stato un po' triste, i 150 bergamaschi al seguito hanno iniziato subito ad ammirare una squadra gagliarda e bravissima a soffocare il gioco di una formazione più forte. Non a caso, dopo circa mezz’ora con la Juve costantemente impegnata nel passaggio all’indietro più che in quello verso gli attaccanti, è bastata un’azione di ripartenza un po’ così per sbloccare la situazione. Nei 90' minuti, gli applausi per i ragazzi di Gasperini sono arrivati almeno fino all’espulsione di Mancini (minuto 79’) e, considerando che si stava sull’1-0 e che Allegri aveva appena inserito Barzagli per Douglas Costa (i campionati si vincono così), tutti i tifosi atalantini hanno un sacco di motivi per essere orgogliosi e soddisfatti. Sui social, via WhatsApp o allo stadio, il commento è stato unanime: noi bene, loro in difficoltà ma talmente forti che la vittoria, purtroppo, è assolutamente normale.

Le parole del Gasp e l’odissea del viaggio di ritorno. Dopo il fischio finale, qualche giocatore è andato a salutare lo sparuto gruppo di atalantini nel settore (fra di loro pure de Roon, che non manca mai di ringraziare i nerazzurri al seguito della squadra) e mentre gli altri rientravano a testa bassa negli spogliatoi la domanda è sorta spontanea: cosa dirà il mister? Gasperini è arrivato in conferenza stampa con il sorriso, ha detto a più riprese che la squadra lo ha pienamente soddisfatto e, anche a microfoni spenti, ha confermato la sua soddisfazione e il suo ottmismo. Certe sconfitte danno fiducia, adesso raccogliamo le forze e andiamo a Verona per vincere. Il viaggio di ritorno della squadra è filato via liscio (treno fino a Treviglio e poi via a Zingonia), mentre chi si è mosso su strada ha dovuto fare i conti con un tratto di autostrada chiuso e un doppio incidente prima e dopo Milano che ha tramutato il veloce spostamento Bergamo-Torino in un’attraversata allucinante: tre ore e mezza, tante quante ne sono servite per volare a Cipro. Be', almeno abbiamo chiacchierato un po'. Di Atalanta ovviamente.

Seguici sui nostri canali